Un doppio enigma,
colonnello Rey 
 

Un omicidio in una stanza chiusa
Una storia di spie, traditori e codici segreti

 

Le storie del colonnello Rey:
Il colonnello Rey, suppongo
Un doppio enigma, colonnello Rey
Non è Casablanca, colonnello Rey
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La seconda storia dell'agente senza pistola

Le misure di sicurezza che proteggono l'area rossa sembrano inviolabili. Allora come ha fatto l'assassino a entrare e uscire senza lasciare tracce? E che cosa c'era di tanto importante nel disco rigido che ha rubato dal computer della vittima?
Un doppio enigma per Il tenente colonnello Carlo Alberto Rey. L'inflessibile carabiniere deve indagare nel doppio ruolo di agente dei servizi di controspionaggio e ufficiale di polizia giudiziaria, per scoprire il colpevole e per mettere al sicuro informazioni molto critiche. Ma la conclusione non gli piacerà affatto.
Anche i soci della ALFA-CABALE indagano nelle memorie del sistema informatico. Non cercano solo l'assassino: cercano il codice di un virus devastante che non deve finire nelle mani sbagliate, il "software fine-di-mondo". Hanno solo una sequenza di numeri, forse la chiave di una macchina cifrante Enigma della seconda guerra mondiale...
 

Nella migliore tradizione dei gialli con "delitto da camera chiusa" (Andrea Monti)

La seconda avventura del colonnello Rey è più "romanzo" e meno "reportage".
Rispetto a "Il colonnello Rey, suppongo", il racconto perde il dubbio sottile e latente di essere di fronte, come ho scritto per la prima avventura di questo personaggio, a qualcosa che si poteva dire solo in forma romanzata. Ma guadagna una dimensione narrativa che si inserisce in modo non scontato nella migliore tradizione dei gialli con "delitto da camera chiusa".
La tecnologia dell'informazione (il grande filo conduttore delle avventure della spia senza pistola) anche in questo romanzo è usata in modo intelligente, evitando di ridurla al ruolo di banale deus ex machina per trarre di impaccio un autore a corto di idee o per sciogliere una trama oramai avvoltolata su se stessa.
Altro punto di forza della nuova avventura del colonnello Rey è la gestione della
continuity.
Nell'approccio anglosassone di genere il personaggio è spesso tagliato con l'accetta e i suoi tratti sono complessivamente descritti in ogni singolo libro. Pensate al Jack Reacher di Lee Child o al Jack Nightingale di Stephen Leather: le singole avventure saranno anche belle da leggere, ma il protagonista rimane sempre uguale a se stesso.
La
continuity dell'universo Rey, invece, è dinamica: cambiano i ruoli, le persone e cambiano i rapporti di forza. E cambia anche lo scomodo ufficiale dei carabinieri, che in una cosa, però, rimane sempre uguale: è una spia senza pistola.

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© Testi e immagini Manlio Cammarata - 2018   Informazioni sul copyright