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"Europa7: continuare nella battaglia"
Comunicato del 21 gennaio 2009

Europa 7 esprime tutto il suo sconcerto per la sentenza pubblicata ieri dalla Sesta Sezione del Consiglio di Stato. In tale decisione, i giudici amministrativi, pur accogliendo gli argomenti giuridici portati da Europa 7 a sostegno delle proprie domande, la cui fondatezza era stata peraltro già sancita dalla Corte di Giustizia europea il 31 gennaio 2008 proprio su richiesta del Consiglio di Stato, riconoscono poi ad Europa 7 il risibile importo di un milione di euro per il risarcimento di tutti i danni subìti da Europa 7 nei lunghi anni di forzata inattività, dovuta alla illegittimità comunitaria, oltre che costituzionale, della disciplina televisiva italiana dal 1997 ad oggi.

Si tratta di un risarcimento che non soltanto disconosce tutte le enormi spese affrontate in questi anni da Europa 7, così paradossalmente penalizzando ulteriormente chi ha portato avanti una battaglia giudiziaria decennale ritenuta più che fondata dalla Corte di Giustizia europea e dallo stesso Consiglio di Stato, ma addirittura quantifica il risarcimento per i mancati utili pluriennali di un’emittente televisiva nazionale in misura inferiore a quelli liquidabili per la forzata inattività di un ristorante sito in un piccolo centro.

Inoltre, i giudici del Consiglio di Stato da un lato riconoscono giustamente che le frequenze da assegnare ad Europa 7 avrebbero dovuto essere reperite anche disattivando le reti eccedenti, come Retequattro, e disapplicando le norme della legge Gasparri comunitariamente illegittime quanto meno dal 2004, dall’altro lato però rifiutano di pronunziarsi sulla congruità della copertura effettivamente assicurata ad Europa 7 con le frequenze assegnatele lo scorso 11 dicembre e, rinviando ogni decisione su tale questione al Tar, obbligano Europa 7 a ricominciare tutto daccapo.

Europa 7, nonostante l’amarezza per questo incredibile esito, ribadisce la sua ferma volontà di continuare nella battaglia per far valere i suoi diritti e perché sia data effettiva attuazione della sentenza della Corte di Giustizia europea, in modo da ottenere sia l’assegnazione di frequenze che consentano la copertura dell’80% del territorio nazionale, sia il serio ristoro dei danni subìti. A tal fine, Europa 7 azionerà nelle prossime settimane tutti i necessari rimedi giudiziari ed extragiudiziari, in ogni competente sede.

090121

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