Europa 7 esprime tutto il suo
sconcerto per la sentenza pubblicata ieri dalla Sesta
Sezione del Consiglio di Stato. In tale decisione, i
giudici amministrativi, pur accogliendo gli argomenti
giuridici portati da Europa 7 a sostegno delle proprie
domande, la cui fondatezza era stata peraltro già
sancita dalla Corte di Giustizia europea il 31 gennaio
2008 proprio su richiesta del Consiglio di Stato,
riconoscono poi ad Europa 7 il risibile importo di un
milione di euro per il risarcimento di tutti i danni
subìti da Europa 7 nei lunghi anni di forzata
inattività, dovuta alla illegittimità comunitaria,
oltre che costituzionale, della disciplina televisiva
italiana dal 1997 ad oggi.
Si tratta di un risarcimento che
non soltanto disconosce tutte le enormi spese
affrontate in questi anni da Europa 7, così
paradossalmente penalizzando ulteriormente chi ha
portato avanti una battaglia giudiziaria decennale
ritenuta più che fondata dalla Corte di Giustizia
europea e dallo stesso Consiglio di Stato, ma
addirittura quantifica il risarcimento per i mancati
utili pluriennali di un’emittente televisiva
nazionale in misura inferiore a quelli liquidabili per
la forzata inattività di un ristorante sito in un
piccolo centro.
Inoltre, i giudici del Consiglio di
Stato da un lato riconoscono giustamente che le
frequenze da assegnare ad Europa 7 avrebbero dovuto
essere reperite anche disattivando le reti eccedenti,
come Retequattro, e disapplicando le norme della legge
Gasparri comunitariamente illegittime quanto meno dal
2004, dall’altro lato però rifiutano di
pronunziarsi sulla congruità della copertura
effettivamente assicurata ad Europa 7 con le frequenze
assegnatele lo scorso 11 dicembre e, rinviando ogni
decisione su tale questione al Tar, obbligano Europa 7
a ricominciare tutto daccapo.
Europa 7, nonostante l’amarezza
per questo incredibile esito, ribadisce la sua ferma
volontà di continuare nella battaglia per far valere
i suoi diritti e perché sia data effettiva attuazione
della sentenza della Corte di Giustizia europea, in
modo da ottenere sia l’assegnazione di frequenze che
consentano la copertura dell’80% del territorio
nazionale, sia il serio ristoro dei danni subìti. A
tal fine, Europa 7 azionerà nelle prossime settimane
tutti i necessari rimedi giudiziari ed
extragiudiziari, in ogni competente sede.
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