ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00458
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 22 del 24/06/2008
Firmatari
Primo firmatario: GIULIETTI GIUSEPPE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 24/06/2008
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA
GIUSTIZIA delegato in data 24/06/2008
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-00458
presentata da
GIUSEPPE GIULIETTI
martedì 24 giugno 2008 nella seduta n.022
GIULIETTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
lo storico siciliano Carlo Ruta è stato condannato
penalmente, per «stampa clandestina», per aver
gestito un sito di documentazione storica e sociale
www.accadeinsicilia.net, in sostanza un blog, di cui
peraltro era stata comprovata, dalla polizia postale
di Catania, cui era stato conferito l'incarico degli
accertamenti, la non regolare periodicità negli
aggiornamenti;
la sentenza di condanna, a una pena pecuniaria e al
pagamento delle spese processuali, è stata emessa l'8
maggio 2008 dal giudice Patricia Di Marco, presso il
tribunale di Modica, sezione penale, dietro denuncia
presentata in data 10 dicembre 2004, dal procuratore
della Repubblica presso il tribunale di Ragusa
Agostino Fera. In tale denuncia, il magistrato
asseriva che «il sito www-accadeinsicilia.net risulta
immesso e mantenuto in rete in palese violazione e
contrasto con la normativa vigente, ai sensi
dell'articolo 1 della legge 7 marzo 2001». Precisava
altresì: Non può nutrirsi dubbio alcuno... che il
sito in questione, per le caratteristiche di
periodicità delle pubblicazioni ivi contenute e per
il carattere prevalentemente informativo che lo
connota, sia da ritenersi per intero assoggettato alla
vigente legge sull'editoria e, come tale, allo stato
di fatto, contrastante con le norme di cui alla legge
8 febbraio 1998 n. 47;
il dott. Carlo Ruta attraverso il sito sopra detto,
oscurato d'autorità, oltre che con vari libri
d'inchiesta, negli anni recenti ha passato al vaglio e
documentato fatti storici di indubbia rilevanza, come
quello di Portella della Ginestra, ma anche temi
scottanti e insoluti giudiziari del nostro paese. E in
tale quadro d'investigazione ha contribuito a
riportare all'evidenza pubblica il caso del
giornalista siciliano de L'Ora Giovanni Spampinato,
ucciso a Ragusa nel 1972, pubblicando e rendendo
disponibili documenti giudiziari che per trent'anni
erano stati inaccessibili all'informazione (in parte
presenti oggi sul sito www.leinchieste.com);
tale sentenza, unica in Italia e in tutta Europa,
sta creando allarme nell'opinione pubblica nazionale e
in particolare nel mondo della comunicazione, per gli
effetti devastanti che potrà avere sul terreno dei
diritti di critica e delle libertà riconosciute nel
nostro paese, tenuto conto che, secondo la logica
prevalsa, la quasi totalità dei siti web italiani,
per il solo fatto di esistere, potrebbero essere
considerati fuorilegge, in quanto appunto «stampa
clandestina», e ciò, secondo l'interrogante, in
spregio a ogni regola della democrazia;
nel nostro paese la libertà di espressione è
garantita dalla Carta Costituzionale e la libertà sul
web è inscindibile dalle libertà e dai diritti che
sono propri di un paese democratico;
per la prima volta è stato varcato un limite, che
non può lasciare indifferenti le istituzioni
democratiche del nostro paese -:
se intenda assumere iniziative normative per
definire adeguatamente la disciplina della materia.(4-00458)
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