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Buone letture

Enrico Mentana
Passionaccia
Rizzoli, Milano, 2009
pp. 183, € 17,50

19 giugno 2009

Era inevitabile. Un personaggio noto come Enrico Mentana, una vicenda che tiene banco per giorni in tutta l'informazione e suscita la curiosità del pubblico: il libro che la racconta è un best seller prima ancora di essere scritto. Tanto più, si pensa, che il bravo Mentana si toglierà qualche sassolino dalle scarpe...

Ma non ci sono solo sassolini in Passionaccia. C'è l'autobiografia professionale di uno dei più apprezzati giornalisti italiani. Una vita vissuta all'insegna dell'amore per il "mestiere" di giornalista, la "passionaccia", appunto, che coinvolge tanti di noi. Nonostante siano pochi quelli che possono dire di avere avuto le soddisfazioni che ha avuto Mentana. Nonostante la perenne e sempre più grave crisi dell'informazione in Italia. Nonostante la difficoltà crescente di soddisfare la passione, la curiosità e la voglia di comunicare in un contesto sempre meno libero, dove le appartenenze contano più delle professionalità.

Mentana si rivela capace di comunicare sulla carta, oltre che attraverso il video. E il libro si snoda veloce ripercorrendo trent'anni della nostra storia con l'occhio di chi la storia l'ha vista passare dal più alto dei punti di osservazione: la redazione di un giornale. Che non significa solo avere le notizie un'ora o un minuto prima del pubblico, ma vivere dentro le notizie e cogliere il senso dei fatti mentre i fatti avvengono, non sono ancora storia e nemmeno cronaca.

Per questo leggendo Passionaccia è facile collegare il "mi ricordo" dell'autore al "mi ricordo" di chi legge. Come se trent'anni di telegiornali ripassassero accelerati al massimo in una moviola di carta. E alla fine il senso del libro non è nella la cronaca recente delle vicende professionali di Mentana, con l'uscita improvvisa da Mediaset e la rivelazione dei retroscena che hanno portato alle clamorose dimissioni del 9 febbraio e il successivo, immediato licenziamento. E' proprio nella "passionaccia" del titolo del libro. Libro che forse potrà cambiare l'idea che molti hanno del lavoro del giornalista. Che non è il piacevole girare il mondo a spese altrui, frequentare personaggi importanti, diventare in un modo o nell'altro famoso. E' fatto di curiosità, della tensione costante a capire prima di raccontare, del porsi continuamente di fronte a scelte difficili. Perché il giornalista ha la pesante responsabilità di influenzare la visione del mondo dei suoi lettori, ascoltatori o, soprattutto, telespettatori. E dunque gli si chiede soprattutto di essere onesto. Enrico Mentana ha dimostrato di esserlo nel corso di tanti anni. E questo libro ne è la testimonianza.

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