Nicola Walter Palmieri
Diritto della comunicazione e
dell'informazione
Cedam
Padova, 2003, pp VIII- 471, € 31,50
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Non traggano in inganno il titolo banale né la data non recentissima di
pubblicazione (è colpa dello scrupolo del recensore, che ha aspettato la calma
di agosto per leggere il testo con la dovuta attenzione): il libro di Palmieri
non è il solito volume collettaneo di scritti più o meno riciclati, né un
piatto manuale buono per preparare senza troppo impegno un esame universitario.
"Diritto della comunicazione e dell'informazione" non si attarda nella pedissequa
lettura delle fonti normative. Prende di petto, invece, le questioni
sostanziali, con un taglio critico non comune. Ciò che per molti autori è un
mero dato di fatto, per Palmieri è il punto di partenza per analisi
"controcorrente" che tracciano un quadro tutt'altro che roseo
dell'ordinamento internazionale e nazionale. La lettura disincantata dei testi
ufficiali e la ricostruzione critica di significative controversie (i casi
Betamax, Napster, ecc.) aiutano a comprendere i gli aspetti meno
"nobili" del mondo interconnesso.Svelando retroscena spesso taciuti dai mezzi di informazione, l'autore compie una coinvolgente opera di demolizione
della facciata delle organizzazioni
internazionali per la protezione del commercio o del diritto d'autore. Il
linguaggio piano, lontano dalle fumosità tanto care agli scrittori di cose
giuridiche, rende il libro più simile a un resoconto giornalistico che a un
trattato di diritto, anche se le accurate note a piè di pagina ci ricordano che
si parla sempre di leggi, processi e trattati internazionali.
Comunque il rigore giuridico dell'opera è tale da escludere qualsiasi sospetto che si
tratti di una semplice operazione di "controinformazione": Nicola
Walter Palmieri, avvocato di livello internazionale, a suo agio nella common
law come nella civil law, prende le difese del cittadino della
società globalizzata con profonda conoscenza non solo delle leggi e degli
accordi internazionali, ma anche della realtà sulla quale essi incidono.
Un volume che non deve mancare nella biblioteca di ogni cultore del diritto
della società dell'informazione, magari accanto a un altro libro del quale si
parla in questo numero di InterLex, Cyberlaundering di Simona
Molinari...
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