Il settimanale del TG3 del Lazio mi ha informato poco
fa che il quartiere Coppedè di Roma è stato
disegnato dall'"architetto omonimo".
Singolare coincidenza, questa di un architetto che ha
lo stesso nome del quartiere che progetta! Credevo che
il quartiere si chiamasse così perché disegnato da
Gino Coppedè.
Le improprietà di linguaggio, desolanti esempi di
cervello fritto, non mi lasciano tregua. Sfogliando a
caso l'agenda sulla quale annoto (quando ne ho la
forza...) gli strafalcioni più clamorosi, trovo
alcune perle che vale la pena di citare. Eccole.
"Il fronte della frana è esteso per xx
chilometri quadrati" (da un TG regionale del 15
febbraio scorso). Chilometri quadrati? La misura di un
fronte è lineare, non è una superficie.
"Il misuratore... il metronomo... mi dicono
che si chiama idrometro" (dal TG3 dell'8 gennaio,
quando si temeva che il Tevere straripasse). Lo stesso
giorno, ma al TG1 della sera, "le acque del
Tevere sono sotto stretta osservanza". Di quali
norme? Forse erano sotto attenta osservazione.
Sempre parlando di maltempo, il 6 gennaio il TG3
dava conto dei problemi in Umbria. E, "sempre in
Umbria, nel pesarese...". Ma Pesaro è nelle
Marche.
Vogliamo ancora parlare del costo della vita, che
"è il più basso da cinquant'anni" (da
diversi TG del 4 gennaio)? Strano che nessuno se ne
sia accorto: provate voi a fare la spesa con gli
stessi soldi di cinquanta anni fa!
Quello che è basso è l'aumento del costo della vita:
si confonde la variazione con il valore assoluto.
Ci sto prendendo gusto e vado a guardare l'agenda
dell'anno scorso. Ecco dal
TG1 del 28 dicembre 2009: "Somministrare le
multe".
E il 17, tre giorni dopo l'aggressione al presidente
del Consiglio, da Milano ci informavano che "le
tracce dell'aggressione sono ancora in corso".
Ne ho abbastanza. Ma, al momento di chiudere, mi
cade l'occhio su un appunto che riguarda il TG1 della
sera del 14 dicembre (sempre a proposito
dell'aggressione in piazza Duomo):
"Svelenare il clima";
"Calmierare il dolore".
No, non c'è nulla che possa "calmierare"
il dolore di un modesto cultore della lingua italiana.
Il dolore forse si può lenire, attutire... Ma per
calmierarlo sarebbe necessario immetterne una grande
quantità sul mercato. Troppo doloroso!
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