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Lingua lessa e cervello fritto

La sgrammatica in prima pagina

16.02.11

Il refuso è una bestia subdola. Si insinua di soppiatto nel pezzo meglio scritto e più controllato. Un deplorevole incidente che, un tempo, poteva costare una lavata di capo all'(in)colpevole della figuraccia. Perché una volta c'erano i correttori di bozze. C'erano anche capiredattori, capiservizio, impaginatori. Qualche volta persino il linotipista metteva a posto non solo l'errore di battuta, ma anche quello di grammatica.

Insomma, in ogni giornale c'era una catena di persone che controllavano ciò che veniva pubblicato. Ogni tanto qualche strafalcione, qualche subdolo refuso, qualche (im)perdonabile distrazione deturpava anche la prima pagina. Ma erano casi rari, che potevano diventare aneddoti di redazione. Da raccontare ai praticanti e ai volontari (i precari ai miei tempi si chiamavano così).

Ma oggi c'è il giornale digitale. Ci sono mostruosi software chiamati "sistemi editoriali", con i quali ogni redattore scrive il pezzo e lo mette online. Ogni notizia va in rete in tempo reale, con tutti i rischi del caso. La qualità dell'informazione ne risente. Ortografia, grammatica e sintassi vengono offese in continuazione. Per fretta, per distrazione o, purtroppo, per pura ignoranza. E' incredibile la quantità di errori che popolano le pagine dei quotidiani on line.

L'esempio qui sopra è tratto dalla prima pagina di Repubblica.it, alle 16.30 di oggi, 16 febbraio 2012. Mezz'ora dopo la sgrammaticatura appare corretta. Non succede sempre, ma qui l'errore era troppo clamoroso per passare inosservato.
Però in altri tempi un caposervizio avrebbe anche tolto la congiunzione "e" della terza riga, sostituendola con una virgola.

E nella pagina dell'articolo non avrebbe fatto passare la citazione "Illegalità, corruzione e malaffare sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese le cui dimensioni sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce". E' ovvio che le dimensioni sono quelle della corruzione e del malaffare. Non del Paese, come appare dalla costruzione del periodo, anche mettendo a posto la virgola mancante.

Aggiornamento delle 23.15

Sempre dalla prima pagina di Repubblica.it, un'altra bella sgrammaticatura: "Alfano e le tessere del PDL: nessuno irregolarità".

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