Come vanno scritti i titoli sulle coste dei libri,
dall'alto in basso o dal basso in alto? Da noi vige il
libero arbitrio: ogni editore fa a modo suo. Negli
USA, invece, c'è una regola della Libreria del
Congresso che prescrive che i titoli vadano scritti
dall'alto in basso. Perché?
La ragione è semplicissima: quando il libro è
appoggiato su un tavolo, o infilato orizzontalmente in
uno scaffale, se il titolo sulla costa è scritto dall'alto in
basso, si legge dritto. In caso contrario si vede capovolto e quindi
è di più difficile lettura.
E' una considerazione così elementare che stupisce
constatare che in troppi non ci pensano. Un tipico
esempio di cervello fritto.
L'anarchia ha però un effetto collaterale positivo.
Infatti, quando siamo davanti a una libreria, per leggere titoli che si alternano dall'alto
in basso e viceversa, siamo portati a inclinare la testa da destra a sinistra e da
sinistra a destra in continuazione. Una ginnastica ottima per mantenere
giovani le vertebre cervicali e prevenire l'artrosi.
Post scriptum. C'è un'abitudine peggiore di quella
di scrivere sulle coste i titoli dal basso in alto: non metterli
affatto. E' tipico di molto saggi universitari,
ricerche e simili. Con il risultato che il tomo
riposto nello scaffale diventa presto introvabile.
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