Indice del provvedimento
I. LE PARTI
a) Società acquirente
b) Società acquisita
II. DESCRIZIONE DELL'OPERAZIONE
Il Business Plan di Seat
III. LE RISULTANZE ISTRUTTORIE
a) I mercati rilevanti
i) I mercati dell'emittenza televisiva in chiaro e della raccolta
pubblicitaria sul mezzo televisivo
ii) Il mercato della televisione a pagamento
iii) Il mercato dell'accesso alla rete locale di telecomunicazioni
iv) Il mercato dei servizi di accesso alla rete Internet
v) Il mercato della raccolta pubblicitaria sugli annuari telefonici e
categorici
vi) Il mercato della raccolta pubblicitaria on-line
vii) I nuovi mercati derivanti dalla convergenza tra i settori delle
telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva
- La televisione digitale interattiva e la televisione digitale terrestre
- La diffusione di contenuti audiovisivi attraverso la rete Internet
b) Le società sentite nel corso del procedimento
i) Restrizioni concorrenziali nel mercato dei servizi di accesso alla rete
locale di telecomunicazioni e nei nuovi mercati derivanti dalla convergenza
ii)Restrizioni concorrenziali nel mercato dei servizi di accesso a Internet
iii) Restrizioni concorrenziali nel mercato della raccolta pubblicitaria
sugli annuari telefonici e categorici e nel mercato della raccolta pubblicitaria
on-line
iv) Le restrizioni concorrenziali nel mercato della televisione a pagamento
c) Le argomentazioni delle Parti
IV. VALUTAZIONE DELL'OPERAZIONE DI CONCENTRAZIONE
a) L'accesso alla rete locale di telecomunicazioni
b)I mercati dei servizi di accesso a Internet e i mercati della raccolta
pubblicitaria
c) I mercati derivanti dalla convergenza tra i settori delle
telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva
V. GLI IMPEGNI PROPOSTI DALLE PARTI
a) Descrizione degli impegni
b) Valutazione degli impegni
VI. MISURE NECESSARIE AD IMPEDIRE IL RAFFORZAMENTO O LA
COSTITUZIONE DELLA POSIZIONE DOMINANTE DEL GRUPPO TELECOM
VII. LA DELIBERA DELL'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE
COMUNICAZIONI
L'AUTORITA' GARANTE DELLA
CONCORRENZA E DEL MERCATO
NELLA SUA ADUNANZA del 23 gennaio 2001;
SENTITO il Relatore Professor Michele Grillo;
VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287;
VISTA la legge 31 luglio 1997, n. 249;
VISTO l'atto di SEAT Pagine Gialle Spa, pervenuto in data 8 agosto 2000, con il
quale la società ha comunicato l'intenzione di acquisire il controllo della
società Cecchi Gori Communications Spa;
VISTE le richieste di informazioni trasmesse in data 25 agosto e 5 ottobre 2000
e la documentazione inviata dalle Parti, a seguito delle predette richieste,
pervenuta in data 11 e 12 settembre 2000, nonché in data 3, 11 e 31 ottobre
2000;
VISTA la propria delibera del 9 novembre 2000, con la quale ha disposto l'avvio
dell'istruttoria, ai sensi dell'articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, nei
confronti delle società SEAT Pagine Gialle Spa e Cecchi Gori Communications Spa,
ritenendo che l'operazione di concentrazione comunicata fosse suscettibile di
determinare, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della medesima legge, la
costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati
interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la
concorrenza;
VISTE le ulteriori informazioni trasmesse dalle Parti in data 24 novembre 2000,
1° e 5 dicembre 2000;
VISTE le richieste di informazioni inviate alle principali imprese concorrenti
in data 14, 15 e 16 novembre 2000 e la documentazione trasmessa dalle società
Mediadigit Spa, Kataweb Spa, Yahoo Italia Srl, Lycos Italia Srl, Ciaoweb Srl,
Albacom Spa, Rai Radiotelevisione Italiana Spa, e.Biscom Spa, Infostrada Spa,
Blu Spa, Wind Spa, Tiscali Spa e Jumpy Spa, a seguito delle predette richieste;
VISTE le istanze di partecipazione all'istruttoria da parte delle società
e.Biscom Spa, Pagine Italia Spa, Mediaset Spa, Telepiù Spa, Infostrada Spa e
Netscalibur Italia Spa, accolte in data 15, 20, 23, 24 novembre 2000;
SENTITI in data 17 e 28 novembre 2000 i rappresentanti delle società SEAT
Pagine Gialle Spa, TELECOM Italia Spa e Cecchi Gori Communications Spa, nonché
in data 21, 23, 24, 27 e 29 novembre 2000, rispettivamente, i rappresentanti
delle società Telepiù Spa, e.Biscom Spa, Pagine Italia Spa, Mediaset Spa e
Netscalibur Italia Spa;
SENTITI davanti al Collegio in data 6 dicembre 2000, in audizione finale, i
rappresentanti delle società SEAT Pagine Gialle Spa, TELECOM Italia Spa e
Cecchi Gori Communications Spa, nonché i rappresentanti delle società e.Biscom
Spa, Infostrada Spa, Mediaset Spa, Pagine Italia Spa, Netscalibur Italia Spa e
Telepiù Spa;
VISTI gli impegni proposti dalle società SEAT Pagine Gialle Spa, TELECOM Italia
Spa e Cecchi Gori Communications Spa con lettera pervenuta in data 5 dicembre
2000;
VISTE le memorie presentate dalle società che hanno preso parte al procedimento
e la documentazione acquisita nel corso dell'istruttoria;
VISTA la propria richiesta di parere all'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), n. 11, della legge
31 luglio 1997, n. 249, inoltrata in data 20 dicembre 2000;
VISTA la delibera 51/01/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni,
trasmessa in data 19 gennaio 2001;
CONSIDERATO che la realizzazione dell'operazione in esame è allo stato preclusa
per effetto della suddetta delibera, con la quale l'Autorità per le Garanzie
nelle Comunicazioni ha stabilito che l'acquisizione del controllo della società
Cecchi Gori Communications Spa da parte di Telecom Italia Spa, per il tramite di
SEAT Pagine Gialle Spa, "non può essere, allo stato, autorizzata, ai
sensi del combinato disposto degli articoli 4, comma 8, e 2, commi 17 e 18,
della legge n. 249/97";
CONSIDERATO che l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha affermato
nella nota del 19 gennaio 2001 di trasmissione della predetta delibera che la
stessa "preclude, allo stato, il rilascio del parere richiesto"
dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ai sensi dell'articolo 1,
comma 6, lettera c), n. 11, della legge 31 luglio 1997, n. 249;
CONSIDERATO che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, decorso
inutilmente il termine per il rilascio del parere, è tenuta, nell'esercizio
delle proprie competenze, a concludere il procedimento avviato comunicando alle
imprese interessate il provvedimento adottato in merito all'eventuale
costituzione o rafforzamento di una posizione dominante sul mercato nazionale,
tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza, ai
sensi dell'articolo 6 della legge n. 287/90, entro il termine perentorio di 45
giorni dall'inizio dell'istruttoria, previsto dall'articolo 16, comma 8, della
medesima legge;
CONSIDERATO che l'unica ipotesi di sospensione dei procedimenti di competenza
dell'Autorità, prevista dalla legge n. 287/90, è quella di cui all'articolo 1,
comma 3, della stessa che riguarda le fattispecie di intese e di abusi di
posizione dominante, in relazione alle quali risulti già iniziata una procedura
presso la Commissione delle Comunità Europee;
CONSIDERATO, inoltre, che, anche successivamente all'adozione della delibera
51/01/CONS, le Parti notificanti non hanno proceduto al ritiro della
comunicazione dell'operazione di concentrazione, circostanza quest'ultima che
sola avrebbe comportato la chiusura del procedimento per il venir meno del suo
oggetto;
CONSIDERATO quanto segue:
I. Le Parti
a) Società acquirente
1. SEAT PAGINE GIALLE Spa (di seguito SEAT) è uno dei principali
operatori europei nel settore dell'editoria telefonica in cui è presente con
pubblicazioni edite su supporti cartacei e memorie ottiche11 [Si
ricorda che SEAT è attualmente la concessionaria esclusiva di TELECOM per la
raccolta pubblicitaria sulle Pagine Bianche.].
SEAT è inoltre attiva nella gestione delle esigenze comunicative degli
operatori, in particolare attraverso l'offerta di spazi pubblicitari sia sugli
annuari telefonici e categorici che sulla rete Internet, dove opera attraverso
il portale generalista Virgilio. SEAT fornisce altresì servizi di direct
marketing e servizi informatici gestiti mediante call center.
In relazione all'offerta di servizi di accesso alla rete Internet, SEAT opera
attraverso Tin. it, uno dei principali Internet Service Provider
italiani, acquisito a seguito dell'operazione di concentrazione C/3932 TELECOM/SEAT,
nonché attraverso la società McLink Spa22 [Come
è noto, nell'ambito del procedimento relativo all'acquisizione del controllo di
SEAT da parte di TELECOM (provv. n. 8545 del 27 luglio 2000 relativo al
procedimento C3932 TELECOM Italia S.p.A./SEAT Pagine Gialle S.p.A., pubblicato
nel Bollettino n. 31-32/2000), la stessa SEAT ha assunto l'impegno di cedere la
partecipazione detenuta nel capitale sociale della società McLink.].
Ai fini dello svolgimento delle attività sopra elencate, SEAT si avvale di
un'ampia rete di agenti estesa sull'intero territorio nazionale, nonché della
struttura di distribuzione del Gruppo Buffetti.
2. SEAT è controllata da TELECOM ITALIA Spa mediante una partecipazione
pari al 63,3% del capitale sociale della stessa33 [La
scissione di Tin.it S.p.A. da TELECOM è divenuta efficace il 10 novembre 2000 e
la fusione per in incorporazione di Tin.it in SEAT il 15 novembre 2000.].
TELECOM Italia Spa (di seguito TELECOM o Gruppo TELECOM) è la società a capo
dell'omonimo gruppo operante in tutte le aree di attività del settore delle
telecomunicazioni. Per TELECOM e Gruppo TELECOM si intende la società TELECOM
Italia Spa, le società dalla stessa controllate direttamente o indirettamente,
le società ad essa collegate ovvero le società che controllano anche
indirettamente TELECOM. Quest'ultima è titolare della rete pubblica commutata,
sulla quale offre servizi di interconnessione ai propri concorrenti per la loro
operatività sui mercati dei servizi finali. Inoltre, TELECOM fornisce servizi
di telefonia fissa, mobile e satellitare, servizi di accesso a Internet, servizi
connessi al commercio elettronico, creazione di siti web, vendita di
spazi pubblicitari on-line e servizi multimediali. TELECOM è altresì
attiva nella manifattura e nell'impiantistica di sistemi di comunicazione e
nell'offerta di soluzioni Internet/Intranet/Extranet alle aziende; nella
telefonia mobile TELECOM opera attraverso la controllata TELECOM Italia Mobile
Spa, che costituisce il principale operatore italiano nel mercato dei servizi
mobili su tecnologia TACS e GSM e si è aggiudicata una licenza per la fornitura
dei servizi di telefonia mobile cellulare con standard UMTS.
TELECOM opera nel settore della televisione digitale a pagamento attraverso la
società Stream Spa, di cui detiene il 50% del capitale sociale.
TELECOM è controllata dal Gruppo Olivetti, che attraverso la società Tecnost
Spa detiene il 55% del suo capitale sociale. I principali azionisti di Olivetti
sono Bell SA (25,3%), Schroders Investment Management Ltd. (2,8%) e Banca Intesa
Spa (2,3%).
Nell'esercizio 1999 il gruppo TELECOM ha realizzato un fatturato consolidato di
52.481 miliardi di lire, mentre SEAT ha realizzato nel medesimo esercizio in
Italia un fatturato complessivo pari a 1.898 miliardi di lire.
b) Società acquisita
3. CECCHI GORI COMMUNICATIONS Spa (di seguito CGC) è una società attiva
nel settore dell'intrattenimento televisivo, nell'ambito del quale svolge
attività di produzione (attraverso propri stabilimenti di registrazione e
produzione), distribuzione e diffusione di programmi televisivi, nonché di
raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo.
CGC opera nel settore dell'emittenza televisiva in chiaro, essendo titolare di
due concessioni per la diffusione televisiva a livello nazionale, attraverso
l'emittente televisiva TMC, che si rivolge ad un vasto pubblico mediante la
programmazione di trasmissioni di informazione e intrattenimento, e l'emittente
televisiva TMC2, indirizzata specificamente ad un'utenza giovanile con programmi
riguardanti prevalentemente sport, musica e moda.
CGC, mediante la propria controllata Cecchi Gori Advertising Srl, svolge
attività di raccolta pubblicitaria in esclusiva per le emittenti televisive TMC
e TMC2.
4. La società CGC è interamente controllata dalla società Cecchi Gori
Group Media Holding Srl, il cui capitale sociale è a sua volta detenuto dalla
società Cecchi Gori Group Fin. Ma.Vi. Spa (68%), da Cecchi Gori Vittorio
(31,95%) e da un'altra persona fisica (0,05%).
Nell'esercizio 1999 il fatturato consolidato realizzato dalla società Cecchi
Gori Group Media Holding Srl è stato pari a circa 176 miliardi di lire, mentre
la società CGC ha realizzato nel medesimo esercizio un fatturato pari a circa
54 miliardi di lire.
II. Descrizione dell'operazione
5. L'operazione comunicata consiste nell'acquisizione da parte di SEAT
del controllo esclusivo di CGC attraverso una partecipazione pari al 75% del
capitale sociale di quest'ultima.
6. L'operazione è disciplinata da un contratto stipulato, da un lato,
dalle società Cecchi Gori Group Fin. Ma.Vi. Spa (di seguito FIN.MA.VI.) e
Cecchi Gori Group Media Holding Srl e da Vittorio Cecchi Gori (di seguito anche
"parte venditrice") e, dall'altro, da SEAT.
In virtù di tale accordo, SEAT acquisirà una partecipazione pari al 75% del
capitale sociale di CGC attraverso una serie di operazioni societarie di seguito
schematicamente descritte:
i) l'assemblea straordinaria di CGC procede ad un aumento di capitale
riservato a SEAT, tale da attribuire a quest'ultima una partecipazione pari al
25% del capitale sociale della stessa CGC;
ii) contestualmente all'aumento di capitale, l'assemblea straordinaria di
CGC modificherà lo Statuto della società al fine di consentire a SEAT
l'esercizio del controllo esclusivo, mediante un meccanismo di voto che
permetterà alla stessa SEAT di detenere la maggioranza nel Consiglio di
Amministrazione di CGC;
iii) SEAT, entro la fine del mese di novembre 2000, procederà ad un
aumento di capitale riservato alla parte venditrice, al quale quest'ultima
aderirà inizialmente solo per una parte, conferendo i due terzi della sua
partecipazione in CGC.
E' inoltre previsto un secondo aumento del capitale di SEAT, riservato alla
parte venditrice, da esercitarsi, nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 31
dicembre 2001, attraverso un'opzione di vendita a favore della società
venditrice ed un'opzione di acquisto a favore di SEAT.
7. Il contratto prevede inoltre che SEAT, FIN.MA.VI e Cecchi Gori Group
Media Holding Srl procedano, entro il 31 dicembre 2000, alla costituzione di una
nuova società che sarà controllata congiuntamente e il cui funzionamento sarà
disciplinato da un accordo di joint venture, al fine di sviluppare
iniziative comuni nei settori della televisione digitale e di Internet. Infine,
FIN.MA.VI. si è impegnata a sottoscrivere un contratto avente ad oggetto la
concessione a favore di SEAT dei diritti relativi allo "sfruttamento
televisivo con ogni modalità tecnica o mezzo di diffusione (free television,
Internet, ecc.)" dei lungometraggi di cui FIN.MA.VI abbia o acquisisca
in futuro la disponibilità.
Il Business Plan di SEAT
8. Secondo quanto affermato dalle Parti, le due emittenti oggetto di
acquisizione verranno riposizionate sul mercato in modo da rivolgersi
prevalentemente ad un target "giovane" di età inferiore ai 35 anni44 [Si
prevede che 3/4 dell'audience sarà composta nel 2003 da "giovani" di
età compresa tra i 15 e i 34 anni.].
[omissis]55 [Nella
presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti
sussistenti elementi di riservatezza o di segretezza delle informazioni.]
III. Le risultanze istruttorie
a) I mercati rilevanti
9. Le Parti hanno ritenuto rilevanti, nel caso in esame, il mercato
dell'emittenza televisiva in chiaro e il correlato mercato della raccolta
pubblicitaria sul mezzo televisivo.
A tale riguardo occorre tuttavia sottolineare come l'operazione in esame debba
essere valutata tenendo conto dell'insieme delle attività svolte dal Gruppo
TELECOM, di cui SEAT è entrata a far parte a seguito della citata operazione di
concentrazione C/3932, e dalla società oggetto di acquisizione CGC.
10. L'operazione in esame infatti si inserisce nell'ambito del processo
di convergenza in atto tra i settori delle telecomunicazioni e dell'emittenza
televisiva.
In tale contesto, l'acquisizione della piattaforma di trasmissione dei segnali
televisivi e dei contenuti informativi, cinematografici e sportivi di cui
dispone o disporrà CGC appare in grado di produrre effetti di integrazione
verticale tra le attività svolte dalle società interessate dall'operazione.
Tali effetti potranno essere rafforzati dal passaggio dalla televisione
analogica a quella digitale terrestre, che dovrà concludersi entro il 2006 e
per il quale è già stata avviata la sperimentazione da parte di alcune
società.
In particolare, l'operazione consentirà a TELECOM di essere presente
nell'intera filiera della produzione e commercializzazione di prodotti e servizi
di telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva.
11. Pertanto, i mercati sui quali devono essere principalmente analizzati
gli effetti dell'operazione notificata sono i seguenti:
i) il mercato dell'emittenza televisiva in chiaro e il correlato mercato
della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo;
ii) il mercato della televisione a pagamento;
iii) il mercato dell'accesso alla rete locale di telecomunicazioni;
iv) il mercato dei servizi di accesso ad Internet;
v) il mercato della raccolta pubblicitaria sull'annuaristica telefonica e
categorica;
vi) il mercato della raccolta pubblicitaria on-line;
vii) i nuovi mercati derivanti dalla convergenza tra il settore delle
telecomunicazioni e quello dell'emittenza televisiva.
i) I mercati dell'emittenza televisiva in chiaro e della raccolta
pubblicitaria sul mezzo televisivo
12. I mercati dell'emittenza televisiva in chiaro e della raccolta
pubblicitaria sul mezzo televisivo risultano strettamente interconnessi.
Infatti, le emittenti televisive possono offrire il loro prodotto specifico,
cioè la comunicazione televisiva, finanziandosi in tutto o in parte attraverso
la vendita di spazi pubblicitari66 [Il
mercato dell'emittenza televisiva in chiaro include sia le emittenti televisive
private, che si finanziano esclusivamente attraverso la raccolta pubblicitaria,
sia le emittenti televisive pubbliche, che si finanziano in parte con il canone
ed in parte con la raccolta pubblicitaria. Le emittenti pubbliche, poiché
ricorrono alla raccolta pubblicitaria come ulteriore fonte di finanziamento,
sono in concorrenza con le emittenti private per quanto riguarda la quota di
audience, essendo questa l'elemento principale nella determinazione
dell'allocazione delle risorse destinate alla pubblicità televisiva.].
In genere, sono le emittenti televisive con elevati indici di ascolto che hanno
maggiori possibilità di ottenere risorse derivanti dalla raccolta
pubblicitaria, poiché possono garantire alle imprese che acquistano spazi
pubblicitari televisivi una più ampia diffusione del messaggio pubblicitario
trasmesso e quindi una sua maggiore efficacia. D'altra parte, la disponibilità
di risorse pubblicitarie permette alle stesse emittenti televisive di acquistare
contenuti al fine di attrarre telespettatori e realizzare elevati indici di
ascolto.
13. L'estensione geografica del mercato dell'emittenza televisiva in
chiaro è nazionale, in considerazione dei differenti regimi normativi nazionali
che disciplinano l'attività in questione, nonché delle barriere culturali e
linguistiche degli utenti.
14. La delimitazione geografica del correlato mercato della raccolta
pubblicitaria sul mezzo televisivo può essere individuata con riferimento alla
diffusione territoriale del messaggio pubblicitario. Quest'ultimo profilo
costituisce un parametro importante sulla base del quale le imprese scelgono tra
strumenti pubblicitari alternativi. In particolare, le imprese privilegiano le
reti televisive nazionali al fine di raggiungere fasce di utenti collocate
sull'intero territorio italiano. Poiché l'impresa oggetto di acquisizione è
attiva principalmente nella vendita di spazi pubblicitari sulle proprie
emittenti televisive a diffusione nazionale, si può ritenere che, nel caso in
esame, l'ambito geografico sia il territorio italiano.
15. La pubblicità sull'emittenza televisiva in chiaro rappresenta in
Italia circa il 55% della raccolta pubblicitaria totale, un valore superiore a
quello dei principali paesi industrializzati. Tale percentuale è prevista in
sensibile crescita nei prossimi cinque anni.
Sul mercato dell'emittenza televisiva in chiaro operano a livello nazionale la
società RAI Radiotelevisione Italiana Spa e la società Mediaset Spa, ciascuna
con tre emittenti televisive, nonché CGC con due emittenti televisive ed infine
Rete A e Rete Capri77 [Le
Parti hanno sottolineato che, secondo quanto previsto dalla delibera dell'AGCOM
n. 78/98 recante "Regolamento per il rilascio delle concessioni per la
radiodiffusione televisiva privata su frequenze terrestri", il Ministero
delle Comunicazioni ha rilasciato in data 31 luglio 1999 nuove concessioni
televisive in ambito nazionale alle emittenti Canale 5, Italia 1, Telepiù
bianco, TMC, TMC 2, Italia 7 e Elefante Telemarket tv. ].
Secondo le informazioni contenute nella Relazione Annuale dell'Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni risulta che nel 1998 il valore del mercato italiano
della vendita di spazi pubblicitari sui mezzi televisivi in chiaro risultava
pari a circa 5.840 miliardi di lire; i principali operatori erano le società
Mediaset con una quota del 56,2%, RAI Radiotelevisione Italiana Spa con una
quota di mercato pari al 30,2% e la società CGC con una quota del 2,6% del
mercato.
Sulla base dei dati Nielsen, nel 1999, il valore del mercato della raccolta
pubblicitaria sui mezzi televisivi in chiaro risulta pari a 6.968 miliardi di
lire88 [Tale valore è
stato rilevato al netto degli sconti ed al lordo dei diritti di agenzia.].
Con riguardo al primo semestre 2000, la raccolta pubblicitaria è stata pari a
4.570 miliardi di lire, a fronte della quale si registra un aumento della quota
detenuta da Mediaset.
16. Come sopra accennato, la televisione analogica in chiaro è destinata
ad essere sostituita, entro il 2006, dalla televisione digitale terrestre, come
risulta dal disegno di legge n. 1138 (Disciplina del sistema delle
comunicazioni), attualmente all'esame del Parlamento. In tale prospettiva sia la
RAI che Telepiù hanno avviato la sperimentazione del digitale terrestre in
alcune aree territoriali.
Vale, al riguardo, osservare che le tecnologie digitali consentiranno un
incremento delle risorse trasmissive disponibili permettendo un'offerta di
canali più ampia, che potrà essere utilizzata sia per le trasmissioni in
chiaro che per offrire servizi a pagamento.
ii) Il mercato della televisione a pagamento
17. La televisione a pagamento consiste nella trasmissione di un segnale
codificato che -a seguito della sottoscrizione di un abbonamento da parte
dell'utente- permette, attraverso un decodificatore, di ricevere il segnale e di
accedere alla visione dei programmi. Una modalità di fruizione della
televisione a pagamento è costituita dalla c.d. pay-per-view che
consente all'utente di accedere ai singoli programmi (prevalentemente film o
eventi sportivi) pagando un corrispettivo per il consumo del singolo programma.
18. Sotto il profilo concorrenziale, il mercato della televisione a
pagamento è un mercato distinto da quello della televisione in chiaro, sia in
virtù delle diverse modalità di finanziamento (sottoscrizione degli
abbonamenti per la televisione a pagamento; entrate pubblicitarie99 [La
società Telepiù ha evidenziato che la pubblicità è destinata ad acquisire
un'importanza sempre maggiore tra le fonti di finanziamento degli operatori di
televisione digitale, indipendentemente dal fatto che si tratti di televisioni
in chiaro o pay.], oltre all'eventuale
canone di abbonamento, per la televisione in chiaro), che implicano politiche
commerciali e condizioni concorrenziali diverse, sia in virtù della diversità
dei palinsesti e delle aspettative dei telespettatori.
Mentre nella televisione a pagamento il telespettatore rappresenta l'acquirente
del servizio, nella televisione in chiaro è il committente del messaggio
pubblicitario ad acquistare il servizio.
19. La competizione tra le emittenti a pagamento avviene principalmente
sulla base del tipo di programmazione offerta, ossia sulla base della qualità
dei programmi e dei contenuti. Particolare rilievo assumono quindi alcuni
contenuti televisivi, quali eventi sportivi e film, che presentano una
particolare attrattività per gli spettatori.
20. Il settore della televisione a pagamento è quello che maggiormente
beneficia dei cambiamenti legati alla convergenza tecnologica nel breve periodo.
In prospettiva, mediante la tecnologia digitale, sarà possibile attrarre nuovi
abbonati anche mediante l'offerta di servizi televisivi di vario tipo. La scelta
di abbonarsi alla televisione a pagamento sarà influenzata, infatti, non solo
da una programmazione così detta premium, ma anche dalla possibilità
per il consumatore di scegliere programmi e servizi a carattere interattivo.
Vale al riguardo sottolineare che l'offerta di questi servizi amplia le
possibilità di finanziamento degli operatori, attraverso la raccolta
pubblicitaria collegata ai servizi interattivi e le commissioni legate alla
transazioni commerciali realizzate on-line dagli utenti.
21. La convergenza tra i diversi media e l'atteso sviluppo del
digitale terrestre costituiscono elementi idonei a modificare il quadro
concorrenziale all'interno di questo mercato. La possibilità di trasmettere
contenuti tradizionalmente televisivi su Internet sta spingendo gli operatori
della televisione a pagamento ad ampliare la propria offerta fornendo servizi ai
quali si poteva finora accedere solo attraverso un personal computer
collegato ad Internet. Si consideri, al riguardo, che Stream attualmente offre
10 canali interattivi tematici, che consentono di reperire informazioni su temi
specifici (meteo, borsa, sport) e di usufruire di giochi on-line;
inoltre, offre servizi di Enhanced TV110 [Per
"Enhanced TV" si intende la possibilità di interrompere
temporaneamente la visione di un filmato per replicare la trasmissione di alcuni
fotogrammi, nonché di scegliere l'angolatura di ripresa dalla quale si desidera
vedere determinate immagini.]0 e
informazioni statistiche su determinati eventi. Inoltre, Stream recentemente,
grazie alle potenzialità interattive del decoder, ha pubblicizzato la
fornitura di un servizio di posta elettronica.
Nel corso del procedimento, anche la società Telepiù ha fatto presente che
intende inserire, nella propria offerta digitale, alcuni servizi interattivi (home
banking, home shopping, ecc.).
22. L'ampiezza geografica del mercato della televisione a pagamento può
essere limitata all'ambito nazionale in conseguenza delle differenze
linguistiche e delle diverse preferenze dei consumatori per le varie categorie
di programmi.
23. Sulla base degli elementi emersi nell'ambito dell'operazione A/274
Stream/Telepiù, nel 1999 il mercato italiano della televisione a pagamento
interessava circa 1.800.000 utenti, di cui circa 1.444.000 risultavano abbonati
a TELEPIÙ e circa 385.000 erano abbonati a Stream111 [Cfr.
Provvedimento n. 8386 del 14 giugno 2000, pubblicato nel Bollettino n. 23/2000.]1.
Con riguardo ai dati più recenti forniti dagli operatori nel corso del
procedimento risulta che, al 31 ottobre 2000, il mercato italiano della
televisione a pagamento interessa oltre 2 milioni di utenti. La quota di mercato
detenuta da Stream è stimata pari al 30% circa.
Vale inoltre ricordare che TELEPIÙ e STREAM sono presenti nell'attività di
produzione, confezionamento e trasmissione di programmi.
iii) Il mercato dell'accesso alla rete locale di telecomunicazioni
24. Il mercato dell'accesso alla rete locale di telecomunicazioni
consiste nella fornitura dell'infrastruttura che permette alle imprese di
raggiungere il cliente finale fino alla propria abitazione al fine di erogare
servizi di telecomunicazioni. Infatti, per la fornitura di tali servizi agli
utenti finali, un operatore dovrà disporre dell'accesso ad una o più
infrastrutture, in particolare dell'accesso ai punti terminali della rete di
telecomunicazioni alla quale gli stessi utenti sono collegati. Tale accesso può
essere ottenuto attraverso infrastrutture locali dedicate o condivise, proprie o
affittate da un gestore locale di infrastrutture.
25. La rete di accesso locale, denominata anche "anello locale"
(o local loop), consiste nel circuito fisico che collega i locali
del cliente alla centrale di commutazione locale dell'operatore. Tale
collegamento in genere si presenta come una serie di coppie o
"doppini" in rame. Vale evidenziare che i clienti di maggiori
dimensioni sono generalmente serviti attraverso reti in fibra ottica. Inoltre,
risulta in via di sperimentazione l'utilizzo di altre tecnologie come ad esempio
anelli locali senza filo, reti elettriche, reti via cavo, reti satellitari.
26. Il Gruppo TELECOM dispone, oltre che della rete di accesso in rame,
costituita da circa 103 milioni di chilometri-coppia, di una "rete di
trasporto ottica" che copre un tracciato di circa 50.000 chilometri (per un
totale di 2,7 milioni di chilometri-fibra), che rappresenta la "dorsale
principale" di TELECOM112 [Per
km-coppia e km-fibra si intende l'estensione totale dei cavi, in rame o in fibra
ottica, posati. Tale estensione si ottiene moltiplicando i chilometri di
tracciato della rete per il numero di cavi posati nello stesso tracciato.]2.
Il Gruppo TELECOM si avvale inoltre di una "rete di accesso ottica",
che copre un tracciato di [1.500-4.500] chilometri (per un totale di [200.000-600.000]
chilometri-fibra), costituita dalla rete realizzata per collegare i principali
clienti business di TELECOM e da "anelli ottici" per la
giunzione tra centrali a livello cittadino.
TELECOM dispone infine di infrastrutture civili per la posa di cavi. Tra queste
con particolare riferimento al cosiddetto Progetto Socrate (Sviluppo
Ottico Coassiale della Rete di Accesso di TELECOM), sulla base delle
informazioni disponibili all'Autorità, risulta che TELECOM ha realizzato una
rete ibrida (in fibra ottica fino ai condomini e in cavo coassiale per
raggiungere le abitazioni) in oltre 50 capoluoghi di provincia, per un totale di
[3.000-6.000] chilometri, connessa alla rete in fibra ottica attraverso [3.000-6.000]
nodi di collegamento. Secondo i dati forniti da TELECOM, le infrastrutture
realizzate nell'ambito del Progetto Socrate risultano "utilizzate per
meno del 5% delle potenzialità".
27. Per quanto concerne i concorrenti di TELECOM, risulta che alcuni
operatori di telecomunicazioni, quali Albacom e Infostrada, dispongono di reti
dorsali in fibra ottica. In particolare, Infostrada attualmente dispone, a
seguito di accordi sottoscritti con Ferrovie dello Stato Spa di una dorsale
nazionale di circa [4.000-7.000] km, che potrà essere estesa fino ad [8.000-12.000]
km. Albacom, tramite la sua controllata Basictel Spa ha in corso di
realizzazione una rete di [8.000-12.000] km. La società Wind si avvale
di una rete dorsale costituita da [10.000- 14.000] Km di cavi in
fibra ottica. La società Autostrade dispone di una propria rete dorsale
costituita da [1.500-4.500] chilometri di cavi in fibra ottica.
In ambito locale, alcuni operatori di telecomunicazioni (tra i quali le società
e.Biscom, Colt, Acea Telefonica e Infostrada) hanno posizionato propri cavi in
fibra ottica per il collegamento locale dei clienti finali, principalmente nelle
città di Milano, Torino e Roma.
In particolare, e.Biscom si avvale di infrastrutture civili per [500-2.500]
km, concentrate nella città di Milano; circa metà di esse sono state acquisite
grazie ad un accordo con la municipalizzata AEM113 [Cfr.
memoria integrativa di e.Biscom del 7/12/2000.]3.
Risulta inoltre che Infostrada ha realizzato in nove città italiane
infrastrutture civili per complessivi [100-1.000] chilometri circa114 [Cfr.
risposta alla richiesta di informazioni di Infostrada del 23 novembre 2000.]4.
28. Con delibera 2/00/CIR l'AGCOM ha definito le regole per la
prestazione del servizio di accesso disaggregato alla rete locale di TELECOM
Italia, cosiddetto unbundling del local loop, che interessa sia la
rete in rame che in fibra ottica. La citata delibera prevede che gli operatori
concorrenti di TELECOM potranno offrire direttamente ai propri clienti finali
servizi di comunicazioni utilizzando la rete di accesso costruita da TELECOM
Italia in qualità di gestore del servizio pubblico di telefonia vocale su rete
commutata.
29. Tenuto conto che TELECOM, in qualità di gestore della rete pubblica,
ha installato la rete di accesso locale sull'intero territorio nazionale e che
l'installazione, da parte di nuovi organismi, di reti di telecomunicazioni
pubbliche è soggetta al rilascio di una licenza individuale115 [La
disciplina applicabile è contenuta nel D.P.R. n. 318/97 e nel decreto
ministeriale 25 novembre 1997, recante "Disposizioni per il rilascio delle
licenze individuali nel settore delle telecomunicazioni".]5,
il mercato geografico in cui dovrebbe svolgersi la concorrenza è costituito dal
territorio nazionale.
30. Nel mercato in esame, pertanto, TELECOM risulta detenere una
posizione di monopolista di fatto della rete e nella fornitura dei servizi
connessi all'offerta di infrastrutture locali commutate e dedicate. Tale
situazione di monopolio appare connotata da stabilità, in quanto in Italia
permane una situazione di grave ritardo nella realizzazione di infrastrutture
alternative di accesso locale, le quali peraltro non possono raggiungere, in
tempi limitati e a costi contenuti, la stessa diffusione capillare della rete di
accesso locale in doppino di rame gestita attualmente dall'operatore storico.
Difficilmente, quindi, sarà disponibile nel medio periodo sul territorio
nazionale un'offerta infrastrutturale di collegamenti commutati che presentino
le caratteristiche di capillarità necessarie per essere considerate parte del
mercato del prodotto di cui trattasi.
Siffatta posizione conferisce a TELECOM i vantaggi derivanti da una
significativa barriera all'entrata apposta agli altri operatori nell'offerta di
servizi di trasmissione dati e a valore aggiunto.
iv) Il mercato dei servizi di accesso alla rete Internet
31. Il mercato dei servizi di accesso alla rete Internet è
costituito, dal lato dell'offerta, da tutti i soggetti in grado di offrire
all'utenza finale l'accesso a Internet su diverse piattaforme tecnologiche, vale
a dire accesso da rete telefonica commutata (PSTN, ISDN o con tecnologie x-DSL),
accesso dedicato su CDN o mediante fibra ottica.
32. Per quanto concerne la dimensione geografica del suddetto mercato,
essa appare delimitata ai confini nazionali, in quanto la normativa vigente
prevede che l'ingresso sul mercato sia subordinato all'ottenimento di
autorizzazioni amministrative, le quali hanno validità limitata al territorio
nazionale. Inoltre, la fornitura di tali servizi presuppone l'esistenza di
un'infrastruttura di rete localizzata sul territorio nazionale.
33. I servizi di accesso a Internet sono offerti dagli Internet
Service Provider, alcuni dei quali sono anche operatori di rete. A seconda
delle diverse caratteristiche di velocità e capacità del collegamento
richiesto e in relazione alla tipologia di utente, dal lato della domanda si
possono individuare due segmenti di mercato, l'uno rivolto all'utenza
residenziale, l'altro rivolto all'utenza affari.
34. Per quanto riguarda la dimensione del mercato, secondo i dati emersi
nell'ambito della citata operazione C/3932, il valore globale del mercato dei
servizi di accesso a Internet ammontava nel 1999 a 504 miliardi di lire e il
fatturato realizzato da TELECOM era pari a circa 237 miliardi di lire,
corrispondente a una quota del 47% del mercato rilevante, a fronte di quote dei
principali operatori concorrenti, quali IOL/Infostrada, I.net, Tiscali, che
detengono quote non superiori al 10% del mercato.
SEAT-nelle more della realizzazione dell'impegno, assunto nell'ambito della
citata operazione C/3932, relativo alla cessione della partecipazione detenuta
nella società McLink-risulta tuttora operare in tale mercato attraverso la
stessa società, che deteneva nel 1999 una quota pari all'1,5% del mercato.
35. Sulla base dei dati emersi nel corso del procedimento, nel primo
semestre del 2000 il numero di abbonati ad Internet era compreso tra 6 e 7
milioni (circa un quarto dei quali costituito da un'utenza di tipo business),
con tassi di crescita rispetto allo stesso periodo del 1999 di circa il 10% per
l'utenza business e tra il 10% e il 20% per l'utenza residenziale. Active
Advertising stima che alla fine del 2000 il numero di abbonati sarà pari a
circa 8,5 milioni. In relazione alla tipologia di utenza risulta che tre quarti
degli utenti Internet ha una età compresa tra i 18 e i 44 anni, mentre l'utenza
"giovanile", con un'età compresa tra i 14 e i 35 anni, rappresenta
invece due terzi degli utenti Internet. Circa la metà degli utenti Internet
possiede più di un abbonamento116 [Dati
aggiornati al I semestre 2000. Fonte: "Rapporto di ricerca sull'utenza
Internet individuale 2000", I-LAB - Centro di ricerca sull'economia
digitale, Università Bocconi, Milano.]6.
36. Sulla base dei dati acquisiti nel corso del procedimento relativi al
primo semestre 2000, il Gruppo TELECOM risulta il primo operatore nella
fornitura di servizi Internet in termini di numero di abbonati117 [Dati
forniti da Albacom nella risposta alla richiesta di informazioni, basati su
elaborazioni su stime Databank e Schroder.]7,
sia nel segmento residenziale che in quello affari. In particolare, il Gruppo
TELECOM è presente con una quota pari a circa il [25-30]% nel segmento
dell'utenza residenziale, mentre nel segmento dell'utenza business
detiene una quota del [30-35]% in relazione agli accessi gratuiti e del [40-45]%
in relazione agli accessi a pagamento. Il secondo operatore è IOL/Infostrada,
con una quota pari a circa il [25-30]% nel segmento residenziale, mentre
nel segmento dell'utenza business detiene una quota del [20-25]%
in relazione agli accessi gratuiti e del [1-5]% con riguardo agli accessi
a pagamento. Il terzo operatore è Tiscali, presente sia nel segmento
residenziale che in quello business soltanto con abbonamenti gratuiti,
con quote pari rispettivamente al [20-25]% e [20-25]%.
37. Secondo stime effettuate da Databank118 [Internet
Plus, Luglio 2000.]8 il valore dei
servizi di accesso ad Internet si attesterà alla fine dell'anno 2000 intorno ai
mille miliardi di lire; i principali operatori sono TIN.it, con una quota di
mercato stimata per il 2000 pari a circa il 28% e Interbusiness con una quota
pari a circa il 14%, entrambe appartenenti al Gruppo TELECOM. Il secondo
operatore è IOL/Infostrada, con una quota pari a circa il 10%.
38. Alla luce di tali elementi, TELECOM risulta detenere una posizione di
dominanza nell'offerta dei servizi di accesso a Internet, in considerazione del
possesso di una significativa quota di mercato in termini di fatturato, della
sostanziale frammentazione dell'offerta dei concorrenti, nonché della
contestuale presenza di ulteriori elementi, quali la natura completamente
integrata dell'impresa, l'esistenza di una sua posizione dominante nei mercati a
monte delle connessioni dial-up e dell'offerta dei circuiti diretti, la
possibilità di offrire una vasta gamma di prodotti e la titolarità di un
marchio diffuso.
v) Il mercato della raccolta pubblicitaria sugli annuari telefonici e
categorici
39. Un ulteriore mercato rilevante nell'ambito dell'operazione comunicata
è quello della raccolta pubblicitaria sugli annuari telefonici e categorici. Si
tratta degli elenchi telefonici per zona di tutti gli abbonati al servizio
telefonico di base (Pagine Bianche) e degli elenchi categorici per zona degli
abbonati appartenenti all'utenza affari (Pagine Gialle e Pagine Utili). Tali
pubblicazioni rappresentano un importante veicolo pubblicitario che si distingue
dagli altri mezzi pubblicitari per alcune caratteristiche intrinseche, quali ad
esempio la capillarità distributiva degli stessi presso il domicilio
dell'utente, la durata annuale dei messaggi in essi contenuti e il fatto che il
messaggio pubblicitario contenuto negli annuari cartacei implica un
comportamento attivo del consumatore attraverso la ricerca.
40. In considerazione di tali caratteristiche e tenuto conto della
diffusione limitata al territorio italiano degli annuari in questione, la
dimensione geografica del suddetto mercato non supera i confini nazionali.
41. Nel 1999 il valore globale del mercato italiano era di circa 1.700
miliardi di lire. SEAT risultava detenere circa l'88% degli introiti derivanti
dalla vendita di spazi pubblicitari sulle Pagine Bianche, di cui è
concessionaria esclusiva, e sulle Pagine Gialle.
Nel primo semestre 2000, la raccolta pubblicitaria sulle Pagine Bianche e sulle
Pagine Gialle ammontava complessivamente a circa [600-800] miliardi, con
una crescita superiore al 5% rispetto allo stesso periodo del 1999. Pagine Utili
ha invece registrato, nel medesimo periodo, una diminuzione del proprio
fatturato.
Sulla base dei dati sopra esposti SEAT detiene sul mercato in questione una
posizione dominante.
vi) Il mercato della raccolta di pubblicità on-line
42. Il mercato della raccolta di pubblicità on-line consiste
nella vendita di spazi grafici pubblicitari su Internet. Tali spazi-sotto forma
di banner, bottoni o icone di vario genere-sono posti graficamente in
rilievo su una pagina web e recano messaggi promozionali. L'offerta di
spazi pubblicitari on-line costituisce un mercato distinto rispetto alle
forme tradizionali di pubblicità in ragione delle caratteristiche peculiari di
Internet, quali l'interattività, la capacità di coniugare advertising
tradizionale e marketing diretto, nonché la possibilità di quantificare
concretamente i contatti.
Infatti, la peculiarità di tale mercato rispetto alle forme tradizionali di
pubblicità risiede, oltre che nell'eventuale possibilità di acquistare
immediatamente il bene o servizio via Internet, anche nel metodo di calcolo dei
ricavi delle imprese che offrono i suddetti spazi, consistente ad esempio nella
sponsorizzazione ovvero nel costo per impression, quale valore unitario
della singola visualizzazione del messaggio pubblicitario da parte dell'utente.
43. In relazione alla dimensione territoriale del suddetto mercato,
l'elemento determinante per la definizione del mercato geografico della
pubblicità on-line è rappresentato dalla lingua utilizzata
nell'allestimento dei siti web. In considerazione del grado ancora
ridotto di sviluppo del mercato italiano e della prevalenza della domanda di
spazi pubblicitari da parte di imprese nazionali, la dimensione geografica del
mercato deve considerarsi, allo stato, ricompresa nei confini nazionali.
44. Il valore della pubblicità on-line dipende dall'interesse che
essa è in grado di suscitare presso gli utenti, spingendoli a collegarsi ai
siti degli inserzionisti. Si osserva a tale proposito che, secondo la citata
ricerca I-LAB, il 28% degli utenti Internet ha "cliccato" almeno una
volta su un banner119 [Il
72% degli utenti Internet che ha dichiarato di aver cliccato su un banner ha
detto di essere stato mosso dalla curiosità, il 13% per un generico interesse.]9,
che rappresenta la forma di pubblicità on-line più diffusa (70% della
raccolta nel 1999).
Le imprese nel corso del procedimento hanno fornito stime del tasso medio di click
through (la percentuale di visitatori che si collega ai siti degli
inserzionisti attraverso la pubblicità che compare sul portale, "cliccando"
sul banner), sottolineando comunque che il tasso, al di là dell'attrattività
del messaggio in sé, dipende da una varietà di parametri (curiosità,
interesse, tipo di prodotto o servizio). Il dato medio di mercato è stimato
pari allo 0,5%, con alcuni operatori (tra cui Virgilio, Lycos e Kataweb) al di
sopra della media220 [Per
alcune tipologie di prodotti e di pubblicità si arriva fino ad un tasso del
7%.]0. Tale valore medio è al di sotto
di quello registrato in altri paesi europei.
45. Con riguardo alla domanda di spazi pubblicitari, è emerso che i
cinque principali settori da cui essa proviene sono il
finanziario/bancario/assicurativo (circa 23%), le telecomunicazioni (circa 21%),
dell'informatica (15%), l'industria automobilistica (circa il 5%) e l'editoria/new
media (circa il 4%). Tra gli altri settori, appare in crescita
l'abbigliamento sportivo221 [Stime
Price Waterhouse Coopers, luglio 2000.]1.
Risulta inoltre che i principali inserzionisti on-line si rivolgono ad un
target di riferimento ricompreso nella fascia di età tra i 20 e i 45 anni, che
caratterizza il profilo dell'audience di Internet.
46. Nel corso del procedimento è emerso che sussistono sovrapposizioni
tra gli inserzionisti che acquistano spazi pubblicitari off-line, ovvero
su mezzi di comunicazione differenti da Internet, e on-line.
Sulla base dei dati forniti dagli operatori emerge che tali sovrapposizioni
sussistono con riguardo agli inserzionisti che acquistano spazi pubblicitari
sulla televisione in chiaro e on line222 [Lycos,
in particolare, suggerisce che tali sovrapposizioni sussistono perché i settori
dell'auto, della telefonia e informatica e dell'editoria sono tra quelli che
trainano la raccolta pubblicitaria complessiva (occupando dal secondo al quarto
posto rispettivamente nel 1999). L'esistenza di una parziale sovrapposizione tra
gli inserzionisti è avvalorata anche dall'elenco degli inserzionisti di IOL
nell'anno 2000, che comprende numerose imprese ([omissis]) le quali risultano
anche tra le principali società che acquistano spazi pubblicitari anche su
altri mezzi, in particolare radio e televisione.]2.
L'esistenza di una parziale sovrapposizione tra gli inserzionisti risulta anche
dai dati forniti da SEAT, con riguardo ai primi 15 clienti che hanno acquistato
spazi pubblicitari sull'annuaristica cartacea, sulle emittenti TMC e TMC2 e che
si sono rivolti ad Active Advertising (concessionaria di SEAT per la vendita di
spazi pubblicitari sui più importanti portali) tra il 1998 e il 2000. In
particolare, da tali dati emerge una evidente sovrapposizione tra inserzionisti,
attivi nel settore delle telecomunicazioni, che acquistano spazi pubblicitari
sul mezzo televisivo, sulla rete Internet e sull'annuaristica categorica e tra
inserzionisti attivi nel settore automobilistico, che acquistano spazi
pubblicitari sul mezzo televisivo e sull'annuaristica categorica. Per quanto
riguarda il settore alimentare, si può osservare come alcune grandi imprese
abbiano condotto importanti campagne pubblicitarie utilizzando sia il mezzo
televisivo che Internet.
47. Tali evidenze appaiono confermate anche dai dati prodotti da Mediaset,
con riguardo agli spazi pubblicitari venduti dalla propria concessionaria
Publitalia 80, dai quali risulta che il 40% degli inserzionisti on-line,
e in particolare, 20 inserzionisti tra i primi 30, acquista pubblicità anche
sul mezzo televisivo223 [Si
veda in particolare la memoria trasmessa da Mediaset in data 5 dicembre 2000.]3.
Nel corso del procedimento Pagine Italia ha evidenziato come le sovrapposizioni
tra gli inserzionisti che acquistano spazi pubblicitari sull'annuaristica
categorica e quelli che acquistano spazi sull'emittenza televisiva possano
essere rappresentati da imprese identificate da un marchio, che operano
attraverso reti costituite da punti vendita (di proprietà o in franchising)
e attraverso reti di distributori e concessionari locali, le quali risultano
maggiormente interessate ad una contestuale promozione del marchio a livello
nazionale e della rete dei distributori a livello locale.
Secondo le elaborazioni effettuate da Pagine Italia, tale tipologia di
inserzionisti hanno coperto una quota del 28,4% della pubblicità televisiva nel
periodo ottobre 1999-settembre 2000, corrispondente ad un valore pari a oltre
2.200 miliardi di lire.
Pagine Italia ha inoltre prodotto dati dai quali si evince che, con riferimento
al periodo gennaio-settembre 2000, ventitré inserzionisti tra i primi cento
investitori su tutti i mezzi pubblicitari sono presenti nelle PGOL attraverso le
reti di distributori e altri sedici sono presenti negli elenchi categorici e/o
telefonici di almeno trenta province.
48. I principali canali di raccolta della pubblicità su Internet sono
rappresentati dai così detti portali di accesso, che rendono disponibili ai
visitatori informazioni, servizi interattivi, collegamenti ad altri siti,
servizi di comunicazione e servizi di commercio elettronico. In linea generale,
vale osservare come il successo di un portale sia sostanzialmente determinato
dalla possibilità di offrire una vasta gamma di servizi di informazione e
comunicazione o alternativamente il collegamento (link) ai medesimi
servizi, dalla capacità di fornire servizi di commercio elettronico e infine
dall'offerta di servizi interattivi o personalizzati, che possono rappresentare
un fattore di fidelizzazione dei clienti e fornire ai gestori dei portali dati
significativi sul numero di utenti registrati.
49. Sul mercato italiano della pubblicità on-line è possibile
individuare diverse categorie di operatori attivi nell'offerta di portali, tra
cui gli operatori di telecomunicazioni, i fornitori di browser (Microsoft
e Netscape), i motori di ricerca (tra i quali Virgilio, Arianna, Yahoo e Lycos),
i cosiddetti "media" (Repubblica, Il Sole24ore, RAI, ecc.), nonché i
gestori dei siti come Kataweb e Jumpy.
Gli inserzionisti pubblicitari hanno particolare interesse a diffondere messaggi
pubblicitari su tali portali, nella misura in cui questi ultimi vantano un
numero elevato di utenti.
50. Il Gruppo TELECOM gestisce due dei più visitati portali italiani,
Virgilio e Tin. it. Virgilio, secondo quanto affermato dalla stessa SEAT,
mantiene alla fine del primo semestre 2000 la posizione di leadership che
già deteneva nel 1999. In particolare, nel mese di giugno 2000 Virgilio ha
totalizzato 145 milioni di pagine visitate, che hanno raggiunto i 175 milioni
nel mese di ottobre224 [Fonte:
comunicato stampa del 12/9/2000, "Crescono del 39% i ricavi nel semestre
del Gruppo SEAT Pagine Gialle", reperibile sul sito www.seat.it/notizie.]4.
TIN.it ha registrato invece nel mese di giugno 2000 circa 72 milioni di pagine
visitate/mese. Ai primi due portali vanno aggiunte anche le Pagine Gialle on-line,
il cui sito ha raggiunto 60 milioni di pagine visitate nel mese di Ottobre 2000.
Virgilio è inoltre il motore di ricerca più utilizzato dagli utenti
Internet225 [Secondo la
citata indagine I-LAB, Virgilio è stato utilizzato da circa il 77% del
campione, seguito da Altavista.com (circa il 60% del campione), da Yahoo!.com
(circa il 51% del campione) e da Arianna (circa il 25,4% del campione). Occorre
inoltre rilevare che, in termini di numero di visitatori, i portali del Gruppo
TELECOM raccolgono un numero di visitatori pari a circa 1,5 volte quelli
raccolti dal primo concorrente, IOL/Infostrada (dati OneToOne Research,
giugno-luglio 2000).]5.
Occorre inoltre ricordare che SEAT ha realizzato, attraverso la conclusione di
specifici accordi con alcuni importanti operatori, portali specializzati (c.d.
vortali o portali verticali)226 [In
particolare, SEAT, attraverso la controllata Matrix, ha concluso un accordo con
ZDNet, società statunitense controllata dal più importante editore di riviste
di informatica, per la costituzione di un'impresa comune che realizzerà e
gestirà un portale Internet dedicato allo sviluppo di informazioni e contenuti
completi ed aggiornati in materia di information tecnology, rappresentante la
versione italiana di un sito già presente ed attivo a livello internazionale. A
seguito dell'operazione, Matrix gestirà anche la raccolta pubblicitaria
relativa, precedentemente raccolta da Mondadori, che utilizzava i contenuti di
ZDNet sul proprio sito informatico. SEAT ha inoltre presentato, nello scorso
mese di ottobre, il nuovo portale Mondus.it, un mercato virtuale dedicato alle
aziende e alla Pubblica Amministrazione, disegnato per mettere in contatto
fornitori e acquirenti e fornire alle piccole e medie imprese un supporto
specifico per permettere loro di eseguire on-line tutte le transazioni
commerciali relative all'acquisto e alla vendita di beni e servizi.]6.
Nel complesso, dato l'elevato numero dei visitatori dei propri portali, il
Gruppo TELECOM è in grado di offrire agli inserzionisti spazi pubblicitari di
grande valore sui propri portali.
51. La dimensione complessiva del mercato italiano della pubblicità on-line,
comprensiva di circa 55 miliardi di lire derivanti dalla pubblicità sulle
Pagine Gialle on-line227 [Vale
sottolineare al riguardo che SEAT, attraverso Virgilio, offre l'accesso
all'elenco telefonico on-line (Pagine Bianche), nonché il servizio denominato
Pagine Gialle On-Line, che consente alle aziende interessate sia di acquistare
spazi pubblicitari per essere presenti e visibili su Internet che di usufruire
di servizi più complessi finalizzati allo svolgimento di transazioni
commerciali per via elettronica. Tali servizi rappresentano una delle principali
caratteristiche che differenziano la raccolta pubblicitaria sulle Pagine Gialle
on-line da quella sui corrispondenti annuari in forma cartacea.]7,
è risultata, nell'ambito dell'operazione C/3932, pari a circa 135 miliardi di
lire nel 1999. In tale periodo, TELECOM deteneva una quota pari al 2,4% del
mercato considerato, mentre SEAT deteneva una quota pari al 50% del medesimo
mercato.
Nel 1999 il numero di inserzionisti sulle Pagine Gialle On-Line era pari
a circa 85.000 clienti.
52. Per quanto concerne la posizione degli altri operatori sul mercato
considerato, risulta inoltre che le società YAHOO, Kataweb e Infostrada hanno
realizzato nel 1999 un fatturato pari rispettivamente a 4 miliardi, a 3
miliardi e a 2,5 miliardi di lire. Il principale concorrente di SEAT nella
raccolta pubblicitaria sull'annuaristica cartacea, Pagine Italia, ha realizzato,
nello stesso anno, un fatturato pari a 1,2 miliardi di lire per la vendita di
spazi pubblicitari on-line.
53. La dimensione complessiva del mercato italiano della pubblicità on-line
nel primo semestre 2000 è stimata dalla maggior parte degli operatori intorno
ai 75 miliardi di lire, non comprensivi della pubblicità generata dalle Pagine
Gialle On Line. Su base annuale, si stima un mercato di circa 160
miliardi di lire.
In questo mercato operano diverse concessionarie di pubblicità on-line,
che gestiscono la raccolta pubblicitaria di diversi siti. Tra le più importanti
vi sono Active Advertising, controllata da SEAT (65 siti gestiti, tra cui
Virgilio, Borsa Italiana, Pagine Gialle Online), SMA Punto Net (40 siti
gestiti, tra i quali Dada e Supereva), 24/7 Media Italia (18 siti gestiti, tra
cui MSN Italia), Radio e Reti (15 siti gestiti, tra cui Italia on Line). Tiscali
ha recentemente costituito una concessionaria interna, Tiscali Advertising.
54. Sulla base delle stime fornite dagli operatori interpellati, le quote
stimate per il primo semestre 2000 dei principali operatori risultano le
seguenti: SEAT circa [40-45]% (comprensiva delle PGOL) 228 [Sulla
base delle stime effettuate dalla società SEAT (comunicato stampa del
14/12/2000, reperibile sul sito www.seat.it), nel corso del 2000 sono stati
realizzati ricavi pari a circa 63 miliardi di lire derivanti dall'offerta di
spazi pubblicitari sulle Pagine Gialle on line.]8,
Kataweb [10-15]%, Yahoo Italia [5-10]%, Publitalia [5-10]%,
Italia On Line/Infostrada [5-10]%,Il Sole24Ore [1-5]%, Tiscali [1-5]%.
55. In conclusione, sulla base del fatturato realizzato nel 1999 da SEAT,
nonché delle stime del fatturato realizzato nel primo semestre 2000
nell'attività di vendita di spazi pubblicitari on-line e tenuto conto
della posizione di preminenza della medesima società nel segmento della
raccolta pubblicitaria sull'annuaristica on-line -date peraltro le
caratteristiche di stabilità di tale posizione, connesse alla titolarità di un
marchio affermato come quello delle Pagine Gialle e all'esistenza di rapporti
consolidati con i propri clienti inserzionisti pubblicitari e in considerazione
dell'importanza del Portale Virgilio- la società SEAT risulta detenere allo
stato una posizione di dominanza sul mercato considerato.
vii) I nuovi mercati derivanti dalla convergenza tra i settori delle
telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva
56. Una possibile definizione di "convergenza" è quella
secondo cui per "convergenza tra telecomunicazioni, televisione e
informatica" si intende la capacità di differenti piattaforme di rete di
gestire servizi di tipo fondamentalmente simile229 [Commissione
Europea, Libro Verde sulla convergenza tra i settori delle telecomunicazioni,
dell'audiovisivo e delle tecnologie dell'informazione e sulle sue implicazioni
normative, Bruxelles, 1997 (doc. COM(97) 623 def.).]9.
Tali servizi potranno essere distribuiti attraverso diverse apparecchiature di
largo consumo (telefono, televisione e computer), che continueranno a svolgere
ciascuna una sua autonoma funzione, pur condividendo con le altre alcuni
contenuti, servizi e funzionalità.
57. Il processo di convergenza tra il settore delle telecomunicazioni e
quello televisivo è stato reso possibile dallo sviluppo della tecnologia
digitale e quindi dalla codifica digitale di suoni e immagini, sia statiche che
in movimento. La codifica digitale permette di modificare, trasformare,
trasmettere le immagini alla stregua di qualsiasi altra informazione digitale;
l'efficienza (sia digitale che spettrale) delle trasmissioni digitali consente
la diffusione di segnali audio e video di elevata qualità su un'ampia gamma di
infrastrutture di rete differenti.
La possibilità di ricevere e "leggere" un file contenente
testo, suono e immagini, anche in movimento, dipenderà quindi essenzialmente
dalle capacità trasmissive della rete e dalle caratteristiche tecniche del
ricevitore mentre risulta indifferente la tipologia del contenuto e le modalità
di generazione dello stesso (ripresa cinematografica, servizio televisivo,
ecc.).
58. Accanto allo sviluppo della tecnologia digitale, un importante
contributo alla convergenza è dato dallo sviluppo e dalla diffusione delle
nuove tecnologie di trasmissione dati (c.d. data broadcasting o datacasting).
Attraverso tali tecnologie è possibile trasmettere dati multimediali (testo,
audio, video) da una stazione televisiva ad un'apparecchiatura che abbia le
caratteristiche di trattamento ed immagazzinamento dati, quale il personal
computer o un adeguato ricevitore collegato ad un televisore.
Attraverso questa tecnologia, è possibile aggiungere alle trasmissioni
televisive una serie di servizi che vanno dalla guida elettronica ai programmi,
alle informazioni meteorologiche, al televideo "avanzato" e alla
fornitura di informazioni complementari (di carattere commerciale, culturale
ecc.) collegate al programma cui si assiste.
59. La convergenza comporterà quindi lo sviluppo di nuovi servizi e
nuovi mercati caratterizzati dal fatto che, da un lato, materiali audiovisivi,
diffusi tradizionalmente attraverso il televisore, potranno essere diffusi e
fruiti attraverso una molteplicità di piattaforme, dal personal computer
ai terminali mobili cellulari di terza generazione, e, dall'altro, le
trasmissioni televisive potranno raggiungere elevati livelli di interattività;
gli operatori televisivi pertanto potranno offrire sul mezzo televisivo servizi
attualmente offerti sulla rete Internet, come il servizio di posta elettronica e
i servizi di accesso alla stessa rete.
In particolare, potranno essere offerti nel breve periodo nuovi servizi quali la
televisione digitale interattiva e l'internet television (la ricezione a
richiesta attraverso il personal computer di materiali audiovisivi, come
brevi filmati di carattere informativo, musicale o culturale/documentario ovvero
lungometraggi, fino ad oggi trasmessi e fruiti tradizionalmente attraverso la
televisione).
Un elemento cruciale per lo sviluppo di tali servizi consiste nella
disponibilità di una adeguata banda trasmissiva sia per la trasmissione dei
contenuti sia per consentire all'utente di interagire con il fornitore
attraverso un "canale di ritorno" (return path) adeguato.
60. Ai fini della valutazione della presente operazione, verrà
considerato quale mercato rilevante del prodotto quello dei nuovi servizi
interattivi e multimediali forniti sia attraverso il mezzo televisivo che
attraverso Internet, grazie alla suddetta convergenza tra il settore delle
telecomunicazioni e quello dell'emittenza televisiva.
Per quanto concerne la dimensione geografica del mercato, essa può essere
ritenuta nazionale, in ragione dell'importanza del fattore linguistico per la
fruizione di tali servizi.
La televisione digitale interattiva e la televisione digitale terrestre
61. Uno degli effetti dell'applicazione delle tecnologie digitali ai
mezzi di comunicazione è lo sviluppo della televisione digitale.
La televisione digitale determina una migliore qualità delle funzioni
tradizionali di intrattenimento e informazione svolte dalla televisione
analogica e permette di aggiungere ad esse un'ulteriore funzione data
dall'interattività. Tale funzione apre nuove prospettive sia ai proprietari
delle emittenti televisive che alle imprese produttrici di beni di consumo, le
quali potranno sviluppare forme di commercio e di pubblicità simili a quelle
disponibili sulla rete Internet attraverso l'apparato televisivo, la cui
diffusione è ampiamente affermata e il cui impiego risulta più familiare
rispetto alle modalità di fruizione della rete Internet attraverso un personal
computer.
62. La modalità di ricezione dei segnali televisivi prevalente in Italia
e in Europa è rappresentata dalla televisione analogica terrestre330 [Il
58% delle famiglie europee che possiedono un televisore riceve le trasmissioni
televisive attraverso la televisione analogica terrestre.]0.
Gran parte dei paesi europei si sono impegnati a favorire nei prossimi anni lo
sviluppo della televisione digitale terrestre. Tale passaggio dovrebbe avvenire
in Italia entro il 2006, in base a quanto previsto dal citato Disegno di Legge
n. 1138; esso riguarderà in particolare l'emittenza televisiva in chiaro.
In Europa, a differenza che negli Stati Uniti, l'introduzione della televisione
digitale terrestre, grazie all'esistenza di un unico standard e alla rinuncia
all'alta definizione331 [L'industria
televisiva europea e i produttori di apparecchiature hanno concordato sul fatto
che le trasmissioni televisive ad alta definizione non sono necessarie
nell'immediato. Attualmente infatti non esistono piani per lo sviluppo di
trasmissioni televisive ad alta definizione per i prossimi venti anni.]1,
non implicherà l'acquisto di nuove antenne né di nuovi televisori, ma
comporterà soltanto il collegamento dei televisori analogici attualmente in uso
ad un apposito ricevitore/decodificatore (set top box o STB) digitale332 [Gartner/Dataquest
stima che, a seguito del passaggio dalla televisione terrestre analogica a
quella digitale, il mercato europeo dei STB per la televisione digitale
terrestre crescerà ad un tasso composto annuo del 63% tra il 1999 e il 2004, in
quanto la televisione analogica in chiaro è la modalità di fruizione del mezzo
televisivo più diffusa in Europa (il 58% delle famiglie europee conosce solo
questa modalità). Questa previsione tiene conto del fatto che, essendo il
passaggio al digitale terrestre obbligatorio per legge, è probabile che vi
saranno forme di sovvenzionamento pubblico all'acquisto dei decoder,
eventualmente utilizzando i ricavi dalla vendita delle frequenze che si
libereranno in seguito al passaggio suddetto.]2.
Ciò determinerà una riduzione dei costi della transizione alla televisione
digitale terrestre, in quanto diverrà essenziale l'acquisto del solo STB
digitale333 [Gli analisti
comunque stimano che entro il 2004 il prezzo medio ex-fabrica dei STB digitali
diminuirà fino a circa 100 dollari.]3;
mentre l'acquisto di un apparato televisivo più evoluto risulterà necessario
soltanto per chi desidera avvalersi di una qualità audiovisuale digitale. La
sostituzione degli apparati televisivi rientrerà quindi nel normale meccanismo
di rinnovo dello stock di televisori esistenti.
63. Anche dal lato dell'offerta si prevede che i costi del passaggio al
digitale terrestre saranno relativamente contenuti. Le trasmissioni televisive
basate sul digitale terrestre potranno essere infatti diffuse attraverso i
ripetitori attualmente utilizzati per le trasmissioni analogiche, opportunamente
integrati con le apparecchiature necessarie alla predisposizione della
trasmissione digitale.
64. Il passaggio alla televisione digitale terrestre accelererà lo
sviluppo della televisione digitale interattiva, finora legato essenzialmente
alla televisione via cavo o satellitare (che richiede l'acquisto del
ricevitore/decodificatore e della parabola).
Infatti i STB digitali necessari per la ricezione della televisione digitale
terrestre hanno capacità di memorizzare e elaborare informazioni; tali
informazioni possono essere acquisite ed inviate, in forma interattiva,
integrando nel STB un modem (analogo a quello utilizzato dai personal
computer), che permette all'utente di utilizzare la linea telefonica come
canale di ritorno per dialogare con il fornitore del servizio televisivo334 [I
STB digitali con modem integrato dovrebbero essere disponibili già nel 2001. Le
capacità interattive verranno accresciute dall'integrazione nel STB di hard
disk più potenti nel STB.]4.
Grazie ai STB digitali integrati con modem collegati alla rete telefonica, sia
gli operatori televisivi in chiaro che quelli a pagamento potranno offrire
attraverso il mezzo televisivo servizi di e-mail, accesso a siti web,
commercio elettronico e, in prospettiva, accesso completo ad Internet.
Già oggi, tuttavia, STB integrati con modem sono disponibili per gli utenti dei
servizi televisivi a pagamento. In Italia, Stream attualmente offre servizi
informativi e interattivi e fornisce un servizio di posta elettronica che
sfrutta le potenzialità interattive del decoder.
65. I servizi di televisione digitale interattiva possono essere definiti
in due diversi modi, basati rispettivamente (a) sul grado di bi-direzionalità
del servizio e (b) sul contenuto prevalente della comunicazione335 [Cfr.
FederComin, Il futuro della televisione, 20 ottobre 2000, pp. 21 ss.]5.
Nel primo caso, i servizi interattivi vengono distinti sulla base della presenza
del canale di ritorno (c.d. return path) e del suo livello di
interattività:
Indipendente dal return path |
Minimo return path |
Completo return path
(bidirezionalità in tempo reale) |
Home shopping con smart card
Giochi (solitari)
Limitato accesso a database (ad. es. televideo migliorato) |
Televoto, quiz
E-mail, chat lines
Home shopping con carte di credito
Pubblicità interattiva
Richiesta di informazioni |
Interattività on-line
Giochi con più partecipanti
Contatto diretto con siti di shopping on-line e con inserzionisti
pubblicitari
Disponibilità in tempo reale attraverso Internet di archivi audio/video (Webcast)
Accesso Internet completo |
Nel secondo caso, i servizi vengono distinti in base al contenuto:
Tipo di contenuto |
Descrizione |
Return path |
Informativo |
Strumenti di navigazione
Accesso a dati e informazioni (in file di testo) aggiuntive a quelle del
programma
Versioni interattive del televideo |
Nessuno (i dati sono inviati insieme al video/ audio e memorizzati sul STB) |
Interattivo |
E-mail
Scelta angolazione telecamere
Pubblicità interattiva
Giochi interattivi
Prenotazione (ristoranti, viaggi, musei, cinema ecc.)
Televoto, partecipazione quiz |
Necessario, a livelli diversi a seconda del servizio |
Transattivo |
Commercio elettronico via televisore |
Necessario |
66. Anche in assenza di un canale di
ritorno, la televisione digitale terrestre consentirà di "navigare"
in applicazioni simili all'attuale teletext analogico (cioè agli attuali
Televideo, Mediavideo, ecc.), attraverso il quale saranno disponibili
contenuti più ricchi, tra i quali potrebbero essere ricompresi anche brevi
filmati audiovisivi. L'utente potrà inoltre accedere a dati collegati ai
programmi in onda (ad esempio, approfondimenti, dati storici, ma anche
informazioni commerciali, grazie alla pubblicità interattiva) sia durante la
visione del programma che in seguito, sfruttando la memoria del STB. Tra le
informazioni cui gli utenti potranno accedere vi saranno anche informazioni a
carattere locale (elenchi di operatori commerciali classificati secondo il tipo
di attività, opportunità di svago, ecc.).
Le informazioni di carattere commerciale rappresenteranno una nuova fonte di
raccolta pubblicitaria per le emittenti televisive, che permetteranno di
finanziare i servizi offerti.
67. E' evidente tuttavia che le possibilità di sviluppo più
interessanti della televisione digitale interattiva sono legate ai servizi che
richiedono un canale di ritorno.
Il canale di ritorno è attualmente assicurato dalla linea telefonica e tale
situazione resterà invariata, almeno in Italia, per diversi anni. E' evidente
quindi che la fornitura di servizi interattivi attraverso la televisione e il
livello di interattività che è possibile offrire dipendono dalle
caratteristiche della rete telefonica di accesso locale e, in particolare, dalla
capacità di banda disponibile per la trasmissione di un segnale dall'utente al
fornitore dei servizi. Maggiore è la capacità di banda disponibile, più ampi
e di migliore qualità sono i servizi interattivi offerti. Un livello modesto di
interattività (che comprende e-mail e alcuni servizi transattivi e
finanziari, quali home banking e home shopping) può essere
offerto comunque anche con capacità di banda modeste, mentre un accesso
Internet completo e servizi, quali video-on-demand e giochi interattivi,
richiedono un'ampia capacità di banda.
68. L'interattività offre agli operatori televisivi, sia in chiaro che a
pagamento, nuove prospettive per la vendita di spazi pubblicitari e per la
fornitura di servizi per il commercio elettronico (e-commerce) sulle
proprie emittenti, anche grazie alla pubblicità interattiva336 [Gartner/Dataquest
stima che il 25% del reddito da e-commerce televisivo a livello europeo potrebbe
essere generato dalla televisione in chiaro.]6.
L'interattività accresce l'impatto della pubblicità di massa attraverso il
mezzo televisivo, sia attraverso l'accesso a siti informativi sul
prodotto/servizio, contenenti per esempio descrizioni approfondite o la lista
dei rivenditori locali del prodotto, sia stimolando l'acquisto immediato on-line337
[Le prospettive della
televisione interattiva possono essere meglio comprese guardando all'esperienza
inglese. Open Interactive, attiva dal 12/10/99, è un portale di e-commerce su
larga scala, via televisione digitale interattiva. Si tratta di una piattaforma
di accesso gratuito, cui si può accedere o direttamente, oppure "cliccando"
un bottone che compare sullo schermo televisivo quando viene trasmessa una
pubblicità interattiva. Oltre agli acquisti on-line, Open fornisce un servizio
di e-mail. Nei primi 9 mesi di attività, Open è stata utilizzata da 2,5
milioni di utenti. Dal punto di vista finanziario, tre quarti delle entrate sono
state generate dalle commissioni sulle transazioni e dall'affitto della banda
trasmissiva ai "content provider". Il break-even dovrebbe essere
raggiunto nel 2002, anche tenuto conto dell'ingente spesa per il
sovvenzionamento dei STB. Altre società stanno per lanciare servizi
interattivi.]7.
69. La gestione dei servizi di e-commerce attraverso il mezzo
televisivo richiede la creazione di veri e propri "portali televisivi"
attraverso i quali sarà possibile fruire anche di servizi interattivi, che
diverranno l'unità basilare intorno alla quale l'operatore televisivo
costruirà la televisione interattiva. Tali portali sono aggregatori di
contenuti, di ampiezza più limitata dei portali Internet, ma, a differenza di
questi, permettono al gestore un maggiore controllo sulle transazioni effettuate
dall'utente e quindi sui redditi derivanti dalle commissioni su tali
transazioni338 [Affinché
il commercio elettronico divenga una fonte consistente di entrate per il
fornitore di servizi televisivi, è necessario che quest'ultimo mantenga il
controllo sulle transazioni effettuate dall'utente. Per questo motivo, gli
operatori si sono finora orientati prevalentemente sulla creazione di ambienti
controllati (c.d. walled garden), da dove l'utente può accedere ai siti dei
partners commerciali del fornitore di servizi televisivi interattivi (questo è
il modello di Open nel Regno Unito e di Canal Plus in Francia). Vi è quindi una
riluttanza a concedere l'accesso completo a Internet, in quanto ciò potrebbe
comportare una perdita di ricavi da e-commerce. Le prospettive attuali sembrano
premiare nel breve periodo i walled gardens, con la possibilità di offrire un
accesso a Internet, mentre nel futuro dovrebbe prevalere comunque l'accesso a
Internet, almeno "limitato" ad un ampio numero di siti tra i quali
l'utente può muoversi liberamente.]8.
70. La creazione e la gestione di un portale televisivo commercialmente
valido e attraente per gli utenti richiede che l'operatore televisivo disponga
di alcuni asset chiave: una massa critica (cioè di una base clienti
sufficiente perché il lancio dei servizi possa avere successo), l'accesso alla
rete locale (il gestore del portale deve avere una capacità di banda
sufficiente per accedere in modo veloce e semplice al consumatore), un'adeguata
integrazione tra le funzioni di gestore di portale e di fornitore di servizi
televisivi, un marchio affermato per il portale di televisione interattiva,
servizi a valore aggiunto attraverso i quali attrarre gli utenti339 [Rapporto
realizzato dalla FederComin, citato.]9.
Le imprese che attualmente possiedono le suddette competenze e risorse
risulteranno avvantaggiate nella competizione sui mercati creati dallo sviluppo
della televisione digitale terrestre e in generale dalla convergenza.
La diffusione di contenuti audiovisivi attraverso Internet
71. Attualmente diversi operatori (tra cui Rai, Jumpy, Kataweb, Tiscali)
diffondono sulla rete Internet contenuti audiovisivi, la cui trasmissione
avveniva in passato solo attraverso il mezzo televisivo. Si tratta generalmente
di brevi filmati di carattere sportivo, musicale o culturale, distribuiti nella
modalità trasmissiva streaming440 [Il
file audio/video è trasferito sul computer dell'utente solo per il tempo
necessario alla fruizione.]0; attraverso
appropriati software, è possibile godere di una qualità audiovisuale
paragonabile a quella televisiva, anche se limitatamente allo spazio contenuto
all'interno della "finestra" permessa dal programma (ampliando la
finestra, l'immagine si "sgrana").
Gli operatori sentiti hanno fatto presente che in futuro intendono mettere a
disposizione degli utenti filmati di maggiore durata e complessità, fino a
trasmettere on demand film, nei limiti della banda trasmissiva che
diverrà disponibile441 [Il
video on demand richiede una capacità di banda trasmissiva da 4 a 6 Mbits
downstream, attualmente non disponibile se non attraverso la fibra ottica.]1.
Altri operatori intendono diffondere in rete, oltre ai contenuti audiovisivi,
trasmissioni simili a quelle in onda sulla televisione in chiaro, al fine di
"fidelizzare" gli spettatori/utenti ed ampliare la raccolta
pubblicitaria.
In generale, la diffusione di contenuti televisivi attraverso Internet è
considerata, dagli operatori interpellati nel corso del procedimento,
un'opportunità di breve-medio periodo, che permetterà di accrescere l'attrattività
dei siti per gli utenti Internet e quindi il valore degli spazi pubblicitari su
di essi.
72. La qualità della trasmissione di contenuti audiovisivi attraverso
Internet, anche in modalità streaming, dipende direttamente dal
contenuto del filmato e dalla banda trasmissiva disponibile.
La diffusione di contenuti tradizionalmente televisivi su Internet presuppone
anche che più utenti siano in grado di collegarsi simultaneamente al sito e
fruire della trasmissione.
Al fine di garantire un numero sufficiente di connessioni simultanee, e quindi
un servizio di buona qualità all'utenza Internet, è necessario che il
fornitore del servizio disponga di una ampia capacità di banda che, frazionata
tra gli utenti collegati, permetta a ciascuno l'accesso con le capacità sopra
menzionate.
Secondo quanto affermato dagli operatori sentiti, la capacità di banda
attualmente disponibile consentirebbe solo un numero ridotto di connessioni
simultanee, non superiore ad un centinaio.
73. La trasmissione su Internet di una maggiore gamma di contenuti
televisivi e con una qualità video superiore richiede dunque una banda
trasmissiva più ampia di quella fino ad oggi disponibile. L'ampiezza di banda
necessaria alla fornitura dei nuovi servizi potrebbe essere offerta dalla fibra
ottica e, in misura più limitata, dalle tecnologie X-DSL.
Le connessioni veloci attualmente disponibili sono l'ADSL, che consente una
velocità trasmissiva massima di 640kbits (downstream) e 128kbits (upstream),
e l'HDSL che permette una velocità bidirezionale massima pari a 2Mbits. Con la
tecnologia ADSL è possibile fornire servizi di accesso ad Internet
tradizionali, mentre con l'HDSL è possibile fornire servizi video di bassa
qualità.
Tali limitazioni dovrebbero essere sensibilmente ridotte dall'introduzione del
VDSL, tecnologia ancora in fase sperimentale non disponibile sul mercato, che
consentirà di raggiungere una velocità trasmissiva pari 26 Mbits (downstream)
e 1 Megabit (upstream). Fino a tale momento, quindi, la fornitura di
contenuti televisivi e cinematografici attraverso Internet risulterà
sensibilmente limitata. L'unica alternativa disponibile, sotto il profilo
trasmissivo, è data dalla fibra ottica.
74. Occorre infine evidenziare come, oltre all'effettiva disponibilità
di banda trasmissiva, lo sviluppo dei nuovi mercati derivanti dalla convergenza
richiede altresì la disponibilità di contenuti da trasmettere nei diversi
mezzi di comunicazione.
Attualmente la disponibilità di contenuti audiovisivi per il mercato Internet
è molto limitata e deriva in gran parte da autoproduzioni o produzioni
indipendenti di carattere sperimentale. I contenuti audiovisivi sono diffusi su
Internet o sulla base di accordi tra il gestore del sito e i produttori di tali
contenuti, oppure direttamente dai produttori attraverso i siti proprietari. Per
quanto riguarda il magazzino (library) relativo alla produzione
televisiva tradizionale e al cinema, i diritti di sfruttamento non sono
disponibili per i siti che non siano verticalmente integrati con i proprietari
di tali library.
75. In particolare, come rilevato da Yahoo Italia, allo stato attuale la
produzione di contenuti audio/video espressamente realizzati per la
distribuzione sulla rete Internet è "praticamente quasi inesistente. La
maggior parte dei contenuti attualmente disponibili provengono dalla produzione
dei media tradizionali". La distribuzione dei contenuti audio/video su
Internet è ostacolata, secondo Yahoo Italia, (i) dalla "non
volontà, da parte dei content provider tradizionali, di licenziare le proprie
esistenti produzioni a terzi che siano operatori di Internet (o comunque
società c.d. web-based)", (ii) dalla "non volontà, da
parte dei titolari degli originari diritti d'autore, di estendere anche a
operatori Internet (specialmente per quanto riguarda i settori dello sport,
della musica e del cinema) la licenza alla distribuzione/diffusione dei
contenuti protetti", in quanto essi temono di "cannibalizzare
[...] le tradizionali produzioni audiovisive e quindi, in buona sostanza, le
correlate entrate finanziarie".
E' evidente quindi l'interesse degli operatori, innanzitutto televisivi, che
detengono i diritti d'autore per alcuni settori, quale quello sportivo, a
realizzare propri portali dedicati, scegliendo le forme di diffusione dei
contenuti sui media che minimizzano i rischi di cannibalizzazione.
76. La disponibilità di contenuti da trasmettere su Internet rappresenta
una barriera all'entrata che appare più facilmente superabile da quei gruppi
(c.d. "multipiattaforma") che, accanto alle risorse finanziarie,
dispongono di diversi mezzi audiovisivi sui quali i contenuti possono essere
veicolati, secondo le modalità proprie di ciascun media (televisione in
chiaro, internet, televisione a pagamento, ecc.).
b) Le società sentite nel corso del procedimento
77. A seguito dell'avvio del procedimento, le società Mediaset Spa,
Pagine Italia Spa, e.Biscom Spa, Telepiù Spa, Infostrada Spa, Netscalibur Spa
hanno presentato istanza di partecipazione all'istruttoria. Tali società,
ammesse a partecipare al procedimento, hanno prodotto memorie e sono state
sentite nel corso di apposite audizioni442 [Ad
eccezione di Infostrada, che non ne ha fatto richiesta.]2.
Nel corso dell'attività istruttoria sono state richieste informazioni di
carattere tecnico ed economico in ordine alle caratteristiche e alla struttura
dei mercati rilevanti alle società Ciaoweb Spa, Kataweb Spa, Lycos Italia Srl,
Yahoo Italia Srl, Jumpy Spa, Netsystem.com Spa, nonché alle società Albacom
Spa, Infostrada Spa, Blu Spa, Wind Spa, e.Biscom Spa, Tiscali Spa e, infine,
alle società RAI Radiotelevisione Italiana Spa e Mediadigit Spa, in qualità di
principali operatori attivi nei mercati interessati dall'operazione di
concentrazione.
78. Tutte le società sopra menzionate hanno espresso preoccupazioni
principalmente in merito agli effetti dell'operazione derivanti
dall'integrazione verticale tra le attività svolte dal Gruppo TELECOM.
E' stato sottolineato, in particolare, che TELECOM, a seguito dell'operazione in
esame, è in grado di realizzare un'integrazione verticale non replicabile dai
concorrenti di TELECOM, i quali, anche se più efficienti nell'erogazione di
specifici servizi su determinati segmenti di mercato, non sarebbero nelle
condizioni di competere sull'intera filiera produttiva in cui è presente
TELECOM.
In generale, gli operatori hanno messo in rilievo che l'operazione potrebbe
determinare il rafforzamento della posizione del Gruppo TELECOM nei mercati
rilevanti in cui tale Gruppo già detiene una posizione dominante. Con
riferimento ai nuovi mercati derivanti dalla convergenza tra i settori delle
telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva, gli operatori hanno altresì
sottolineato che l'operazione potrebbe consentire al Gruppo TELECOM di acquisire
tempestivamente una significativa presenza su tali mercati.
Di seguito, si espongono le valutazioni dei concorrenti e degli altri operatori
in merito all'impatto concorrenziale dell'operazione.
i. Restrizioni concorrenziali nel mercato dei servizi di accesso alla rete
locale di telecomunicazioni e nei nuovi mercati derivanti dalla convergenza
79. Le società e.Biscom ed Infostrada hanno sottolineato che il
principale asset di TELECOM è costituito dalla rete di accesso agli
utenti finali. Entrambe le società ritengono che tale rete non sia duplicabile
nel breve periodo. Al riguardo e.Biscom ha osservato che la disaggregazione
della rete locale (c.d. unbundling del local loop) non rappresenta
uno strumento concretamente utilizzabile ai fini del pieno sviluppo
concorrenziale del mercato, in ragione dei ritardi riscontrati nell'attuazione
della relativa disciplina e del fatto che tale soluzione manterrebbe inalterata
l'attuale dipendenza tecnologica e strategica dei nuovi operatori dall'impresa
dominante. L'unbundling quindi rappresenterebbe una scelta secondaria
rispetto alla realizzazione delle reti in fibra ottica da parte dei concorrenti
di TELECOM.
80. e.Biscom ha inoltre sottolineato che la realizzazione di
un'infrastruttura civile capillarmente diffusa su tutto il territorio, ai fini
della posa della fibra ottica, rappresenta un'opportunità di fatto preclusa
agli operatori concorrenti di TELECOM in quanto i tempi lunghi e gli ingenti
investimenti richiesti non consentono lo sviluppo di un confronto concorrenziale
tempestivo. La suddetta società ha stimato che "circa il 90% dei costi
complessivi di realizzazione di una rete in fibra ottica sono rappresentati
dalla costruzione delle infrastrutture civili (scavi, cunicoli, cavidotti,
pozzetti) necessari a consentire il passaggio della fibra ottica e il
collegamento con gli utenti finali". Per quanto concerne i tempi di
realizzazione di una rete locale, la medesima società ha evidenziato che "il
completamento di una rete in fibra ottica richiede almeno cinque-sette anni"443
[Al riguardo si veda la
memoria conclusiva di e.Biscom pervenuta in data 1° dicembre 2000.]3.
81. Le società e.Biscom ed Infostrada hanno sottolineato che, ad oggi,
le uniche infrastrutture civili utili per la realizzazione di reti fisse di
telecomunicazioni sono quelle di cui dispone TELECOM, tra le quali quelle
realizzate nell'ambito del progetto Socrate. Tali infrastrutture rappresentano,
secondo la stessa società, una risorsa essenziale non duplicabile dagli
operatori che intendano fornire servizi di telecomunicazione a larga banda,
oltre a rappresentare l'unica opportunità per l'introduzione di tecnologie
altamente innovative. In tal senso la società e.Biscom ha sottolineato che le
tecnologie X-DSL non costituiscono un'alternativa alla fibra ottica per la
fornitura di servizi interattivi, i quali richiedono una capacità trasmissiva
minima di 4-6Mbits.
La suddetta società ha segnalato la necessità, ai fini di un corretto sviluppo
concorrenziale tempestivo ed efficace, che sia garantito ai concorrenti di
condividere gli spazi disponibili nei cavidotti di TELECOM, attualmente
inutilizzati, per la posa di cavi in fibra ottica, al fine di collegare i propri
utenti finali. Tale opportunità permetterebbe lo sviluppo di una concorrenza
effettiva nel mercato a valle della fornitura dei servizi audio-video on-line.
82. La società e.Biscom infine ha sottolineato che TELECOM, essendo
l'unico operatore che dispone a livello nazionale di una rete proprietaria di
accesso a larga banda, è l'unico a poter distribuire servizi televisivi
interattivi, servizi multimediali e contenuti audio-video sull'intero territorio
nazionale.
Secondo la suddetta società, gli operatori che per primi entreranno nei nuovi
mercati derivanti dalla convergenza potranno per primi offrire servizi
interattivi on line ai propri clienti. Al riguardo ha osservato che il
Gruppo TELECOM, anche attraverso l'offerta bundling dei propri prodotti e
servizi in un unica modalità c.d. one-stop-shop, potrà incentivare gli
attuali clienti al consumo dei nuovi servizi.
83. La società Tiscali ha sottolineato come la posizione di forza
detenuta da TELECOM nel mercato delle infrastrutture, in particolare in quello
dell'accesso a larga banda, aggravi le preoccupazioni in relazione alla
costituzione, conseguente alla concentrazione in esame, di una posizione
dominante nell'offerta di contenuti televisivi attraverso Internet in una
situazione in cui gli operatori concorrenti di TELECOM non sono ancora dotati
delle infrastrutture necessarie allo sviluppo effettivo della competizione.
84. Le società RAI e Infostrada hanno evidenziato che la capacità di
banda attualmente disponibile con le tecnologie XDSL non rappresenta la
soluzione ottimale per la fornitura di contenuti tradizionalmente televisivi
sulla rete Internet. In tal senso, le stesse società hanno fatto presente che
la disponibilità di una maggiore capacità di banda permetterebbe lo sviluppo
di un'offerta di contenuti audiovisivi più ricca e diversificata.
In particolare la RAI ha sottolineato che il controllo esclusivo da parte di
TELECOM del segmento terminale della rete telefonica, ossia il doppino in rame
che raggiunge l'utenza domestica, rappresenta un elemento di criticità per la
fornitura di servizi interattivi da parte di operatori concorrenti di TELECOM.
L'accesso all'utente finale rappresenta infatti il punto di forza per la
fornitura dei suddetti servizi. La RAI ha sottolineato l'esigenza di rendere
equilibrate e trasparenti le condizioni di accesso all'infrastruttura
controllata da TELECOM, al fine di evitare la costituzione di una posizione di
dominanza nel mercato che interessa la fornitura dei servizi audiovisivi sulla
rete Internet, anche alla luce della prospettata integrazione con i fornitori di
contenuti rappresentati dalle emittenti televisive TMC e TMC2.
85. La società Mediadigit ha sottolineato l'esistenza di barriere
economiche e tecnologiche per l'accesso al mercato della fornitura sulla rete
Internet di servizi tipicamente televisivi (ad esempio, lungometraggi e filmati
sportivi). La stessa società ha sostenuto che allo stato attuale TELECOM
rappresenta l'unico operatore in grado di diffondere sulla rete Internet
trasmissioni televisive. Inoltre, ha evidenziato che, attraverso l'acquisizione
delle emittenti televisive TMC e TMC2, il Gruppo TELECOM acquisisce in
prospettiva anche la disponibilità delle frequenze terrestri che, allorché
sarà realizzata la conversione della tecnologia analogica in digitale, potrà
rafforzare il proprio ruolo grazie al controllo della rete telefonica che, quale
canale di ritorno, consentirà l'interattività dell'utente con il broadcaster.
ii. Restrizioni concorrenziali nel mercato dei servizi di accesso ad Internet
86. Le società Infostrada, e.Biscom, Mediaset e Netscalibur hanno
evidenziato la possibilità che TELECOM, a seguito dell'operazione in esame,
possa sfruttare sulla rete Internet i diritti sportivi e cinematografici di cui
dispone il Gruppo Cecchi Gori. Tale circostanza rafforzerebbe ulteriormente la
posizione detenuta da TELECOM nel mercato dei servizi di accesso a Internet,
rendendo maggiormente attrattiva l'offerta dei propri servizi. La società
Mediaset ha rilevato che l'accesso ad un'ampia library di contenuti sarà
condizione indispensabile per il nascente mercato dell'Internet Television.
La società Blu ha sottolineato la rilevanza dei "contenuti informativi"
di cui disporrà il Gruppo TELECOM a seguito dell'acquisizione in oggetto per la
creazione di un "polo multimediale", mentre la società
Netscalibur ha fatto presente che TELECOM potrebbe relegare i propri utenti in
un c.d. "walled garden" costituito da contenuti propri o di
società del Gruppo, impedendo o rendendo più difficoltoso ai propri utenti
l'accesso ai contenuti dei concorrenti
87. La società Kataweb ha sostenuto che l'entità derivante dalla
concentrazione "non solo potrebbe trasferire a basso costo contenuti
televisivi sulla rete Internet in quanto produttrice e detentrice dei diritti di
trasmissione televisive, ma verrebbe a detenere-grazie al forte potere
d'acquisto- una posizione economica dominante sul mercato italiano dell'acquisto
di diritti e contenuti da società terze". Tale posizione appare
confermata anche dalla società Mediaset che ha rilevato "lo squilibrio
dimensionale tra TELECOM e le imprese radiotelevisive italiane in un mercato
pesantemente limitato da interventi normativi" inoltre la stessa
società ha sottolineato che l'ingresso del Gruppo TELECOM nel mercato
dell'emittenza televisiva potrebbe favorire pratiche di sussidi incrociati tra
le attività di telecomunicazioni e quelle televisive da parte dello stesso
Gruppo.
La società Yahoo Italia ha osservato come l'integrazione verticale tra i
settori delle telecomunicazioni, dell'emittenza televisiva e di Internet
comporterà un posizionamento estremamente vantaggioso nella distribuzione di
contenuti audiovisivi in capo al Gruppo TELECOM, che potrà godere di un
importante vantaggio concorrenziale rispetto ai concorrenti i quali, "non
avendo a disposizione contenuti di analoga capacità di richiamo, saranno
costretti a reperirli sul mercato a condizioni contrattuali particolarmente
onerose".
88. Le società Albacom e Infostrada hanno rilevato inoltre che il Gruppo
TELECOM -dotato di tutte le tipologie di infrastrutture di rete, della più
ampia base di clienti, del maggior numero di inserzionisti pubblicitari- è in
grado, di indurre i fornitori di contenuti e servizi multimediali a convogliare
i propri prodotti sulla rete di TELECOM, perché se ne avvalga per la fornitura
dei propri prodotti e servizi. Gli operatori di telecomunicazioni subirebbero in
tal modo un irreparabile pregiudizio, in quanto essi rimarrebbero di fatto
esclusi dalla possibilità di offrire capacità trasmissiva ai fornitori di
contenuti e di servizi multimediali; infatti, essi, da un lato, non troverebbero
domanda "a monte" essendo tali ultimi soggetti "catturati"
da TELECOM e, dall'altro, non troverebbero sbocchi "a valle", non
essendo la clientela finale interessata ad avvalersi di fornitori di servizi di
telecomunicazioni che non siano in grado di offrire accesso a contenuti
multimediali pregiati.
Al riguardo, la società Blu ha rilevato che l'acquisizione dei contenuti
rappresenterà la strozzatura nella fornitura di servizi all'utenza finale in un
mercato in cui l'accesso ai contenuti costituirà sempre più una risorsa
fungibile.
La società Jumpy ha affermato che il gruppo risultante dalla concentrazione
deterrà una "incomparabile posizione competitiva [...] lungo tutte le
finestre di utilizzo dei contenuti, dalla televisione a pagamento, alla
televisione in chiaro, ad Internet narrowband, broadband wap e umts".
iii. Restrizioni concorrenziali nel mercato della raccolta
pubblicitaria sugli annuari telefonici e categorici e nel mercato della raccolta
pubblicitaria on-line
89. Con riferimento al mercato italiano della raccolta pubblicitaria
sugli annuari telefonici e categorici, la società Pagine Italia ha sottolineato
che la posizione detenuta da SEAT nel suddetto mercato risulta difficilmente
contendibile, in quanto quest'ultima è la concessionaria esclusiva per conto di
TELECOM della pubblicità sull'annuario telefonico (Pagine Bianche) fino al
2008. Tale circostanza determinerebbe una barriera all'ingresso sui mercati
contigui attinenti al settore della raccolta pubblicitaria, in particolare sul
mercato della raccolta pubblicitaria on-line, mediante lo sfruttamento di
forti economie di scala. La contiguità tra i suddetti mercati discenderebbe, in
primo luogo, dalla sovrapposizione di un rilevante segmento della domanda
rappresentato soprattutto dalle piccole e medie imprese, le quali sono
interessate all'acquisto di spazi pubblicitari sia sugli annuari categorici e
telefonici cartacei che su quelli on-line. Una sovrapposizione si
registrerebbe in generale tra gli inserzionisti pubblicitari sui mezzi classici
e quelli che acquistano spazi pubblicitari sull'annuaristica categorica.
La suddetta società, unitamente a Mediaset, ha fatto presente inoltre che agli
inserzionisti sugli annuari di SEAT potrebbero essere offerti congiuntamente
spazi pubblicitari su tutti i mezzi di comunicazione di cui dispone il Gruppo
TELECOM al fine di soddisfare le diverse esigenze pubblicitarie
dell'inserzionista (nazionale o locale); da ciò deriverebbe un rafforzamento
così detto "circolare" del potere di mercato della nuova entità
risultante dalla concentrazione in esame.
Analoga osservazione è stata evidenziata dalle società Telepiù e Mediaset le
quali hanno sottolineato l'ampliamento e la diversificazione multimediale
dell'offerta dei mezzi di comunicazione di cui verrà a disporre il Gruppo
TELECOM a seguito dell'operazione (annuari telefonici e categorici, rete
Internet, emittenti a pagamento ed emittenti in chiaro).
90. La società Pagine Italia ha affermato inoltre che l'acquisizione di
CGC, da parte di SEAT ridurrà la possibilità di competere sul mercato in
questione in maniera durevole in quanto l'operazione in esame è destinata a
"rafforzare circolarmente" le significative posizioni detenute da SEAT
nei diversi mercati della raccolta pubblicitaria.
Ad avviso di Pagine Italia, è prevedibile infatti che SEAT sarà in grado di
raggiungere una posizione rilevante anche nel mercato della raccolta
pubblicitaria sull'emittenza televisiva in chiaro-in ragione di un aumento dell'audience,
determinato da un miglioramento della distribuzione tecnica del segnale,
dell'accesso ai fattori di produzione (contenuti), nonché della promozione
pubblicitaria dei programmi-e che tale posizione potrà essere sfruttata per
rafforzare ulteriormente la posizione di SEAT sul mercato della raccolta
pubblicitaria sugli annuari telefonici e categorici, in considerazione peraltro
delle evidenti complementarità esistenti tra pubblicità creativa televisiva e
pubblicità direttiva sull'annuaristica telefonica e categorica.
Tenuto conto che la pubblicità televisiva è prevalentemente di tipo creativo,
vale a dire volta a "sollecitare un bisogno ovvero a renderlo
espresso", mentre la pubblicità sugli annuari è di tipo direttivo, cioè
volta a fornire indicazioni a coloro che hanno già un "espresso
bisogno", risulterebbe evidente come la pubblicità creativa sia in grado
di trasferire i potenziali consumatori dal mezzo televisivo a quello direttivo,
rafforzando in questo modo la posizione di SEAT sul mercato della raccolta
pubblicitaria sugli annuari categorici e telefonici cartacei e in quello della
raccolta pubblicitaria on-line.
91. Grazie allo sviluppo della televisione digitale, secondo quanto
affermato dalla società Pagine Italia, SEAT potrebbe fornire agli
inserzionisti, anche attraverso la disponibilità dei propri annuari categorici
e telefonici sul mezzo televisivo, servizi di pubblicità interattiva, che
consentono all'utente di richiedere approfondimenti informativi on-line.
La medesima società ha precisato come la contiguità tra il mercato della
raccolta pubblicitaria sulle directory e quello della raccolta
pubblicitaria sul mezzo televisivo sia dimostrata anche dalla possibilità per
le piccole e medie imprese di abbinare le proprie inserzioni sull'annuario
cartaceo alla promozione attraverso le televendite sulle emittenti TMC e TMC2.
92. L'acquisizione dei contenuti televisivi di cui dispongono le
emittenti TMC e TMC2 e la loro diffusione attraverso la rete Internet potrebbe
determinare, secondo la società JUMPY, l'incremento del numero dei visitatori
dei portali di cui dispone il gruppo TELECOM e del correlato mercato della
raccolta pubblicitaria.
In tal senso, anche Yahoo Italia ha osservato che "le caratteristiche
indiscusse di unicità e qualità dei contenuti audiovisivi che saranno [...] a
disposizione diretta di SEAT garantiranno a quest'ultima un notevole vantaggio
concorrenziale per quanto riguarda la capacità di attrarre investimenti
pubblicitari sul proprio portale".
La circostanza che il Gruppo TELECOM, attraverso le emittenti TMC e TMC2, si
rivolgerà al medesimo target di utenza della rete Internet, di età
compresa fra i 14 e 35 anni, determinerebbe importanti vantaggi concorrenziali
per lo stesso gruppo nel mercato della raccolta pubblicitaria on-line.
Analoghe osservazioni sono state formulate dalla società Mediadigit.
93. Il rafforzamento della posizione dominante del gruppo TELECOM nella
raccolta pubblicitaria, sia off-line che on-line, quale
conseguenza dell'operazione in esame, è stato anche sottolineato dalla società
Mediaset. Nello stesso senso, la società Mediadigit ha evidenziato gli effetti
distorsivi sulla struttura concorrenziale dei mercati ancora in fase di sviluppo
che deriverebbero in particolare dalle "incommensurabili disponibilità
economiche di TELECOM [...] rispetto a qualsiasi altro concorrente presente
lungo la filiera del settore della convergenza multimediale". Al
riguardo, la suddetta società ha ricordato che "il fatturato della sola
TELECOM è cinque volte superiore al totale delle risorse del settore televisivo
e che gli utili del gruppo TELECOM sono pressoché uguali al fatturato del
gruppo Mediaset".
94. La società Pagine Italia ha infine sottolineato che l'intenzione di
SEAT di realizzare l'operazione in esame era stata anticipata dalla stampa già
nel corso del procedimento relativo alla citata operazione di concentrazione
C/3932 TELECOM/SEAT e che pertanto l'Autorità avrebbe dovuto valutare
unitariamente gli effetti anticoncorrenziali derivanti dalla realizzazione delle
due operazioni di concentrazione. In tal senso la società Pagine Italia ha
formulato all'Autorità la richiesta di "riesaminare il provvedimento
del 27 luglio 2000 [di autorizzazione dell'operazione di concentrazione
C/3932] provvedendo ad una revoca e/o ad una modifica del medesimo alla luce
dell'avvenuta acquisizione di CGC da parte di SEAT".
iv. Le restrizioni concorrenziali nel mercato della televisione a pagamento
95. La società Telepiù ha evidenziato che la convergenza tra il settore
televisivo e quello delle telecomunicazioni comporterà il superamento dei
tradizionali confini di mercato all'interno del comparto televisivo. In tal
senso, grazie alle possibili sovrapposizioni tra la televisione digitale
interattiva e l'internet television, le società attive nel mercato della
televisione a pagamento potrebbero operare in concorrenza anche con i
fornitori dei servizi di accesso a Internet.
La società ha sottolineato le sinergie che il Gruppo TELECOM può realizzare
attraverso la distribuzione di contenuti sia in modalità pay che in
modalità free. In particolare, attraverso l'acquisizione delle emittenti
TMC e TMC2, il Gruppo TELECOM potrebbe diffondere i medesimi contenuti sia sulle
emittenti in chiaro che sulle emittenti a pagamento. La società Stream inoltre
verrà a disporre di un importante strumento pubblicitario; detta società
infatti avrà la possibilità di pianificare le campagne pubblicitarie e di
promuovere l'offerta dei propri servizi sulle emittenti TMC e TMC2 utilizzando
spazi pubblicitari messi a disposizione da queste ultime a prezzi di favore.
c) Le argomentazioni delle Parti
96. Le società SEAT, TELECOM e CGC nel corso dell'istruttoria hanno
prodotto memorie e sono state sentite in audizione.
97. Le suddette società hanno ribadito che l'unico mercato rilevante nel
caso in esame è quello dell'emittenza televisiva in chiaro e della relativa
raccolta pubblicitaria, in quanto CGC è presente esclusivamente su tale
mercato. A tale riguardo hanno sottolineato gli effetti pro-competitivi
dell'operazione in esame, a seguito della quale si rafforzerebbe la posizione
del terzo operatore in un mercato sostanzialmente duopolistico.
98. Con riguardo al mercato dell'accesso alla rete locale, le Parti hanno
sottolineato che tale mercato è soggetto ad una completa e puntuale disciplina,
sia di natura legislativa che regolamentare. In tal senso TELECOM ha affermato
di non essere in grado di definire in modo indipendente dai suoi concorrenti la
propria politica commerciale.
In merito, è stato evidenziato che, a seguito della citata delibera dell'AGCOM
2/00/CIR, sono state avviate le negoziazioni con gli operatori di
telecomunicazioni, in accordo con i quali è stata avviata la sperimentazione
dell'unbundling del local loop che sarà operativo dal
gennaio 2001. TELECOM ha fatto presente di avere sottoscritto il primo contratto
con un operatore di telecomunicazioni e di essere pronta ad offrire il servizio
di unbundling in tempi brevi.
Le suddette società hanno sottolineato al riguardo che l'accesso al doppino in
rame non può essere considerata, nell'ambito dell'operazione in esame, come una
barriera all'ingresso. In merito hanno evidenziato che "nel contesto
normativo vigente, l'impiego di sistemi xDSL può essere effettuato da qualunque
Operatore che abbia richiesto a TELECOM Italia la disaggregazione dell'accesso (unbundling
del local loop) acquisendo quindi la possibilità di utilizzare il doppino di
utente. In altri termini, le nuove applicazioni basate sull'impiego, nella rete
di accesso, di tecnologie trasmissive xDSL, possono essere offerte non solo da
TELECOM Italia ma anche da altri Operatori che, a loro volta, possono rendere
disponibili i correlati servizi di trasporto ad altri soggetti (ISP, Service
Provider e Content Provider)".
Le suddette società, inoltre, hanno ricordato che, oltre all'unbundling del
local loop, è in fase di avvio il wireless local loop.
99. Con riferimento al progetto denominato Socrate, le società
menzionate hanno sottolineato che "la configurazione impiantistica"
relativa a tale progetto è finalizzata alla sola offerta di trasporto di
segnali televisivi con modalità diffusive e senza interattività. Benché il
progetto originariamente prevedesse la possibilità di rendere disponibili anche
servizi di televisione interattiva per l'erogazione di servizi di tipo video
on demand, il Gruppo TELECOM ha ritenuto opportuno interrompere il progetto
"Socrate" a fronte degli elevati investimenti necessari per l'offerta
di tali servizi e tenuto conto dell'esistenza di soluzioni alternative (quali,
ad esempio, televisione in chiaro, affitto cassette in DVD).
100. Le suddette società hanno sottolineato che lo sviluppo delle
tecnologie xDSL ha permesso di ottenere alte velocità utilizzando la rete
basata sul doppino in rame. In particolare, le prestazioni dei sistemi VDSL
consentirebbero di raggiungere velocità fino a 26Mbit/s e 2Mbit/s,
rispettivamente verso il cliente finale (downstream) e verso la centrale
(upstream). Al riguardo, hanno precisato che "le soluzioni VDSL
si prestano [...] ad offrire nel medio termine, una volta consolidate dal punto
di vista commerciale, il supporto per l'offerta di servizi televisivi anche in
modalità interattiva" e che, "come avviene già per l'attuale
piattaforma Socrate utilizzata per servizi diffusivi, anche i servizi di
trasporto che TELECOM realizzerà utilizzando soluzioni VDSL saranno resi
disponibili ad una pluralità di fornitori di servizi". In tal senso è
stato sottolineato che, attraverso le tecnologie xDSL, sarà possibile fornire
servizi interattivi e multimediali di qualità comparabile a quelli che
potrebbero essere forniti con la fibra ottica.
101. Con riguardo all'impiego da parte degli operatori concorrenti delle
infrastrutture civili realizzate da TELECOM, le Parti ritengono che la questione
non sia rilevante nell'ambito della valutazione dell'operazione in esame;
peraltro hanno sottolineato che anche tale materia è disciplinata dalla
normativa di settore. In particolare, è stato evidenziato che l'AGCOM, dovrà
emanare, nei prossimi mesi, un apposito regolamento per l'accesso alle
infrastrutture civili di cui dispone TELECOM. A tale riguardo, le Parti hanno
affermato che, data la regolazione di settore, non appare applicabile la
dottrina dell'essential facilities alle infrastrutture civili di cui
dispone TELECOM. Peraltro le Parti hanno sottolineato che l'esistenza di altre
infrastrutture civili realizzate ad esempio da operatori di telecomunicazioni,
dall'ENEL, dalle Ferrovie dello Stato o da altre imprese municipalizzate
dimostrano l'esistenza di una concorrenza effettiva.
102. In relazione al mercato dei servizi di accesso ad Internet, le Parti
hanno evidenziato la contendibilità dello stesso mercato, ricordando al
riguardo che attualmente TELECOM non detiene una posizione qualificabile come
dominante. A titolo di esempio è stato sottolineato come il successo di alcuni
contenuti tradizionalmente televisivi diffusi sulla rete Internet abbia
comportato per alcuni operatori un incremento della propria presenza sul
mercato.
103. Con riferimento ai mercati della raccolta pubblicitaria, le Parti
hanno affermato che sostanzialmente non sussistono sovrapposizioni tra gli
inserzionisti che acquistano spazi pubblicitari sui diversi mezzi di
comunicazione. In particolare, hanno sottolineato che la tipologia della domanda
di spazi pubblicitari sull'annuaristica categorica è profondamente diversa
dalla domanda di spazi pubblicitari sull'emittenza televisiva in chiaro, in
quanto "il profilo medio dell'inserzionista sulle Pagine Gialle è
rappresentato da soggetti attivi prevalentemente a livello locale che non hanno
alcun interesse ad acquistare spazi pubblicitari su TMC che è un veicolo
pubblicitario di risonanza nazionale". Le Parti hanno fatto presente
inoltre che l'attività di raccolta pubblicitaria sull'annuaristica categorica e
telefonica è svolta da una rete di agenti che operano a livello locale, mentre
la raccolta pubblicitaria sulla rete Internet o sull'emittenza televisiva
avviene a livello nazionale.
104. Con riguardo ai contenuti necessari alla fornitura di determinati
servizi, le Parti, pur riconoscendo che questi rappresentano una risorsa
limitata sul mercato, hanno sottolineato che, attraverso l'acquisizione delle
emittenti televisive TMC e TMC2 il Gruppo TELECOM non accresce la propria
disponibilità di contenuti, in quanto le stesse emittenti autoproducono
unicamente contenuti di carattere informativo e sportivo. I contenuti di
carattere cinematografico, infatti, che saranno oggetto di apposite
negoziazioni, non rientrano nell'ambito di analisi della presente operazione in
quanto non ne costituiscono restrizioni accessorie. In ogni caso le Parti hanno
ricordato che la posizione detenuta dal Gruppo Cecchi Gori nel mercato della
distribuzione dei diritti cinematografici è inferiore al 20%.
105. Le suddette società hanno osservato inoltre che alcuni concorrenti
presenti su mercati collegati verticalmente, tra i quali Mediaset, possono
beneficiare di un potere di acquisto per i contenuti decisamente superiore a
quello del Gruppo TELECOM. Inoltre, hanno sostenuto che attualmente è del tutto
ipotetica la creazione di sinergie sul mercato della raccolta pubblicitaria
(televisiva e on-line) attraverso la creazione di prodotti combinati.
E' stato evidenziato infine che i fornitori di contenuti non sono interessati a
vendere i diritti di trasmissione ad un unico operatore in grado di distribuire
i contenuti sui diversi mezzi di comunicazione; al contrario, i fornitori di
contenuti hanno interesse a vendere i contenuti in modo frazionato su ciascun
mezzo di comunicazione, al fine di massimizzarne il valore.
106. Con riferimento allo sviluppo della televisione digitale, le Parti
hanno sottolineato i ritardi nell'evoluzione di tale settore, determinati
dall'esigenza di effettuare investimenti iniziali per l'acquisto dei nuovi
televisori con tecnologia digitale ovvero di STB, oltre che dal pagamento
di un abbonamento mensile più elevato del canone richiesto per la televisione
analogica a pagamento. In tal senso, è stato messo in rilievo che in assenza di
domanda da parte del consumatore, che non appare disposto a pagare un
corrispettivo per la fruizione di servizi televisivi -come dimostra la ridotta
diffusione in Italia della televisione a pagamento- non può svilupparsi alcun
mercato.
IV. Valutazione dell'operazione di concentrazione
107. A seguito della concentrazione in esame, il Gruppo TELECOM
integrerà la propria offerta di prodotti e servizi di telecomunicazioni con
l'esercizio di due emittenti televisive in chiaro affermate su tutto il
territorio nazionale.
Ai fini della fornitura dei propri servizi, il Gruppo TELECOM disporrà di tutte
le infrastrutture di rete, quali la rete telefonica pubblica commutata, la rete
in fibra ottica, la rete satellitare, la rete mobile cellulare (inclusa quella
in via di sviluppo per la fornitura dei servizi UMTS) e la rete televisiva.
108. Il Gruppo TELECOM rappresenta l'operatore dominante nel
mercato dell'accesso alla rete locale di telecomunicazioni, nonché il primo
operatore italiano nella fornitura di tutti i servizi connessi ad Internet sia
in termini di fatturato che in relazione al numero dei clienti; TELECOM inoltre,
tramite la controllata SEAT, concessionaria in esclusiva, svolge attività di
raccolta pubblicitaria sull'elenco ufficiale degli abbonati al servizio
telefonico (Pagine Bianche) e detiene inoltre una posizione di preminenza
nell'offerta di spazi pubblicitari sugli altri supporti cartacei e sul
corrispondente supporto telematico (Pagine Gialle e Pagine Gialle On-line)
anche attraverso i più visitati portali italiani (Virgilio e Tin. it).
In particolare, in virtù del tradizionale monopolio legale detenuto in qualità
di gestore della rete pubblica di telecomunicazioni, TELECOM ha acquisito una
posizione di preminenza sia in relazione allo svolgimento di attività di
fornitura dei servizi di telecomunicazioni che in relazione alle attività di
gestione e fornitura delle infrastrutture di rete. La posizione di monopolista
legale detenuta in passato da TELECOM ha permesso alla stessa di trasferire a
SEAT la concessione esclusiva della raccolta pubblicitaria sull'elenco ufficiale
degli abbonati al servizio telefonico (Pagine Bianche) e di raggiungere una
posizione dominante anche nel mercato della raccolta pubblicitaria sulla
restante annuaristica categorica.
Infine, esso opera nel mercato della televisione a pagamento attraverso Stream.
109. Attraverso l'operazione in esame, il gruppo TELECOM sarà presente
in tutti gli stadi della nuova "catena del valore" creata dalla
convergenza: creazione/fornitura di contenuti, fornitura dell'infrastruttura
necessaria per la diffusione del contenuto, fornitura della connettività,
distribuzione del contenuto/servizio.
Ad oggi, nessun operatore di telecomunicazioni né alcun operatore del settore
televisivo ha realizzato un tale livello di integrazione verticale, pur essendo
presente in alcuni dei segmenti della catena del valore suddetta.
110. Gli effetti dell'operazione, derivanti dall'acquisizione di CGC e in
particolare delle emittenti televisive TMC e TMC2, dovranno essere valutati
tenendo conto del fatto che tale integrazione verticale fa sì che il gruppo
TELECOM possa sfruttare appieno, e in misura superiore ai suoi concorrenti, le
sinergie derivanti dalla possibilità di utilizzare i medesimi contenuti sulle
diverse piattaforme trasmissive di cui dispone e di offrire spazi pubblicitari
su diversi mezzi di comunicazione.
Tali sinergie appaiono suscettibili di determinare effetti anticompetitivi nei
mercati interessati dall'operazione, a prescindere dalla ridotta quota di
mercato che il Gruppo TELECOM acquisirà nel mercato dell'emittenza televisiva
in chiaro, dove, al contrario, l'operazione è suscettibile di favorire la
competizione con le società che già detengono una posizione di preminenza.
a) L'accesso alla rete locale di telecomunicazioni
111. TELECOM rappresenta allo stato attuale l'unico operatore che dispone
di una rete di accesso locale in grado di raggiungere gli utenti finali, nonché
di infrastrutture civili estese a tal fine su tutto il territorio nazionale.
Attraverso tale dotazione TELECOM è l'unica impresa in grado di fornire
all'utente finale servizi che necessitano di una banda trasmissiva
sufficientemente ampia da assicurare la fruizione di contenuti multimediali e
interattivi, sia attraverso la rete Internet che attraverso il mezzo televisivo.
112. I concorrenti di TELECOM, al fine di fornire tali servizi
multimediali e interattivi ai propri utenti, dovranno costruire una propria
rete, sostenendone i relativi costi, oppure dovranno interconnettersi alla rete
locale in rame (c.d. ultimo miglio). Tenuto conto dello stato di attuazione
dell'unbundling del local loop, attualmente nessun operatore è in
grado di prestare ai propri utenti gli stessi servizi attraverso l'accesso
disaggregato alla rete locale di TELECOM.
Peraltro, la capacità di banda ad oggi disponibile attraverso le tecnologie
XDSL risulta sufficiente soltanto per la fornitura di contenuti audiovisivi di
limitata durata e ricchezza in modalità streaming.
Vale inoltre osservare che, anche quando i concorrenti di TELECOM potranno
offrire i propri servizi agli utenti finali attraverso l'unbundling del local
loop, le condizioni concorrenziali nell'offerta dei servizi finali
risentiranno comunque delle condizioni economiche praticate dall'operatore
dominante per i servizi di unbundling della propria rete locale, nonché
delle scelte tecnologiche effettuate dall'operatore dominante. Tale circostanza
limita le possibilità per gli operatori concorrenti di sperimentare ed offrire
soluzioni tecnologicamente innovative, prolungando il vantaggio di cui gode
l'impresa dominante entrando per prima nei nuovi mercati in via di sviluppo.
113. Attualmente, l'unica modalità trasmissiva disponibile per la
fornitura di contenuti televisivi "premium" (ad esempio, film,
eventi sportivi, filmati con particolare ricchezza di immagini) attraverso la
rete Internet è rappresentata dalla fibra ottica. Come sopra esposto, alcuni
concorrenti di TELECOM dispongono di reti dorsali in fibra ottica, altri hanno
realizzato in ambito locale collegamenti in fibra ottica per la propria utenza
di estensione estremamente limitata (inferiore ad un migliaio di chilometri
distribuiti tra le dieci principali città italiane).
Al contrario, come si è detto, TELECOM dispone non solo di una rete in fibra
estesa su tutto il territorio, ma anche di una infrastruttura civile, di cui fa
parte quella realizzata nell'ambito del Progetto Socrate, costituita da
cavidotti non pienamente utilizzati, la quale permette il passaggio dei cavi in
fibra ottica.
114. Le infrastrutture civili sono necessarie per consentire a tutti gli
operatori di realizzare reti in fibra ottica ai fini della fornitura, secondo le
modalità che ciascun operatore riterrà più opportune, dei nuovi servizi
interattivi e multimediali che richiedono un'ampia banda trasmissiva.
La realizzazione di tali infrastrutture, secondo quanto emerso nel corso del
procedimento richiede ingenti investimenti (il 90% di tali investimenti è
rappresentato dal costo degli scavi necessari per la posa in opera dei cavidotti
all'interno dei quali sono ospitati i cavi in fibra ottica) e tempi lunghi (non
inferiore ai cinque anni) sia per l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni
amministrative (le cui procedure differiscono da un comune all'altro) sia per la
realizzazione dei lavori di scavo nell'ambito dei nuclei urbani, all'interno dei
quali occorre tra l'altro rispettare numerosi vincoli ambientali e di tutela del
patrimonio architettonico e artistico. In particolare, sotto il profilo
amministrativo, sussistono difficoltà che si frappongono al rilascio delle
autorizzazioni necessarie alla duplicazione delle infrastrutture civili
esistenti, anche in considerazione dei disagi arrecati ai cittadini e alle
attività economiche. Tali ostacoli rappresentano un impedimento effettivo alla
realizzazione di reti alternative in fibra da parte degli operatori e per questa
ragione costituiscono una barriera all'entrata per i concorrenti effettivi e
potenziali sui nuovi mercati.
115. Allo stato attuale, pertanto, l'indisponibilità per gli operatori
concorrenti di TELECOM sia della parte distributiva in rame della rete
telefonica sia delle infrastrutture di rete in fibra ottica, nonché
l'impossibilità di accedere alle infrastrutture civili realizzate da TELECOM
costituiscono un significativo ostacolo alla concorrenza nei nuovi mercati della
fornitura di servizi interattivi e multimediali, determinando la creazione di
una posizione dominante a vantaggio di TELECOM.
L'accesso alle infrastrutture civili esistenti risulta perciò indispensabile
per la creazione di reti alternative al fine di favorire uno sviluppo
concorrenziale dei nuovi mercati derivanti dalla convergenza, eliminando in tal
modo il rischio che il Gruppo TELECOM, in conseguenza dell'operazione in esame,
venga a costituire una posizione dominante sugli stessi mercati grazie al
vantaggio competitivo derivante dalla disponibilità di tali infrastrutture.
116. Il controllo, da parte di TELECOM, dell'accesso alla rete locale di
telecomunicazioni, derivante dalla sua posizione di ex-monopolista legale della
rete pubblica di telecomunicazioni, nonché la disponibilità delle
infrastrutture civili consentono alla stessa società di godere di un
irreplicabile vantaggio rispetto a tutti gli operatori concorrenti riguardo alla
possibilità di entrare tempestivamente in tutti i mercati derivanti dalla
convergenza e di fornire i contenuti multimediali che richiedono la
disponibilità di una ampia banda trasmissiva.
Tale circostanza consente al Gruppo TELECOM di costituire una posizione
dominante nei mercati in via di sviluppo e di sfruttare le nuove fonti di
raccolta pubblicitaria create dai nuovi servizi, di incrementare la raccolta
pubblicitaria sui propri mezzi e quindi di rafforzare la posizione detenuta nei
mercati della raccolta pubblicitaria.
b) I mercati dei servizi di accesso a Internet e i mercati della raccolta
pubblicitaria
117. Con riferimento alla possibilità di sfruttamento dei contenuti nel
mercato dei servizi di accesso a Internet, nel corso del procedimento è emerso
che la disponibilità di contenuti audiovisivi rappresenta un'importante risorsa
al fine di rendere maggiormente attrattivi i siti Internet e di favorire
l'incremento del numero di visitatori dei siti stessi (e il tempo trascorso in
essi).
In tal senso, la fornitura dei contenuti, di cui il Gruppo TELECOM verrà a
disporre a seguito dell'acquisizione di CGC, consentirà allo stesso Gruppo di
integrare la propria offerta di servizi Internet e di realizzare alcune
sinergie, anche grazie alla sovrapposizione della medesima tipologia di utenza
della rete Internet e delle emittenti TMC e TMC2. Ciò trova conferma peraltro
nel business plan predisposto da SEAT con riferimento specifico
all'acquisizione in esame.
La diffusione di tali contenuti, eventualmente in esclusiva, attraverso i
portali del Gruppo TELECOM, renderà più interessante l'investimento
pubblicitario per gli inserzionisti che acquistano spazi su tali portali,
rafforzando la posizione dominante del Gruppo nel mercato della raccolta
pubblicitaria on-line.
118. D'altro canto, la disponibilità di contenuti da diffondere sulla
rete Internet consente al Gruppo TELECOM di diversificare la propria offerta di
servizi di accesso a Internet rispetto a quella dei concorrenti. In tal senso
TELECOM potrà offrire la possibilità di fruire dei contenuti di maggiore
interesse e qualità a fronte di un corrispettivo economico di modesta entità.
Ciò potrebbe produrre l'effetto di incrementare ulteriormente il numero degli
abbonati di TELECOM, permettendole di rafforzare la posizione dominante che lo
stesso Gruppo attualmente detiene nel suddetto mercato.
119. Lo sviluppo di un palinsesto televisivo che si rivolge ad un target
di utenti di età compresa tra i 14 i 34 anni permetterà al Gruppo TELECOM di
creare una serie di sinergie tra i propri portali, in primo luogo tra Virgilio e
i canali televisivi oggetto di acquisizione, considerato che l'audience di
riferimento, come espressamente riconosciuto dalle stesse Parti, è la medesima.
In particolare, la focalizzazione su un target che le imprese considerano
di particolare pregio permetterà al Gruppo TELECOM di porsi come punto di
riferimento per le imprese che vogliano acquistare spazi sul mezzo televisivo e
su Internet per campagne pubblicitarie rivolte principalmente alla stessa
tipologia di utenza. Ciò permetterà al Gruppo TELECOM di attrarre maggiori
risorse pubblicitarie e consentirà a quest'ultimo di diventare leader
nella raccolta pubblicitaria rivolta allo stesso target di consumatori.
Tale circostanza produce l'effetto di incrementare la quota detenuta dalla
stessa TELECOM nel mercato della raccolta pubblicitaria on-line e in
quello della raccolta pubblicitaria sulle emittenti televisive in chiaro.
120. La concentrazione determina inoltre a favore di TELECOM la
disponibilità di un'ampia gamma di mezzi pubblicitari comprensiva degli annuari
telefonici e categorici cartacei e on-line, dei più importanti portali
sulla rete Internet, di un'emittente televisiva a pagamento e di due emittenti
televisive in chiaro.
Innanzitutto, ancora per alcuni anni, la posizione di preminenza sui mercati
della raccolta pubblicitaria sull'annuaristica categorica rimarrà in capo al
Gruppo Telecom, in virtù della concessione esclusiva di cui SEAT gode per lo
svolgimento dell'attività di raccolta pubblicitaria sull'elenco ufficiale degli
abbonati al servizio telefonico (Pagine Bianche). A tale riguardo, occorre
tenere conto del fatto che, a seguito del procedimento avviato dall'AGCOM in
data 18 luglio 2000, saranno definite e diventeranno tecnicamente operative
entro il 1° gennaio 2003 nuove regole e modalità organizzative per la
realizzazione e l'offerta di un servizio di elenco telefonico generale. In ogni
caso, l'elevata quota di mercato complessiva nella raccolta pubblicitaria
sull'intera annuaristica verrebbe a congiungersi, in conseguenza
dell'operazione, con la posizione non marginale sui mercati della emittenza
televisiva in chiaro e dell'emittenza televisiva a pagamento. Tutto ciò
consentirà al Gruppo TELECOM di sviluppare sinergie nei confronti di diverse
categorie di inserzionisti, con particolare riferimento alle imprese
riconoscibili attraverso un marchio le cui caratteristiche possono essere
efficacemente pubblicizzate a livello nazionale e, in generale, alle imprese
produttrici di beni durevoli o servizi che si servono usualmente di
concessionari, reti di assistenza e di rivendita, di reti in franchising,
la cui evidenziazione nei confronti dei consumatori assume importanza
nell'ambito delle politiche commerciali.
121. In particolare, il Gruppo TELECOM potrà offrire alla suddetta
tipologia di inserzionisti un servizio globale di elevata qualità. A tali
imprese, che rappresentano oltre un quarto della raccolta pubblicitaria
televisiva, potrà essere offerta congiuntamente allo spazio televisivo la
possibilità di inserire nello stesso spot il logo delle Pagine Gialle in
modo da indurre i consumatori, interessati all'acquisto dei prodotti
pubblicizzati, alla consultazione delle stesse Pagine Gialle al fine di
rinvenire l'indirizzo del rivenditore dei prodotti in questione in ambito
locale. Una tale opportunità non rientra nella disponibilità di altri
concorrenti, in quanto la frequenza di consultazione delle Pagine Gialle,
essendo largamente superiore a quella degli annuari concorrenti444 [Pagine
Italia stima che le Pagine Gialle siano consultate con una frequenza sette volte
maggiore di quella delle Pagine Utili.]4,
rende attraente l'inserimento nello spot televisivo del rinvio alle
Pagine Gialle.
In tal modo, anche una modesta ma significativa presenza nel mercato della
televisione in chiaro, quale quella che potrà acquisire il Gruppo TELECOM
grazie all'operazione in esame, potrà comunque permettere al suddetto Gruppo di
rafforzare la propria posizione dominante sia sul mercato della raccolta
pubblicitaria online sia sul mercato della raccolta pubblicitaria sull'annuaristica telefonica e categorica.
122. La disponibilità di diversi mezzi di comunicazione permetterà
inoltre al Gruppo TELECOM di promuovere e offrire in maniera incrociata i propri
prodotti e servizi, sia di telecomunicazioni che televisivi, attraverso la rete
Internet (sui propri portali), le emittenti televisive a pagamento e in chiaro e
gli annuari categorici e telefonici.
In tal modo il suddetto Gruppo è in grado di raggiungere un numero elevato di
potenziali consumatori, potendo usufruire dei propri mezzi di comunicazione al
fine di promuovere il proprio marchio, oltre che i propri prodotti e servizi.
Ciò determina un vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti della
stessa TELECOM che non dispongono di una gamma altrettanto ampia di mezzi di
comunicazione.
c) I mercati derivanti dalla convergenza (televisione digitale terrestre,
servizi interattivi, Internet TV)
123. Nel valutare gli effetti dell'operazione comunicata, occorre
ricordare la peculiarità della posizione detenuta dal Gruppo TELECOM sui
mercati rilevanti. Infatti, l'illustrata posizione di preminenza di TELECOM, in
quanto ex monopolista legale, appare allo stato difficilmente replicabile
dagli operatori che forniscono prodotti e servizi in concorrenza con la stessa
società.
Tale irreplicabilità costituisce per TELECOM un indubbio vantaggio, che può
essere utilizzato sia per rafforzare la posizione dominante che la stessa
società già detiene nei mercati interessati dell'operazione che per costituire
una posizione dominante nei nuovi mercati derivanti dalla convergenza tra i
settori delle telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva.
124. Per quanto concerne gli effetti dell'operazione sui nuovi mercati in
via di sviluppo derivanti dalla convergenza del settore delle telecomunicazioni
e quello dell'emittenza televisiva, vale osservare che il Gruppo TELECOM, grazie
alla sua posizione di preminenza nella gestione delle infrastrutture e al
possesso dei mezzi di comunicazione che potranno integrarsi nel prossimo futuro,
nonché alla posizione di SEAT in qualità di gestore di alcuni dei portali più
visitati e come fornitore di servizi pubblicitari on-line, appare in
grado di entrare prima dei propri concorrenti su tali nuovi mercati e
conquistare rapidamente una quota significativa su di essi.
125. In particolare, il gruppo TELECOM, attraverso l'acquisizione delle
emittenti TMC e TMC2, si troverà in una posizione privilegiata nello sviluppo
delle opportunità offerte dal digitale terrestre, in particolare della
televisione interattiva. Infatti, il gruppo TELECOM grazie al possesso di due
concessioni per la fornitura di servizi televisivi in chiaro potrà offrire,
prima in via sperimentale e poi commerciale, due o più canali di televisione
digitale terrestre.
Peraltro, attraverso l'accesso alla rete locale, TELECOM sarà in grado di
offrire le migliori condizioni per quanto riguarda le caratteristiche del canale
di ritorno necessario alla fornitura dei servizi interattivi.
126. Ai fini della fornitura dei servizi di televisione interattiva (sia
attraverso la televisione a pagamento che attraverso il digitale terrestre), il
gruppo TELECOM è in grado di integrare alla fornitura di servizi televisivi le
funzioni svolte da SEAT e da TIN.it nel settore Internet in qualità di gestori
di portali. Sotto il profilo commerciale e strategico, la competenza nella
gestione di portali, il possesso di due brand affermati (Virgilio e
TIN.it), una solida base di utenti (sia quelli sulla rete Internet che sulla
emittenza televisiva in chiaro e a pagamento), il controllo dell'accesso alla
rete locale e la disponibilità delle infrastrutture civili ai fini della posa
della fibra ottica porranno il gruppo TELECOM in una posizione di notevole
vantaggio rispetto agli operatori che intenderanno fornire servizi di
televisione interattiva.
127. Ai fini dello sviluppo dei nuovi mercati derivanti dalla
convergenza, la disponibilità di contenuti di qualità ed interesse per gli
spettatori continuerà ad essere un elemento competitivo chiave sia nella
fornitura di servizi televisivi che, in misura crescente, nella fornitura di
servizi sulla rete Internet.
La difficoltà di acquisizione di contenuti di maggiore interesse, idonei a
motivare i telespettatori all'acquisto o al rinnovo dell'abbonamento oppure al
collegamento al sito o alla rete televisiva, rappresenta un'importante barriera
all'entrata in tutti i mercati.
128. Il gruppo TELECOM, che già dispone dei contenuti di Stream e di
quelli disponibili sulla rete Internet all'interno dei propri portali,
attraverso l'acquisizione in esame integra la propria offerta con i contenuti di
cui attualmente dispongono, o verranno a disporre, le emittenti TMC e TMC2, con
i contenuti musicali che potrebbe acquisire a seguito dell'eventuale conclusione
dell'accordo con MTV, nonché con le strutture necessarie all'autoproduzione di
contenuti a carattere informativo o di intrattenimento. Inoltre, il gruppo
TELECOM acquisirà i diritti relativi allo "sfruttamento televisivo con
ogni modalità tecnica o mezzo di diffusione (free television,
Internet, ecc.)" dei lungometraggi di cui FIN.MA.VI abbia o
acquisisca in futuro la disponibilità445 [L'accordo
per l'acquisizione di tali diritti non è stato ancora formalizzato, ma esso è
espressamente previsto nel contratto che regola l'acquisizione di CGC da parte
di SEAT.]5.
Tali contenuti, come sopra-esposto, grazie alla convergenza tecnologica,
potranno essere offerti sui vari mezzi di comunicazione.
129. Inoltre, un operatore multipiattaforma come il gruppo TELECOM,
dotato di adeguate risorse finanziarie, può godere di un rilevante potere
negoziale nei confronti dei produttori di contenuti. Esso, infatti, è in grado
di proporre un'offerta globale per l'acquisto dei diritti esclusivi di
trasmissione sulle diverse piattaforme di cui dispone, internalizzando e
ottimizzando la gestione della sequenza di sfruttamento dei contenuti sui vari media.
In tal senso, tale operatore può offrire al produttore di contenuti una
diffusione di sicura attrattiva e la riduzione, se non l'eliminazione, dei costi
di transazione derivanti dalla contrattazione singola con operatori proprietari
di media diversi, per i quali devono essere stabilite apposite
"finestre" di sfruttamento di quei contenuti.
130. Tale circostanza appare idonea ad innalzare le barriere all'entrata
nei nuovi mercati derivanti dalla convergenza, sia accrescendo i costi che i
concorrenti del gruppo TELECOM devono sostenere per acquistare i contenuti
necessari per competere sugli stessi mercati, sia sottraendo loro la
disponibilità di alcuni contenuti.
131. L'operazione di concentrazione comporta dunque la
costituzione in capo al Gruppo TELECOM di una posizione dominante sui mercati in
via di sviluppo grazie alla irreplicabilità delle sue risorse e strategie, in
quanto esso sarà in grado di offrire un servizio completamente integrato, dalla
fornitura delle infrastrutture alla fornitura dei servizi di telecomunicazioni e
dell'emittenza televisiva con una copertura territoriale ed una base di utenti
estremamente più ampie di quelle dei concorrenti.
In particolare, l'operazione determina la creazione delle condizioni per la
costituzione di una posizione dominante nei nuovi mercati in via di sviluppo,
derivanti dalla convergenza, attraverso la tecnologia digitale, dei settori
delle telecomunicazioni e di quelli dell'emittenza televisiva.
132. In conclusione, l'operazione di concentrazione comunicata risulta in
grado di determinare il rafforzamento di una posizione dominante in capo al
Gruppo TELECOM nei mercati della raccolta pubblicitaria on-line, della
raccolta pubblicitaria sull'annuaristica cartacea, della fornitura dei servizi
di accesso a Internet, nonché la costituzione di una posizione dominante nei
nuovi mercati derivanti dalla convergenza tali da eliminare o ridurre in modo
sostanziale e durevole la concorrenza nei mercati interessati.
133. Con riferimento, infine, all'istanza presentata dalla società
Pagine Italia in ordine alla necessità di revocare o modificare il
provvedimento dell'Autorità del 27 luglio 2000, con il quale è stata
autorizzata l'operazione di concentrazione C/3932 TELECOM/SEAT, si
evidenzia che la stessa istanza non può essere accolta. Al riguardo -a
prescindere dalla stessa legittimità dell'istanza relativa alla possibilità di
provvedere nuovamente in merito all'operazione di concentrazione già
autorizzata- si fa presente che la suddetta operazione e la concentrazione in
esame sono state valutate dall'Autorità secondo l'ordine logico e cronologico
in base al quale queste le sono state comunicate. Trattasi infatti di due
operazioni di concentrazione successive e distinte che non potevano essere
trattate e considerate unitariamente. Infine, va osservato che l'operazione in
esame ha una propria autonomia, sotto il profilo concorrenziale, in relazione
alla diversa attività e tipologia delle imprese interessate e all'impatto che
essa è suscettibile di produrre sui mercati rilevanti. E' nell'ambito del
presente provvedimento che l'Autorità provvede infatti ad evitare il
determinarsi di effetti pregiudizievoli per la struttura dei mercati, derivanti
dalla realizzazione dell'operazione in esame.
V. Descrizione e valutazione degli impegni proposti dalle
Parti
a) Descrizione degli impegni
134. Le Parti, con comunicazione pervenuta in data 5 dicembre 2000
nonché nel corso dell'audizione finale del 6 dicembre 2000, hanno manifestato
l'intenzione di assumere alcuni impegni volti a rimuovere gli effetti distorsivi
della concorrenza derivanti dall'operazione di concentrazione in esame nei
nascenti mercati derivanti dalla convergenza dei settori delle telecomunicazioni
e dell'emittenza televisiva, nei mercati della raccolta pubblicitaria on-line
e sull'annuaristica telefonica e categorica e nel mercato dei servizi di accesso
ad Internet.
135. In particolare, le Parti hanno fatto presente di essere disponibili
ad "accelerare il processo di unbundling del local loop" e a
"consentire l'interconnessione a chiunque ne faccia richiesta a
condizione eque, non discriminatorie e orientate ai costi". Le Parti
hanno inoltre evidenziato di essere disposte a "concedere a chiunque ne
faccia richiesta l'accesso alla rete in fibra ottica e coassiale del progetto
Socrate, limitatamente alle unità immobiliari attualmente connesse, alle stesse
condizioni attualmente praticate nei confronti delle società Stream e Telepiù".
136. Per quanto concerne i nuovi mercati derivanti dalla convergenza dei
settori delle telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva, le Parti hanno
manifestato l'intenzione di impegnarsi, per un periodo di trentasei mesi
decorrenti dall'eventuale autorizzazione dell'operazione di concentrazione in
esame, ad effettuare attività di sperimentazione e commercializzazione di
servizi di televisione interattiva rivolti all'utenza residenziale, che
richiedano un canale di ritorno di capacità superiore a 2 Megabits, soltanto
dopo sei mesi dall'eventuale messa a disposizione della stessa capacità
trasmissiva da parte di TELECOM o di altre imprese agli operatori televisivi che
intendano sperimentare o commercializzare servizi di televisione interattiva per
l'utenza residenziale.
Le Parti hanno sottolineato inoltre che l'impegno relativo all'accesso alla rete
del sistema Socrate si estende anche al trasporto dei "segnali
televisivi diffusivi di qualsiasi operatore televisivo che ne faccia richiesta,
limitatamente alle unità immobiliari attualmente connesse, nei limiti di
capacità disponibili e a condizioni trasparenti e non discriminatorie".
137. Con riguardo ai mercati della raccolta pubblicitaria, le Parti hanno
comunicato l'intenzione di assumere sia l'impegno di "mantenere
separate, per un periodo di tempo da determinare, le reti di vendita degli spazi
pubblicitari sugli annuari" telefonici e categorici "da quelle
dedicate alla vendita di spazi pubblicitari sui portali Internet e/o sulle
emittenti televisive" che l'impegno di rinunciare, per un periodo di
tempo da definire, ad offrire agli inserzionisti vendite congiunte di
pubblicità da diffondere su mezzi di comunicazione off-line e on-line
e sui mezzi di comunicazione off-line e sulle emittenti televisive.
138. Con riferimento al mercato dei servizi di accesso ad Internet, le
Parti hanno evidenziato di essere disponibili a non prevedere, per un periodo di
tempo da determinare, clausole di esclusiva per lo sfruttamento sulla rete
Internet dei diritti di trasmissione, il quale potrebbe essere di futuri
contratti conclusi tra il Gruppo TELECOM e il Gruppo Cecchi Gori.
b) Valutazione degli impegni proposti dalle Parti
139. In ordine alla valutazione degli impegni proposti dalle Parti, vale
preliminarmente osservare che essi risultano nel complesso inadeguati ad
eliminare gli effetti anticoncorrenziali, in modo durevole e sostanziale,
derivanti dalla realizzazione dell'operazione di concentrazione in esame né
sono in grado di limitare il rafforzamento o di impedire la costituzione della
posizione dominante del Gruppo TELECOM nei suddetti mercati rilevanti.
140. In particolare, gli impegni proposti, quali ad esempio
l'accelerazione del processo di unbundling e l'interconnessione a
chiunque ne faccia richiesta a condizioni eque, non discriminatorie e orientate
ai costi, non appaiono sufficienti a rimuovere gli ostacoli che attualmente
impediscono lo sviluppo concorrenziale dei mercati derivanti dalla convergenza
tra i settori delle telecomunicazioni e dell'emittenza televisiva. Tali impegni,
infatti, a prescindere dalla circostanza che integrano comportamenti cui TELECOM
è tenuta in virtù di precisi obblighi di natura normativa o regolamentare, non
risultano idonei a rimuovere gli ostacoli derivanti dal permanere
dell'insufficienza della capacità di banda trasmissiva e dell'indisponibilità,
in ambito locale, di infrastrutture di reti alternative a quelle di cui si
avvale TELECOM per la fornitura dei suddetti servizi.
141. L'assenza di infrastrutture di rete alternative obbliga gli
operatori di telecomunicazioni concorrenti del Gruppo TELECOM ad utilizzare le
infrastrutture di cui si avvale quest'ultimo al fine di raggiungere gli utenti
finali. Pertanto, lo sviluppo di soluzioni per la fornitura di servizi agli
utenti finali potrà avvenire soltanto nei limiti delle tecnologie applicabili a
tale rete e all'interno del sentiero di innovazione tecnologica determinato
dalle caratteristiche della rete di TELECOM e dalle decisioni che quest'ultima
vorrà assumere ai fini dello sviluppo della stessa rete.
Di conseguenza, la competizione basata sullo sviluppo di soluzioni
tecnologicamente innovative per offrire agli utenti finali i nuovi servizi
derivanti dalla convergenza tra il settore delle telecomunicazioni e quello
dell'emittenza televisiva può non solo subire ritardi, ma viene altresì
costretta all'interno di un sentiero di innovazione che è predeterminato da
TELECOM, con evidenti vantaggi per la stessa società derivanti sia dalla
conoscenza delle caratteristiche della rete sia dalla possibilità di
pianificarne gli sviluppi e condizionare quindi la concorrenza.
La situazione di "dipendenza tecnologica" da TELECOM da parte degli
operatori concorrenti costituisce perciò un sostanziale vantaggio per il Gruppo
TELECOM, che gli impegni non appaiono in grado di rimuovere.
142. Tali impegni inoltre non risultano idonei ad impedire il
rafforzamento della posizione del Gruppo TELECOM nei mercati della raccolta
pubblicitaria on-line e dell'annuaristica telefonica e categorica, in
quanto la separazione delle reti di vendita appare una misura inefficace ad
impedire in concreto la realizzazione delle sinergie sopra descritte tra i
diversi mezzi di comunicazione.
VI. Misure necessarie ad impedire il rafforzamento o la
costituzione della posizione dominante del Gruppo TELECOM
143. Come sopra esposto, gli impegni proposti lasciano del tutto
impregiudicati i vantaggi strutturali del Gruppo TELECOM e la possibilità per
esso di condizionare la concorrenza anche sotto il profilo dell'innovazione
tecnologica nei settori interessati. Tali vantaggi, sopra diffusamente
analizzati, si vengono a determinare a seguito dell'operazione di
concentrazione; dagli stessi vantaggi, per le ragioni già illustrate,
conseguono inevitabilmente il rafforzamento della posizione dominante nei
mercati dell'accesso ad Internet, della raccolta pubblicitaria sugli annuari
telefonici e categorici e della raccolta pubblicitaria on-line, e la
creazione di una posizione dominante del Gruppo TELECOM nel mercato dei nuovi
servizi interattivi e multimediali forniti sia attraverso il mezzo televisivo
che attraverso la rete Internet.
144. Ai fini dell'autorizzazione dell'operazione di concentrazione,
risulta necessario, al fine di impedire il rafforzamento e la costituzione della
posizione dominante del Gruppo TELECOM nei mercati suddetti, prescrivere, ai
sensi dell'articolo 6, comma 2, della legge n. 287/90, le misure seguenti.
In primo luogo, il Gruppo TELECOM dovrà consentire, con decorrenza dal 1.
aprile 2001, agli operatori di telecomunicazioni che ne faranno richiesta -a
condizioni non discriminatorie e a un prezzo orientato ai costi- l'accesso, ai
fini della posa di cavi in fibra ottica per la fornitura di servizi interattivi
e multimediali, a tutte le infrastrutture civili (in corso d'opera o già
realizzate alla data di approvazione dell'operazione di concentrazione), di cui
TELECOM abbia titolo ad avvalersi.
Al fine di rendere operativo il predetto obbligo, a decorrere dal 1 marzo 2001,
TELECOM dovrà rendere nota a tutti gli operatori di telecomunicazioni, la
mappatura analitica, al più disaggregato livello di dettaglio, delle suddette
infrastrutture civili utilizzabili per la posa di cavi in fibra ottica, al fine
di consentirne l'accesso.
Tale misura appare idonea a rimuovere le barriere all'entrata nei nuovi mercati
derivanti dalla convergenza, permettendo a tutti gli operatori interessati di
realizzare una propria infrastruttura di rete in fibra ottica, al fine di
disporre della capacità di banda trasmissiva necessaria alla fornitura
attraverso la rete Internet di contenuti multimediali e alla sperimentazione e
commercializzazione di servizi interattivi attraverso il mezzo televisivo. In
tal modo gli operatori di telecomunicazioni saranno nella condizione di
competere con TELECOM anche mediante l'offerta di soluzioni tecnologicamente
innovative la cui introduzione potrebbe risultare invece ostacolata se gli
operatori fossero obbligati a competere con TELECOM, rimanendo vincolati a
confrontarsi con questa società soltanto entro i limiti dei processi innovativi
da essa prefissati. La fornitura di nuovi servizi interattivi permetterà
altresì a tutti gli operatori di sfruttare le nuove fonti di raccolta
pubblicitaria create dallo sviluppo degli stessi servizi.
145. In secondo luogo, il Gruppo TELECOM dovrà includere nelle
condizioni generali di contratto, relative alla vendita di spazi pubblicitari
sul mezzo televisivo, il divieto, per gli inserzionisti che acquistano spazi
pubblicitari sullo stesso mezzo, di inserire un rinvio alla consultazione delle
Pagine Gialle negli spot televisivi diffusi sulle emittenti TMC e TMC2.
Tale misura consente di eliminare gli effetti anticoncorrenziali derivanti dalle
sinergie tra la raccolta pubblicitaria sull'emittenza televisiva in chiaro e
raccolta pubblicitaria nell'annuaristica telefonica e categorica che il Gruppo
TELECOM può realizzare in virtù della posizione dominante detenuta in
quest'ultimo mercato.
146. In terzo luogo, il Gruppo TELECOM dovrà rinunciare ad inserire, per
un periodo di tre anni dall'autorizzazione dell'operazione di concentrazione,
clausole di esclusiva nei contratti che saranno conclusi dal gruppo TELECOM con
il gruppo Cecchi Gori per l'acquisto di contenuti da diffondere sulla rete
Internet, e garantire l'effettiva disponibilità degli stessi contenuti agli
operatori concorrenti che ne facciano richiesta.
Tale rimedio appare idoneo ad evitare, da un lato, che l'indisponibilità dei
contenuti della library di Cecchi Gori possa comportare una limitazione
allo sviluppo dei nuovi servizi derivanti dalla convergenza ed in particolare la
fornitura di contenuti audiovisivi attraverso Internet e ad evitare, dall'altro,
che il Gruppo TELECOM rafforzi la posizione dominante che detiene nel mercato
dei servizi di accesso ad Internet e nel mercato della raccolta pubblicitaria on-line,
attraverso la disponibilità, in esclusiva, di contenuti di particolare
attrattività.
147. Infine, il Gruppo TELECOM potrà sperimentare o commercializzare
servizi televisivi interattivi solo a condizione che la stessa capacità di
banda trasmissiva utilizzata sia effettivamente messa a disposizione dei
concorrenti da parte di TELECOM o altri operatori.
Tale misura appare volta a neutralizzare gli eventuali vantaggi di cui il Gruppo
TELECOM potrebbe disporre nello sviluppo della televisione interattiva in virtù
del controllo dell'accesso alla rete locale, in rame e in fibra ottica,
consentendo a tutti gli operatori di disporre delle medesime risorse in termini
di capacità di banda necessaria per la fornitura di servizi televisivi
interattivi.
VII. La delibera dell'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni
148. In data 19 gennaio 2001 l'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni ("AGCOM") ha inviato all'Autorità copia della delibera
n. 51/01/CONS adottata dalla stessa in data 17 gennaio 2001, a conclusione del
procedimento, avviato in data 12 settembre 2000, avente ad oggetto
"Trasferimento di proprietà della Cecchi Gori Communications Spa a SEAT
Pagine Gialle Spa" e "finalizzato all'accertamento della
sussistenza delle condizioni previste dalla normativa nazionale e comunitaria
vigente, con particolare riferimento alla legge n. 249/97, alla legge n. 223/90,
al regolamento di cui alla delibera 78/98, ai fini del rilascio delle
autorizzazioni di cui all'articolo 1, comma 6, lettera c), n. 13, della legge n.
249/97 relativamente a tale operazione".
149. Nell'ambito della citata delibera, l'AGCOM rileva che, a seguito
dell'acquisizione del controllo di SEAT Pagine Gialle Spa da parte di Telecom
Italia Spa, quest'ultima società, per effetto della presente operazione,
acquisirebbe il controllo, anche ai sensi dell'articolo 2, commi 17 e 18, della
legge n. 249/97, delle società controllate da Cecchi Gori Comunications Srl,
destinatarie di concessioni radiotelevisive su frequenze terrestri in chiaro e
attive nella produzione televisiva.
Tale situazione di controllo indiretto, secondo l'AGCOM, "integra una
fattispecie non compatibile con il dettato dell'articolo 4, comma 8, della legge
n. 249/97"446 [L'art.
4, comma 8, della legge n. 249/97 dispone: "Sulle reti di telecomunicazione
possono essere offerti tutti i servizi di telecomunicazione. Fino al 1&
gennaio 1998 la concessionaria del servizio pubblico di telecomunicazioni
conserva l'esclusività per l'offerta di telefonia vocale, fatta salva comunque
la possibilità di sperimentazione, da parte dei soggetti che ne abbiano fatto
richiesta all'Autorità, ottenendone autorizzazione. Fino alla stessa data le
società destinatarie di concessioni in esclusiva per telecomunicazioni non
possono realizzare produzioni radiotelevisive. La concessionaria del servizio
pubblico di telecomunicazioni non può essere destinataria direttamente o
indirettamente di concessioni radiotelevisive su frequenze terrestri in chiaro
né fornire programmi o servizi né raccogliere pubblicità per i concessionari
radiotelevisivi nazionali e locali su frequenze terrestri in chiaro".]6.
150. L'AGCOM ritiene che il divieto di cui alla norma citata "sia
tuttora vigente e debba quindi essere considerato applicabile".
In particolare, l'AGCOM afferma che la ratio della norma citata, che
vieta alla concessionaria del servizio pubblico di telecomunicazioni di
acquisire concessioni radiotelevisive, sia quella di "limitare il
vantaggio competitivo che quest'ultima [la concessionaria del servizio
pubblico di telecomunicazione] avrebbe rispetto agli altri operatori del
settore". In tal senso, l'AGCOM fonda la propria decisione su
un'interpretazione sostanziale del termine "concessionaria" di cui
all'articolo 4, comma 8, della legge n. 249/97, ritenendo che "la
variazione del titolo da concessione a licenza, in ossequio alle disposizioni
comunitarie, e l'abolizione definitiva dei diritti speciali ed esclusivi in capo
ai concessionari dei servizi di telecomunicazioni (...) non valgono a mutare
l'ambito soggettivo e oggettivo di applicazione del divieto di cui alla norma in
questione".
Al riguardo, l'AGCOM sottolinea che "l'operatore storico (...) detiene
ancora una posizione di monopolista di fatto nel mercato della fornitura di reti
pubbliche di telecomunicazioni, non essendo, peraltro, ancora pienamente
operative le misure di liberalizzazione dell'accesso alla rete locale, quali
l'accesso disaggregato e quello alternativo via radio, adottate dall'Aut
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