Il 24 aprile scorso, TMnews ha pubblicato un suo remix del
video di annuncio di Google Drive, sostituendone l'audio
con un suo commento in italiano della stessa lunghezza, ma che con le
immagini combacia poco, e aggiungendovi il suo logo in
filigrana, senza menzionare la fonte originale. Questa
è la pagina di TMnews e la trascrizione del commento
(senza il video) è archiviata qui
su WebCite.
L'indomani, Repubblica.it ha ripubblicato lo stesso video,
aggiungendovi in filigrana il proprio logo e sbattendovi
due volte uno spot pubblicitario di 15 secondi (cioè 30
secondi di pubblicità per 52 secondi di contenuto: manco Mediaset è
mai arrivata a una proporzione del genere), sempre senza
l'attribuzione a Google, ma lasciando il logo di TMnews (anche
la pagina di Repubblica è archiviata qui
su WebCite, con il video).
Per vedere come il Content ID di YouTube avrebbe reagito al video
rimescolato nella "versione Repubblica", l'ho scaricato e l'ho
ripubblicato su YT, aggiungendovi sottotitoli. La risposta è stata
immediata: blocco a livello mondiale del video, degrado della
"reputazione" del mio account, con la motivazione: "Contenuti visivi
gestita [sic] da: Google". Avrei potuto polemizzare sul fatto che
quello non era il video pubblicato in YT, vista l'aggiunta dei
loghi TMnews e RepubblicaTV, ma sostanzialmente l'identificazione dei
contenuti visivi era corretta.
Quindi - dopo aver fatto delle catture di schermo per documentare
l'accaduto - ho eliminato il video per riguadagnarmi la
possibilità di caricare video di oltre 15 minuti: tanto il video
sottotitolato è anche in Universal
Subtitles/Amara. Poi ho caricato il video qui
su Google Plus. Ho controllato senza essere loggata e si vede.
Quel messaggio Content ID, oltre a confermare che il remix TMnews/Repubbica usa veramente materiale Google, smentisce anche il commento
di TMnews, dove dice: "si potranno selezionare file non solo per parole
chiave, ma anche per immagini, una tecnologia tuttavia ancora in via di
definizione": il riconoscimento delle immagini fisse Google
lo offre già dal giugno del 2011 - vedi il loro annuncio
"Search by
Image". E questa
identificazione di Content ID dimostra che il riconoscimento Google
delle immagini video funziona già molto bene.
Dobbiamo forse concludere che, in campo di copyright e web,
Repubblica e TMnews (già APcom) predicano male, ma razzolano peggio?
Perché nel 2009 con la FIEG avevano intentato una
ridicola causa contro Google per violazione di copyright,
ma almeno Google rimandava alle fonti degli articoli.
Non serve a nulla, lo so, ma rimpiango i bei tempi quando Repubblica
gli scoop li faceva correggendo errori in cui essa era caduta assieme
al resto della stampa italiana: quando Giovanni Maria Pace, ai tempi
di Cernobyl, spiegò cosa indicavano le unità di misura della
radioattività, secondo quali parametri, mentre la maggior parte dei giornali prima
li usava casaccio.
O quando Rossellina Balbi fu la prima ad accorgersi
che qualcosa non quadrava nell'additare Jenninger come revisionista
dopo il suo discorso di commemorazione della Notte dei Cristalli al
Bundestag nel 1988, e ne pubblicò la traduzione integrale nelle pagine
cultura, con commento di Mario Pirani. Triste questa decadenza
dell'attuale Repubblica, berlusconianissima nella sciatteria e nello
scandalismo, anche se di intenzioni anti berlusconiane.
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