Di diritto capisco poco o nulla, ma i fatti li so mettere in fila. E i fatti
sono questi.
Abito fuori città, in una specie di conca nella quale i segnali delle
televisioni terrestri giungono a stento. Rai 1, in particolare, è poco più di
uno schermo di sabbia colorata. Anche gli altri canali che fanno informazione si vedono male o non si vedono affatto. E a me interessa ricevere
notizie. Così alla fine di luglio decido di passare al satellite.
Per il fornitore non ho scelta: Sky, solo Sky, se non voglio limitarmi ai canali free.
Ma con Sky posso avere più notizie e così entro in un negozio con l'insegna dell'unico
operatore satellitare italiano.
E qui comincia una serie di sorprese.Prima sorpresa: il tanto reclamizzato decoder "gratuito" è
gratuito solo se mi abbono a uno o più "pacchetti" che non mi
interessano. Invece posso pagare solo l'abbonamento base (22 euro al mese, cioè
oltre mezzo milione di lire l'anno, e scusate e se è poco!) e il decoder me lo
compro. Bene, così posso scegliere l'apparecchio che più mi piace.
Seconda sorpresa: il venditore dice che può fornirmi decoder di tutti i tipi e
prezzi, ma mi consiglia di acquistare il decoder di Sky, perché dal 31 dicembre
(o forse anche prima) Sky trasmetterà solo con uno standard particolare e le
trasmissioni non potranno essere ricevute con altri decoder. Mi pare molto
strano.
Comunque pago 99 euro e mi porto a casa il ricevitore in una scatola azzurra,
in attesa del tecnico che domani verrà a installare la padella. Terza sorpresa:
quello che ho comperato è un decoder evidentemente "riciclato": sul
retro un'etichetta con il logo Sky è appiccicata al posto di un'altra. Il
metallo raschiato lo denuncia chiaramente.
Pochi giorni dopo, installata la padella e ricevuta la smart card, devo
procedere alla sua attivazione. Quarta sorpresa: per l'attivazione devo chiamare
un numero "199", che costa 0,12 euro al minuto. E la gentile signorina
che mi risponde non sembra avere fretta, anzi, continua a chiedermi i dati che
ha già, perché sono scritti nel contratto di abbonamento.
La quinta sorpresa è l'audio: basso livello e qualità decisamente scadente,
tanto che l'apparecchio televisivo non riconosce nemmeno il segnale stereo. Non
occorre un grande orecchio per accorgersi della differenza con l'audio delle
stesse trasmissioni sulle frequenze terrestri, nonostante le difficoltà di
ricezione (un accurato controllo ha escluso difetti nelle connessioni, n.d.r.).
Altro che il Dolby Surround del decoder che pensavo di acquistare!
Ma la sesta sorpresa è la peggiore: il decoder è pre-programmato con una lunga
lista fissa di canali. Non posso scegliere io quelli che mi interessano di
più e assegnarli ai tasti del telecomando. Per di più, mi dicono, Sky può
riprogrammare il ricevitore per aggiungere o togliere canali, o modificarne
l'ordine. C'è, è vero, la
possibilità di creare una lista di canali preferiti, ma le procedure di
selezione e di richiamo sono così macchinose da far passare la voglia.
In assenza di una lista usabile di "preferiti", lo zapping diventa
un'estenuante maratona tra decine e decine di canali di nessun interesse per me,
o invisibili perché a pagamento.
Settima sorpresa. Leggo che industrie e associazioni di consumatori hanno
segnalato questa incredibile situazione alle autorità competenti. Ma nessuna,
fino a ora, ha fatto qualcosa
Sto per esclamare "Santo Cielo!", ma mi ricordo che "cielo"
in inglese si traduce "sky"...
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