"Atto di indirizzo sul pluralismo"
La Rai "relega in posizioni assolutamente minoritarie le idee,
i valori e le proposte della maggioranza degli italiani"
Quindi "Tutti i partiti devono
trovare, in proporzione al consenso, opportuni spazi
nelle trasmissioni di approfondimento
giornalistico"
"L’intervento di un opinionista a sostegno di una tesi va
calibrato con uno spazio adeguato anche alla
rappresentazione di altre sensibilità culturali. Ciò
è ancora più necessario per quei programmi,
apparentemente di satira o di varietà, che diventano
poi occasione per dibattere temi di attualità politica".
Si devono trasmettere "format di approfondimento che prevedano
la presenza in studio di due conduttori di diversa
estrazione culturale".
Nei programmi di approfondimento non dovranno essere presentati
"filmati, tabelle, schede".
"razionalizzare l'offerta delle trasmissioni di approfondimento
giornalistico allo scopo di evitare ridondanze e
sovrapposizioni che possono rendere confusa l'offerta
Rai riducendo la libertà di scelta degli utenti".
"È opportuno che i temi prevalenti di attualità o di politica
trattati da un programma non costituiscano oggetto di
approfondimento di altri programmi, anche di altre reti,
almeno nell’arco di otto giorni successivi alla loro
messa in onda".
"Il conduttore è sempre responsabile
dell’attendibilità e della qualità delle fonti e
delle notizie sollevando la Rai da responsabilità
civili e/o penali".
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