Che tempo che farà
Lo studio delle sorprese

29 gennaio 2011

L'articolo pubblicato su Digital Video N. 131, marzo 2011
16 maggio 2011
L'articolo pubblicato su Digital Video N. 135, luglio-agosto 2011
19 maggio 2013
Milano. Nello storico Studio 3 della Rai di Corso Sempione sta per andare in onda "Che tempo che fa". Pareti di LED e sfondi proiettati combinano "reale" e "virtuale" in una scenografia che diventa astrazione visiva nello studio in allestimento.
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Tra il 2011 e il 2013 sono stato tre volte negli studi della Rai, durante l'allestimento dello studio per la puntata serale di "Che tempo che fa".
La prima volta dovevo realizzare, per la rivista Digital Video, un servizio su un'innovazione molto interessante per quel tempo (tecnicamente già lontano, nonostante i pochi anni trascorsi da allora): la scenografia costruita quasi per intero con la combinazione di sfondi proiettati e pareti di LED (Digital Video N. 131, marzo 2011).

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La seconda volta c'era un concerto della West-Eastern Divan Orchestra, diretta da Daniel Barenboim e la novità tecnologica era l'Eigenmike Microphone Array, un microfono con trentadue capsule, programmabili una per una su una matrice che permette qualsiasi cambiamento sia in tempo reale sia in post-produzione. Importante anche perché l'invenzione è tutta italiana, opera del Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai di Torino e della Advanced Industrial Design in Acoustic (AIDA), società spin-off dell'Università di Parma (Digital Video N. 135, luglio-agosto 2011).

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I primi due servizi erano stati realizzati nello storico Studio 3 della sede Rai milanese, in Corso Sempione. Nel 2013 la trasmissione si era trasferita negli studi di via Mecenate e l'allora direttore di produzione Enzo D'Urbano mi aveva invitato a vedere le nuove soluzioni della scenografia. Non lavoravo più per Digital Video, ormai agonizzante, ma sono andato lo stesso, per curiosità e per mantenermi aggiornato. Bene, questa volta erano veramente "effetti speciali". Che poi sono diventati "normali", come si è visto nel Festival di Sanremo del 2018.

Manlio Cammarata reporter - Newsletter
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