Un rigo di testo pubblicitario, in fondo a una pagina
web: "Indietro con gli Esami? Ti Aiutiamo
chiedici Maggiori Info Online". Provoca una
specie di nausea ortografica. Perché tutte quelle
maiuscole? L'abuso delle maiuscole è un'altra moda che
dilaga. Insopportabile come il sempre più invasivo sembra essere. Mi scrive un conoscente
avvocato: "Scusa se Ti disturbo, volevo chiederTi
se hai notizie della Circolare che dovrebbe essere stata
approvata...".
Matita blu, egregio avvocato.
Quando non è all'inizio di un periodo, la
maiuscola dovrebbe avere il senso di alzarsi in piedi
quando entra una persona di riguardo. Di conseguenza l'abuso delle
maiuscole rende l'idea di una specie di "ola" da
stadio, che a una certa età si rivela faticosa.
Nella lingua tedesca tutti i nomi iniziano con la
maiuscola. In inglese si usano spesso (ma non sempre)
le iniziali maiuscole nei titoli dei libri o degli
articoli. L'ortografia italiana è diversa e detta
regole precise: l'iniziale maiuscola si usa all'inizio di un
periodo, dopo un punto fermo, un punto interrogativo o
esclamativo. Hanno l'iniziale maiuscola i nomi propri
delle persone o dei luoghi, le altre cariche dello
stato, le istituzioni eccetera. E quando si deve
scrivere una fila di nomi che richiederebbero tutti la
maiuscola, questa va usata solo sul primo. Dunque non
"il Presidente del Consiglio dei Ministri",
ma il Presidente del consiglio dei ministri (se
ci si riferisce alla funzione, perché in caso
contrario Tizio fu presidente del consiglio dei
ministri negli anni...").
Questo vale solo per i nomi. Mai per i verbi, gli
aggettivi, gli avverbi, i pronomi. Per questi ultimi
le grammatiche prevedono una sola eccezione: il Lei della terza
persona di cortesia. Inutile salamelecco che, per
fortuna, sta andando in disuso. Mentre incombe
l'atroce "Vs." (per vostro), a volte
nella variante V/s, che induce a un ancora più raccapricciante
"Ns." (sempre con la
maiuscola, per nostro): dallo squallore della
prosa commerciale alla pochezza della lingua di tutti
i giorni.
Caro non-amico mio, non sei un
"Avvocato", come ti firmi, ma un avvocato,
un azzeccagarbugli. Non il dottor
Azzeccagarbugli di manzoniana memoria.
Le maiuscole abusive fanno pensare a quegli individui di bassa
statura che stanno sempre dritti in piedi, magari con le
scarpe taroccate, per sembrare più alti.
Forse l'abuso
delle maiuscole nello scritto può rivelare idee
minuscole nella testa...
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