Ultime notizie sul caso del decoder "blindato" di Ski Italia: l'Istituto Tito Ravà in diritto del
mercato ha inviato un esposto
alla Commissione europea per segnalare l'abuso commesso dall'operatore
satellitare ai danni del mercato e dei consumatori con l'imposizione di un
decoder che non consente la libera ricezione di tutti i canali disponibili.
A parte le continue lamentele degli utenti, non sono altre notizie da segnalare:
per le autorità italiane in caso è chiuso, Sky è in regola. O quasi: per
l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni basta un "tavolo" per
discutere di alcuni dettagli.
Eppure la situazione, ridotta all'osso, è questa: chi voglia vedere tutti i
canali satellitari deve munirsi di due diversi decoder, mentre è in vigore una
disposizione di legge (art, 2,
c. 2 l. 29 marzo 1999, n. 78) che prevede esattamente il contrario: con un
solo apparecchio l'utente deve poter accedere a tutti i canali. La violazione
della norma è di tale evidenza che tanta spudoratezza sembra impossibile.
Eppure ogni tentativo di far cessare l'abuso si è fino a oggi scontrato con un
inattaccabile muro di gomma. Un muro di gomma, fatto di interessi o di
incomprensione dell'importanza della materia trattata. O di tutte e due le cose.
Non sono sempre le autorità ad alzare i muri di gomma. In molti casi esse
non fanno altro che difendere quelli eretti da portatori di interessi
particolari, come i potenti "padroni delle idee". Così vediamo ancora
la Commissione europea riprendere in esame la proposta di direttiva sulla
cosiddetta "brevettabilità del software", dimenticando che va contro
gli interessi dell'industria del vecchio continente e tenendo in poco o nessun
conto tutti gli autorevoli pareri contrari alla sua emanazione (vedi La brevettabilità del software: perché non può funzionare,
di Nicola Walter Palmieri).
Il problema della brevettabilità del software va di pari passo con quello
della protezione del diritto d'autore, con misure che vanno dalle più assurde
soluzioni tecnologiche alle più sproporzionate sanzioni penali Vedi “Misure tecnologiche”: due cose da
fare subito e i precedenti articoli di Palmieri). Si dimenticano i principi
stessi del diritto d'autore e non si tiene conto dell'evoluzione della
tecnologia e della società: anche qui ci si chiede come mai i legislatori non
adottino il buon senso tra i normali strumenti di lavoro, perché non guardino
mai fuori dalla finestra come funziona il mondo che hanno il compito di
regolare. I muri di gomma non hanno finestre.
Potremmo continuare elencando tanti altri muri di gomma: per esempio quelli
che si oppongono alla effettiva applicazione dell'articolo 21 della Costituzione
("Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione") e lo fanno attraverso leggi anacronistiche e confuse o con
difese di stampo corporativo che non hanno uguali nei Paesi democratici
(vedi Difendere l'informazione. Ma che cosa è
"informazione"?).
Ma siamo sotto Natale, non guastiamoci troppo la festa. Scambiamoci gli
auguri: anche quello che nel 2005 qualcuno inventi una pacifica "macchina
da guerra" in grado di abbattere tutti i muri, compresi quelli di gomma.
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