Ma l'occasione è stata persa e la trasmissione si è
snodata tra i soliti battibecchi sulla contingenza
politica nostrana. E lo spaesato Gore non ha potuto
ottenere l'attenzione che merita la chiusura del suo
canale Current dal satellite di Sky Italia.
Cerchiamo di rimediare. Current è l'ultimo
impegno di Al Gore, un canale televisivo fondato nel
2005 insieme all'imprenditore e avvocato Joel Hyatt. E'
diffuso in diversi Paesi con una formula "crossmediale"
che integra televisione e internet, con un largo uso di
UGC (Users Generated Content, contenuti prodotti
dagli utenti). Fatto da giovani e destinato ai giovani.
In Italia è su Sky, canale 130, dal maggio del 2008.
Visibile solo dagli abbonati, tra i quali i giovani non
risultano in maggioranza. Ma loro lo seguono on line.
Chi non lo conosce, ora farà bene a cliccare su questo
link. E capirà subito perché Current, anche
se con un pubblico televisivo limitato, è un canale
scomodo. E' facile immaginare le polemiche che
susciterebbe nel nostro litigioso panorama politico, se
fosse in chiaro e visibile a tutti, anche sui canali
terrestri. E' comprensibile che "qualcuno"
cerchi di ridurlo al silenzio, in un Paese in cui
l'informazione è sempre in libertà condizionata.
Ora la contesa tra Current e Sky si presenta come
dettata da ragioni economiche. E' possibile. Ma se a Current e Sky
sostituiamo i nomi dell'ecologista e libertario Al Gore
(premio Nobel per la pace nel 1997) e
dell'ultraconservatore Rupert Murdoch (padrone di Sky, a
suo tempo sostenitore dei Bush e ora avversario di Obama)
troviamo altre spiegazioni.
Come imprenditore Murdoch sembra appartenere alla
stessa razza di Berlusconi. Ma tra i due non corre buon
sangue, e non solo perché le loro imprese sono in
concorrenza: Murdoch dovrebbe avere il dente avvelenato nei
confronti del padrone di Mediaset, per via di qualche recente
sgambetto. (vedi
Le polpette avvelenate del nuovo Testo unico radio-TV
e Mediaset contro Sky nella guerra delle
televisioni).
Dunque la presenza di un canale come Current nel
"bouquet" di Sky non può essere del tutto
sgradita al magnate di origine australiana, senza considerare che business is business.
Ma ora, dice Al Gore, l'ordine di chiusura del canale
viene direttamente dal padrone della TV satellitare.
Murdoch che fa un favore a Berlusconi? Ma va!
Però, con un semplice esercizio di dietrologia, si
scopre che il magnate australiano ha buoni motivi per
non dispiacere al suo collega: è imminente la gara per
l'assegnazione dei nuovi MUX sul digitale terrestre e
Sky ne vuole uno.
In un Paese normale la gara si svolgerebbe davanti a
giudici imparziali, sotto il controllo di un governo
altrettanto imparziale. Ma in Italia i giudici sono
nominati dal padrone della concorrenza nel mercato della
pay-tv, attraverso il Ministro
delle attività produttive. Da qui i buoni motivi che
potrebbe avere Murdoch per compiere un'operazione
gradita al concorrente, spegnendo il canale scomodo.
Ma queste sono illazioni, dietrologie, cattivi
pensieri di chi pensa che in Italia ci sia un'anomalia
intollerabile nel sistema dell'informazione.
Resta però un fatto indiscutibile: Current è una voce
libera, che dice cose che altri tacciono. Dunque è
necessario fare tutto il possibile perché non venga
ridotta al silenzio. Chi è d'accordo può fare clic sul
banner che apre questa pagina.
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