Il filtro Skylight è prodotto in tre
diverse gradazioni, con effetto crescente
e classificate come 1A, 1B e 1C. Il
secondo è quello di uso più generale,
mentre il terzo conferisce all'immagine un
tono visibilmente più caldo. Ma ormai è
praticamente introvabile. |
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Quando funziona il filtro
Skylight?
Si dice che il filtro Skylight
"buca la foschia". E'
un'esagerazione, che però ha un
fondamento reale.
Lo
Skylight contribuisce alla nitidezza delle
immagini per lo stesso meccanismo che
abbiamo visto per il filtro UV: riduce la
quantità di radiazioni azzurre che
raggiungono la superficie sensibile,
sfocate per effetto dell'aberrazione
cromatica.
In ogni caso, come si vede negli esempi qui sotto, l'efficacia è
minima ed è avvertibile soprattutto con i lunghi teleobiettivi,
quando lo "spessore" dell'aria, compresso dalla
prospettiva, fa sentire (anzi, vedere!) i suoi effetti sull'immagine
finale. Tanto che nei migliori tele catadiottrici, ormai superati
sotto diversi aspetti, il filtro era fornito insieme all'obiettivo. L'intero
sistema ottico era progettato in funzione del vetro montato dietro
la lente posteriore e per questo motivo si consigliava tenerlo
sempre al suo posto..
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Il filtro in dotazione a un catadiottrico
Tamron 500mm f/8 del 1996, avvitato dopo la lente posteriore. |
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