IL FURBÒFONO 
 

I Capitoli

Prologo
1. Tutta la vita in tasca
2. Chi ci spia, come e perché
3. Sulle tracce del cittadino digitale
4. Le leggi ci difendono?
5. Come ci spia il personal computer
6. Scaricalàpp! (l’abracadabra del furbofono)
7. Il ricatto digitale e la privacy impossibile
8. Piccolo manuale di autodifesa
9. Conclusione
Glossario

Il Comma 22
della protezione dei dati

«Chi vuole proteggere i propri dati, cancella i cookie. Chi cancella i cookie non protegge i propri dati»

(dal capitolo 5)

Arma di sorveglianza di massa...

Il furbòfono - una traduzione maliziosa di smartphone - è il più comune degli strumenti tecnologici che segnano la vita di molti di noi. Lo usiamo continuamente per lavorare, per comunicare, per "condividere", per cercare informazioni, per registrare immagini e suoni. Al punto di sviluppare una dipendenza di cui non ci rendiamo conto.

Ma questi apparecchi “intelligenti" raccolgono informazioni su di noi. Tante informazioni, ai limiti dell'immaginabile. Chi siamo, che cosa ci piace, dove andiamo, con chi comunichiamo, che cosa comperiamo. Chi elabora questi dati conosce anche il nostro stato di salute, le nostre opinioni politiche, le nostre abitudini sessuali: il nostro "profilo" personale. Che qualcuno usa per darci informazioni parziali e addomesticate e influenzare le nostre scelte, anche politiche.

Ci chiediamo: come è possibile? Da più di vent'anni in Europa c’è la cosiddetta “tutela della privacy”, regole molto severe (e molto complicate) sui trattamenti dei dati personali. Regole che spesso non funzionano.
Molti pensano «Che m’importa? Tanto non ho niente da nascondere».
E invece…

La prima edizione del Furbofono era un libretto di poche decine di pagine, stampato un anno fa in poche decine di copie. Lo avevo fatto circolare fra amici e "addetti ai lavori", per capire come era percepito il problema del tecnocontrollo di massa. Mi interessava studiare le reazioni a una verità che tutti dovrebbero conoscere, ma che sembra non preoccupi nessuno. Questa seconda – e ben più ampia – edizione tiene conto delle reazioni suscitate dalla prima. Reazioni che hanno confermato, purtroppo, le mie pessimistiche previsioni.

Andrea Monti: Da leggere assolutamente specie se ci si crede un "guru" delle tecnologie
Giornalisti, opinionisti e tuttologi "tecnologici" dovrebbero leggere senz'altro questo libro - che in realtà è un manuale di autodifesa digitale - in modo da rendersi conto dell'assenza di prospettiva e spirito critico delle cose che scrivono.
Oltre ad aiutare le persone comuni a vivere in modo più sano il loro rapporto con la tecnologia, il Furbofono è un manuale di redazione che insegna come si parla dell'argomento. 

 

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