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Iacobelli
edizioni
224 pagine -
€ 9,90
In libreria e on line
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Commissione europea per la democrazia
attraverso il diritto, 13 giugno 2005:
«La
Commissione ha l'impressione che la legge
Gasparri abbia adottato la posizione tendente a
ritardare e rimandare al futuro la ricerca di
una reale soluzione del problema della
concentrazione dei media nel mercato televisivo,
e che conti molto sul momento in cui sarà
pienamente attuato il piano di assegnazione
delle frequenze radiofoniche e televisive in
tecnica digitale». |
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Europa 7. Lo strano caso della
televisione che non c'è |
Intervista a Francesco di Stefano |
Seconda parte (Registrata il 25 febbraio 2009) |
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Nel 1999 Centro Europa 7 si
aggiudica la concessione per una rete televisiva
nazionale. Ma non può iniziare le trasmissioni,
perché le frequenze che dovrebbe utilizzare
sono occupate da Rete 4, che non ha la
concessione, ma continua a trasmettere. Grazie a
una serie di proroghe giudicate illegittime
dalla Corte costituzionale e dalla Corte di
giustizia europea.
Il 20 gennaio 2009 il Consiglio di Stato
riconosce ancora una volta le ragioni di Europa
7 e dichiara chiusa la questione, in seguito
all'assegnazione di un nuovo canale che deve
essere realizzato dalla Rai. Ma Europa 7 non
potrà incominciare a trasmettere. Il perché lo
spiega in questa intervista il fondatore di
Europa 7, Francesco Di Stefano.
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