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Iacobelli
edizioni
224 pagine -
€ 9,90
In libreria e on line
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Consiglio
di Stato, sentenza 242 del 20 gennaio 2009:
«La condotta tenuta dal Ministero nel corso
di quasi dieci anni è caratterizzata da diverse
omissioni ed errori e soprattutto, se
complessivamente considerata, va qualificata
come colposa per aver dapprima rilasciato una
concessione a Centro Europa 7 senza poi aver
completato il procedimento a formazione
progressiva con l'assegnazione delle frequenze
per un periodo temporale che si è protratto,
soprattutto dopo il 1° gennaio 2004, in modo
abnorme e al di là di ogni ragionevole
giustificazione». |
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Europa 7. Lo strano caso della
televisione che non c'è |
Intervista a Francesco di Stefano |
Prima parte (Registrata il 25 febbraio 2009) |
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Nel 1999 Centro Europa 7 si
aggiudica la concessione per una rete televisiva
nazionale. Ma non può iniziare le trasmissioni,
perché le frequenze che dovrebbe utilizzare
sono occupate da Rete 4, che non ha la
concessione, ma continua a trasmettere. Grazie a
una serie di proroghe giudicate illegittime
dalla Corte costituzionale e dalla Corte di
giustizia europea.
Il 20 gennaio 2009 il Consiglio di Stato
riconosce ancora una volta le ragioni di Europa
7 e dichiara chiusa la questione, in seguito
all'assegnazione di un nuovo canale che deve
essere realizzato dalla Rai. Ma Europa 7 non
potrà incominciare a trasmettere. Il perché lo
spiega in questa intervista il fondatore di
Europa 7, Francesco Di Stefano.
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