Manlio Cammarata repoprter Manlio Cammarata reporter - Archivio 2006-2013
Home Curriculum Blog Mappa del sito E-mail Storico
Sistema informazione

Decoder unico: lo strumento  per la "convergenza" dei media 

06.07.06

l decoder unico? Un sogno svanito all'alba. Lo strumento imposto da una legge di sette anni fa per consentire la visione di qualsiasi canale satellitare senza ricorrere a diversi apparecchi, per un'altra legge non esiste più. La "rivelazione" è dell'avvocato Eugenio Prosperetti (vedi I problemi del decoder unico), che ha scovato nell'interminabile elenco delle abrogazioni contenuto nell'art. 54 del codice della radiotelevisione  (DLgv 177/05) quella che elimina l'art, 2, c. 2 della legge 29 marzo 1999, n. 78.

Così si spiega l'inerzia, o l'acquiescienza, delle autorità che avrebbero avuto il compito di intervenire per imporre a Sky Italia il rispetto della legge, quando l'operatore satellitare ha imposto il cambio dello standard di cifratura e un apparecchio che impedisce agli utenti di ricevere tutti i canali disponibili e di ordinarli secondo i propri gusti.
Perché ora è chiaro che il governo "mediatico" della passata legislatura aveva già deciso di fare un favore al proprietario di Sky, il magnate dei media austrialiano Murdoch. Inventando l'istituto, assente dal nostro ordinamento giuridico, della legge "obsoleta" (vedi La blindatura dei contenuti non passerà, Decoder Sky, gli utenti chiedono aiuto e Sky: ti sorprende sempre...).

La lettera di Prosperetti suscita però altre considerazioni. La prima è che per Sky non c'è alcun ostacolo tecnico per soddisfare il diritto dell'utente di ricevere qualsiasi canale satellitare con un solo apparecchio: basta distribuire una cam, un apparecchietto che, inserito in un decoder "aperto", consenta di ricevere i canali cifrati con lo standard di Sky (NDS), come altre cam consentono di vedere canali cifrati con sistemi diversi (SECA, Irdeto ecc.).

La seconda considerazione è che non è necessario usare set top box diversi per le diverse piattaforme (satellitare, digitale terrestre, larga banda). Già oggi il decoder di Sky prevede il "canale di ritorno" su linea telefonica e incorpora il modem analogico necessario per questa funzione. Inserire un modem ADSL non è un problema; ancora più semplice prevedere un'uscita per un modem o un router collegato alla linea a larga banda. Quanto al digitale terrestre, i tecnici assicurano che la necessaria circuteria elettronica può essere inserita in un decoder satellitare a un costo molto più basso di quello di un set top box specifico.

Dunque il decoder unico multipiattaforma è tecnicamente realizzabile, con un costo per l'utente certamente più basso di quello della somma dei singoli apparecchi: non è una questione tecnica ma, come si dice, di "volontà politica".
La disponibilità di un apparecchio di questo tipo avrebbe un risvolto pratico di grande importanza: renderebbe più facile l'accesso di ogni utente alle diverse piattaforme, con poche complicazioni operative e quindi farebbe crescere la diffusione dei contenuti digitali. Favorirebbe anche la diffusione del digitale terrestre. Ne guadagnerebbero tutti.

La "convergenza dei media", della quale si parla ormai da dodici anni, potrebbe quindi realizzarsi intorno a un unica "scatola" da collegare al televisore di casa. Invece oggi l'industria cerca di appiopparci complicatissimi televisori ai quali collegare una quantità di "scatole". Con la conseguente rottura delle medesime (in senso figurato) degli utenti alle prese con intrecci di cavi, spinotti misteriosi, telecomandi multipli e "settaggi" incomprensibili.
Ma l'industria sembra più impegnata a frenare il progresso che a stimolarlo.

Il vero problema è l'abolizione degli steccati, delle tecnologie chiuse, della frammentazione degli standard e dei modi di riscossione dei "diritti digitali".
Si dovrebbe ricordare sempre che il telefax (il primo strumento che ha cambiato il nostro modo di lavorare) si è diffuso solo con l'adozione di uno standard comune, dopo anni di esistenza inutile. Lo stesso si è verificato con la telefonia mobile, prima con il TACS e poi con il GSM.

Possibile che nessuno se ne accorga?

Per intervenire su questo argomento scrivi a

Top - Indice della sezione - Home

© Manlio Cammarata 2009

Informazioni di legge