D. L'art
1 della legge 62/01 dice: "Non costituiscono prodotto editoriale i supporti che riproducono esclusivamente suoni e voci, le opere filmiche
ed i prodotti destinati esclusivamente all’informazione aziendale sia ad uso interno sia presso il
pubblico".
Quindi le stampe relative alla pubblicità di prodotti di supermercati o negozi diffusi comunemente nelle casette postali
non sono soggetti alla normativa sulla stampa?
E le mappe della città con informazioni utili distribuite presso gli
hotel,
strutture ricettive o uffici turistici, diffuse via internet?.
R. Le pubblicazioni su carta o digitali di tipo
genericamente "pubblicitario" non sono
soggette alle disposizioni sui periodici (registrazione
al tribunale). Dovrebbero però riportare le indicazioni
previste dall'art. 2
della legge 47/48. Per quanto riguarda i siti
internet, quando attraverso questi siti è possibile
prenotare le stanze degli alberghi o altri servizi, è
applicabile la normativa sul commercio elettronico (DLGV
70/03).
D. Mi pare che quando un il sito è una testata giornalistica debba porre nel footer una scritta come
"... è una testata giornalistica iscritta al
tribunale di ..... come periodico telematico in data 08/2010 con
direttore responsabile Tizio". Sbaglio? .. Oltre a ciò, necessita esporre
qualcos'altro nel sito?
R. L'elenco delle indicazioni che vanno esposte è
tassativamente quello dell'art. 2 della legge sulla
stampa (47/48):
I giornali, le pubblicazioni delle agenzie d'informazioni e i periodici di
qualsiasi altro genere devono recare la indicazione:
del luogo e della data della pubblicazione;
del nome e del domicilio dello stampatore;
del nome del proprietario e del direttore o vice direttore responsabile.
D. Quando è obbligatorio iscrivere la testata
giornalistica al ROC? E qual è la prassi e quali i
costi?
R. Ai sensi dell'art. 7,
c. 3 del DLGV 70/03, l'iscrizione nel ROC è
obbligatoria solo "per le attività per le quali i prestatori del servizio intendano
avvalersi delle provvidenze previste dalla legge 7 marzo 2001, n. 62".
Procedure e costi sono sul sito dell'Autorità
per le garanzie nelle comunicazioni.
D. Sono titolare di un blog su internet che ha come argomento il cinema. il blog ha un certo numero di
persone(10) che collaborano continuativamente all'aggiornamento dei contenuti.
avrei intenzione di registrare il mio blog come testata giornalistica. vorrei sapere quali sono i
requisiti richiesti, l'iter da seguire, a chi devo presentare la domanda e gli eventuali vantaggi...
R. Se il sito non è un periodico, la
registrazione non è prevista. Se è periodico, cioè è
programmato l'aggiornamento a intervalli regolari, deve
essere iscritto nel registro della stampa del tribunale
del luogo di pubblicazione e deve avere un direttore
responsabile iscritto nell'Albo dei giornalisti
(professionista o pubblicista). E' bene chiedere al
tribunale competente per territorio i moduli e l'elenco
dei documenti da presentare. Vantaggi dell' iscrizione
per un blog sul cinema? Mah...
D. Vorrei un'informazione riguardo al giornale dell'Associazione
di cui faccio parte. L'associazione è regolarmente registrata, ma il giornale che pubblichiamo no. Il
nostro giornale è APERIODICO e, per ulteriore sicurezza, lo pubblichiamo ogni volta con l'espediente
del "numero zero", di cui però non ho trovato traccia nelle leggi sull'editoria.
R. La regola è una sola. Per le pubblicazioni
periodiche è obbligatoria l'iscrizione nel registro
della stampa, con l'indicazione del direttore
responsabile, che deve essere un giornalista iscritto
nell'albo (elenco pubblicisti o professionisti); per le
pubblicazioni non periodiche, nessuna iscrizione,
bastano le indicazioni prescritte dall'art.
2 della legge 47/48.
Dunque la soluzione del "numero zero" non ha
senso. Basta indicare che la pubblicazione non è
periodica. Il numero zero non è contemplato dalle norme
perché, di solito, non è destinato alla pubblicazione.
D. Una nuova casa editrice deve obbligatoriamente iscriversi a qualche
albo? ovvero esiste un albo unico e riconosciuto in tutta Italia?
Il ROC è per caso questo albo?
La scuola di lingue straniere che dirigo è una srl che tra le sue
attività vuole annoverare quella di pubblicare libri di tipo didattico con nome/logo più adatto allo
scopo. Domanda:
Per fare questo bisogna creare una casa editrice a parte, oppure la srl può 'partorire' una casa
editrice dandole un nome?
E nell'albo degli editori deve iscrivere il nome partorito della casa editrice oppure quella della
srl che la possiede?
R. La legge
249/97 (la cosiddetta "legge
Maccanico")istituisce il registro degli operatori
di comunicazione (ROC). Nel lungo (e confuso) elenco dei
soggetti obbligati all'iscrizione non compaiono gli
editori di libri. Quanto alla forma societaria, è una
questione che rientra nella libertà di impresa e si
può scegliere la forma più conveniente.
D. Sto cercando di fondare un giornale online "registrato".
Siamo un gruppo di ragazzi capitanati da un giornalista professionista. La testata sarà esclusivamente
online. Da qualche giorno sto cercando su intenet qualche notizia
sui fondi statali per l'editoria online....ma niente.
Sai darmi un'indicazione o anche solo un link utile?
Nella caotica sovrapposizione di norme che nel tempo
hanno disciplinato le "provvidenze
all'editoria" non compaiono mai le pubblicazioni on
line. Almeno secondo le mie ricerche. Si citano solo le
pubblicazioni a stampa, radio e televisione.
D. Chi scrive articoli in una pubblicazione on
line non periodica può chiedere l'iscrizione all'albo dei pubblicisti?
R. Recita la legge
69/63 "Ordinamento della professione di
giornalista":
Art. 35. Modalità di iscrizione nell'elenco dei
pubblicisti
Per l'iscrizione all'elenco dei pubblicisti la
domanda deve essere corredata... dai giornali e
periodici contenenti scritti a firma del richiedente, e
da certificati dei direttori delle pubblicazioni, che
comprovino l'attività pubblicistica regolarmente
retribuita da almeno due anni.
La norma è secca: solo giornali e periodici (che,
secondo la stessa legge, devono essere iscritti nel
registro della stampa). Questo significa che gli
articoli su pubblicazioni non periodiche non valgono per
l'iscrizione nell'elenco dei pubblicisti.
D. E' possibile conteggiare i "pezzi" scritti per un sito web di una radio per il raggiungimento del titolo di pubblicista? La radio (storica) è registrata al
tribunale da vent'anni come testata giornalistica, ha un direttore responsabile. Ha due siti
internet in cui pubblicizza la propria attività, come anteprime di concerti, aggiornamenti, etc, ed anche questi siti
sono registrati regolarmente al Tribunale di Roma. Tutto regolare? Manca qualche cosa?
R. Vedi la domanda precedente. In questo caso la
risposta è "sì", vincendo eventuali
resistenze di qualche Ordine regionale che non considera
ancora le pubblicazioni on line sullo stesso livello di
quelle su carta (anche se la l'art.
1 della legge 62/01 mette sullo stesso piano tutti i
"prodotti editoriali". Quello che a volta
manca è la documentazione relativa ai compensi. E le
collaborazioni gratuite non valgono.
D. Le scrivo per capire se l'iscrizione al ROC come previsto dalla legge del 2001 attribuisce alla
testata iscritta al ROC le stesse qualità delle testate iscritte al Tribunale presso il registro della
Stampa (possibilità per i collaboratori di diventare pubblicisti
ecc.).
Questa è una bella domanda! L'art.
16 della legge 62/01 dice che "I soggetti
tenuti all’iscrizione al registro degli operatori di
comunicazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 6,
lettera a), numero 5), della legge 31 luglio
1997, n. 249, sono esentati dall’osservanza degli
obblighi previsti dall’articolo 5 della legge 8
febbraio 1948, n. 47". Cioè dall'iscrizione
nel registro della stampa, che è condizione per
l'ammissibilità degli articoli scritti da un aspirante
pubblicista ai fini dell'iscrizione nell'elenco.
Il problema è che nella legge del 2001 non si dice
nulla sugli effetti dell'iscrizione nel ROC. L'esenzione
dall'iscrizione nel registro della stampa significa che
l'iscrizione al ROC ha gli stessi effetti? A mio avviso,
no (vedi Informazione on line, il
caos delle norme).
Per
approfondire i temi delle FAQ:
Stampa e Rete, il problema non è l'articolo 5 -
07.12.00
Come riconoscere l'informazione professionale on line?
di Rodolfo Falvo - 14.12.00
Editoria: è il prodotto che fa la differenza di
Andrea Monti - 04.04.01
Attenzione: non tutti i siti sono soggetti alla
registrazione. Anzi... 06.04.01
Legge 62/01: due interventi significativi -
12.04.01
"L'iscrizione è condizione per l'inizio delle
pubblicazioni" - 12.04.01
Processo per stampa clandestina: la parola alla
difesa di Andrea Monti - 19.04.01
La legge sull’editoria viola le norme dell’Unione
europea di Stefano Valentino - 26.04.01
Indicazioni obbligatorie e diritto all’anonimato
di Claudio Manganelli - 10.05.01
La legge 62/01: i nodi arrivano al pettine - 05.07.01
Editoria, un confuso groviglio normativo - 27.11.01
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- 15.12.06
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(Leggere prima di scrivere) - 08.01.07
Da una sentenza sbagliata a una
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telematiche: dai tribunali richieste illegittime?
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Come diventare giornalista e
fondare un giornale - 16.09.10
Informazione
on line, ecco il caos delle norme - 16.09.10
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